Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 10-09-1988 ore 21:45:26 (Italia) in zona: 3 km S Bocchigliero (CS)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 3 km S Bocchigliero (CS), il

  • 10-09-1988 19:45:26 (UTC)
  • 10-09-1988 21:45:26 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.3940, 16.7660 ad una profondità di 6 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Bocchigliero CS 3 1298 1298
Campana CS 6 1813 3111
Savelli KR 9 1271 4382
Mandatoriccio CS 11 2872 7254
Pietrapaola CS 11 1141 8395
Scala Coeli CS 12 1014 9409
Verzino KR 12 1851 11260
Caloveto CS 13 1263 12523
Castelsilano KR 14 1015 13538
Umbriatico KR 14 863 14401
Cropalati CS 14 1084 15485
Longobucco CS 15 3183 18668
Pallagorio KR 16 1217 19885
Cerenzia KR 17 1152 21037
San Giovanni in Fiore CS 17 17372 38409
Paludi CS 17 1062 39471
Terravecchia CS 18 823 40294
Caccuri KR 19 1663 41957
Calopezzati CS 19 1369 43326
Cariati CS 19 8355 51681
Crosia CS 20 9762 61443

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
45 Km a E di Cosenza (67546 abitanti)
47 Km a NW di Crotone (62178 abitanti)
56 Km a N di Catanzaro (90612 abitanti)
60 Km a NE di Lamezia Terme (70714 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.7
1988-09-10
19:45:26
39.394 16.766 6 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 76899
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-09-10 19:45:26 ± 0.34
Latitudine 39.3940 ± 0.0086
Longitudine 16.7660 ± 0.0185
Profondità (km) 6 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 76899

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1854.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 137
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 26
Numero di fasi 26
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00348
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02898
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 23
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 23
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 76899
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:12:26

ML:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 76899
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SDI.Z. 1988-09-10T19:46:18.20 10.0 undecidable manual PN 316 3.219 0.32 0.8
--.ATN.Z. 1988-09-10T19:46:17.20 10.0 undecidable manual SN 219 1.5873 0.81 0.1
--.BRT.Z. 1988-09-10T19:46:13.85 10.0 undecidable manual SN 11 1.4985 -0.35 0.5
--.RFI.Z. 1988-09-10T19:46:12.93 10.0 undecidable manual PN 312 2.8416 0.37 0.8
--.SOI.Z. 1988-09-10T19:46:11.73 10.0 undecidable manual SN 202 1.4319 -0.69 0.3
--.FG2.Z. 1988-09-10T19:46:09.85 10.0 undecidable manual PN 333 2.6973 -0.66 0.5
--.SGO.Z. 1988-09-10T19:45:56.10 10.0 undecidable manual PN 316 1.6095 0.41 1
--.SA1.Z. 1988-09-10T19:45:56.52 10.0 undecidable manual PN 241 1.7094 -0.49 0.9
--.MO9.Z. 1988-09-10T19:45:56.39 10.0 undecidable manual PN 211 1.6206 0.65 0.6
--.LPI.Z. 1988-09-10T19:45:55.83 10.0 undecidable manual PN 238 1.6761 -0.8 0.5
--.BRT.Z. 1988-09-10T19:45:54.20 10.0 undecidable manual PN 11 1.4985 -0.12 1.5
--.ATN.Z. 1988-09-10T19:45:54.18 10.0 undecidable manual PN 219 1.5873 -1.23 0.1
--.SOI.Z. 1988-09-10T19:45:53.42 10.0 undecidable manual PN 202 1.4319 0.3 1.2
--.GA2.Z. 1988-09-10T19:45:53.64 10.0 undecidable manual PN 211 1.4208 0.61 0.7
--.FE2.Z. 1988-09-10T19:45:53.80 10.0 undecidable manual PN 201 1.443 0.38 1.1
--.GMB.Z. 1988-09-10T19:45:53.78 10.0 undecidable manual PN 211 1.4208 0.74 0.5
--.LCI.Z. 1988-09-10T19:45:52.69 10.0 undecidable manual PN 47 1.3875 0.07 1.6
--.MGR.Z. 1988-09-10T19:45:49.58 10.0 undecidable manual PN 308 1.1877 -0.22 1.5
--.RI2.Z. 1988-09-10T19:45:46.20 10.0 undecidable manual PG 192 0.999 -0.63 0.8
--.MMN.Z. 1988-09-10T19:45:42.50 10.0 undecidable manual PG 309 0.777 -0.18 1.5
--.GRI.Z. 1988-09-10T19:45:39.37 10.0 undecidable manual PG 205 0.6327 -0.65 0.8
--.CSI.Z. 1988-09-10T19:45:38.20 10.0 undecidable manual PG 317 0.5328 0.01 1.6
--.CZI.Z. 1988-09-10T19:45:38.20 10.0 undecidable manual PG 250 0.5106 0.27 1.3
--.TDS.Z. 1988-09-10T19:45:36.30 10.0 positive manual PG 308 0.4218 0.13 3
--.ACI.Z. 1988-09-10T19:45:36.20 10.0 undecidable manual PG 264 0.4329 -0.2 1.5
--.SE2.Z. 1988-09-10T19:45:35.62 10.0 undecidable manual PG 185 0.3885 0.16 1.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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