Terremoto di magnitudo ML 3.3 del 06-04-2009 ore 23:58:58 (Italia) in zona: 6 km E Scoppito (AQ)

Un terremoto di magnitudo ML 3.3 è avvenuto nella zona: 6 km E Scoppito (AQ), il

  • 06-04-2009 21:58:58 (UTC)
  • 06-04-2009 23:58:58 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.3860, 13.3310 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Scoppito AQ 6 3727 3727
Pizzoli AQ 6 4326 8053
L'Aquila AQ 7 69753 77806
Barete AQ 8 737 78543
Lucoli AQ 11 1011 79554
Tornimparte AQ 11 3187 82741
Cagnano Amiterno AQ 12 1369 84110
Capitignano AQ 15 665 84775
Ocre AQ 16 1167 85942
Fossa AQ 17 721 86663
Montereale AQ 17 2581 89244
Poggio Picenze AQ 19 1136 90380
Sant'Eusanio Forconese AQ 19 394 90774
Campotosto AQ 19 542 91316

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
7 Km a NW di L'Aquila (69753 abitanti)
43 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
59 Km a E di Terni (111501 abitanti)
64 Km a NE di Tivoli (56533 abitanti)
66 Km a NE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
69 Km a W di Montesilvano (53738 abitanti)
69 Km a W di Chieti (51815 abitanti)
73 Km a W di Pescara (121014 abitanti)
82 Km a SE di Foligno (57155 abitanti)
89 Km a NE di Roma (2864731 abitanti)
90 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.3 2009-04-06
21:58:58
42.386 13.331 10 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 763419
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-04-06 21:58:58 ± 0.08
Latitudine 42.3860 ± 0.0036
Longitudine 13.3310 ± 0.0061
Profondità (km) 10 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 763419

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 456
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 312
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 88
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 640.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 43
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 58
Numero di fasi 48
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.45
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.28873
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 45
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 36
Parametri della magnitudo

ML:3.3

Campo Valore
Valore 3.3
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 763419
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 14:26:19
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.ASSB.HHZ. 2009-04-06T21:59:25.82 0.6 undecidable manual Sg 323 91.1421 0.775 36
IV.MODR.HHZ. 2009-04-06T21:59:23.95 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PIEI.HHZ. 2009-04-06T21:59:22.58 0.6 undecidable manual Pg 333 143.0457 0.966 30
IV.CESI.HHZ. 2009-04-06T21:59:21.65 1.0 undecidable manual Sg 333 76.9674 0.391 21
IV.AOI.HHZ. 2009-04-06T21:59:20.20 0.3 undecidable manual Pg 10 131.0688 0.437 56
IV.FDMO.HHZ. 2009-04-06T21:59:20.83 0.6 undecidable manual Sg 345 74.8695 0.135 45
IV.ARVD.HHZ. 2009-04-06T21:59:19.30 0.3 undecidable manual Pg 346 127.3725 0.092 61
IV.LATE.HHZ. 2009-04-06T21:59:19.94 0.3 undecidable manual Pg 282 127.4724 0.725 51
IV.MURB.HHZ. 2009-04-06T21:59:18.08 0.3 undecidable manual Pg 326 117.3936 0.416 58
IV.TOLF.HHZ. 2009-04-06T21:59:17.50 0.3 undecidable manual Pg 252 114.996 0.202 61
IV.INTR.HHZ. 2009-04-06T21:59:17.39 0.6 undecidable manual Sg 131 62.7927 -0.075 46
IV.MGAB.HHZ. 2009-04-06T21:59:17.77 0.3 undecidable manual Pg 301 115.3956 0.421 58
IV.CING.HHZ. 2009-04-06T21:59:16.50 0.1 undecidable manual Pg 354 110.4006 -0.08 84
IV.CERA.HHZ. 2009-04-06T21:59:16.13 0.6 undecidable manual Pg 147 104.118 0.51 39
IV.MIDA.HHZ. 2009-04-06T21:59:16.94 0.6 undecidable manual Pg 137 112.1988 0.072 42
IV.VVLD.HHZ. 2009-04-06T21:59:16.60 0.6 undecidable manual Sg 157 62.0934 -0.674 40
IV.CERT.HHZ. 2009-04-06T21:59:15.69 0.6 undecidable manual Sg 211 56.2992 -0.051 47
IV.RNI2.HHZ. 2009-04-06T21:59:15.88 0.6 undecidable manual Pg 138 101.5206 0.665 37
IV.GIUL.HHZ. 2009-04-06T21:59:13.82 0.6 undecidable manual Pg 184 92.0412 0.069 44
IV.ASSB.HHZ. 2009-04-06T21:59:13.56 0.3 undecidable manual Pg 323 91.1421 -0.063 66
IV.CAFR.HHZ. 2009-04-06T21:59:13.56 0.3 undecidable manual Pg 102 85.1481 0.866 52
IV.SDI.SHZ. 2009-04-06T21:59:12.61 0.6 undecidable manual Pg 152 84.7485 -0.02 45
IV.POFI.HHN. 2009-04-06T21:59:12.12 0.6 undecidable manual Pg 157 80.4639 0.14 44
IV.RDP.BHN. 2009-04-06T21:59:12.86 0.6 undecidable manual Pg 216 86.0472 0.026 45
IV.RMP.HHZ. 2009-04-06T21:59:12.05 0.6 undecidable manual Pg 219 82.1511 -0.181 44
IV.PTQR.SHZ. 2009-04-06T21:59:11.57 0.6 undecidable manual Sg 172 40.7259 -0.013 49
IV.CESI.HHZ. 2009-04-06T21:59:11.14 0.1 undecidable manual Pg 333 76.9674 -0.297 86
IV.OFFI.HHZ. 2009-04-06T21:59:10.49 0.1 positive manual Pg 25 67.4769 0.526 83
IV.FDMO.HHZ. 2009-04-06T21:59:10.78 0.1 undecidable manual Pg 345 74.8695 -0.331 86
IV.TRTR.HHZ. 2009-04-06T21:59:10.67 0.1 undecidable manual Pg 45 66.7776 0.81 74
IV.INTR.HHZ. 2009-04-06T21:59:09.23 0.1 undecidable manual Pg 131 62.7927 -0.022 94
IV.GUAR.HHZ. 2009-04-06T21:59:09.62 0.3 undecidable manual Pg 181 65.5899 -0.064 69
IV.MTCE.HHZ. 2009-04-06T21:59:09.07 0.1 positive manual Pg 230 62.9925 -0.204 90
IV.CERT.HHZ. 2009-04-06T21:59:08.08 0.1 positive manual Pg 211 56.2992 -0.174 92
IV.TERO.HHZ. 2009-04-06T21:59:08.90 0.1 undecidable manual Sg 40 34.4433 -1.011 72
IV.VVLD.HHZ. 2009-04-06T21:59:08.79 0.1 undecidable manual Pg 157 62.0934 -0.35 88
IV.FAGN.HHZ. 2009-04-06T21:59:07.62 0.6 undecidable manual Sg 123 24.6531 0.365 47
IV.MNS.HHZ. 2009-04-06T21:59:07.43 0.1 positive manual Pg 270 53.3022 -0.353 89
IV.NRCA.SHZ. 2009-04-06T21:59:07.25 0.3 undecidable manual Pg 340 52.7028 -0.451 65
IV.VCEL.EHZ. 2009-04-06T21:59:05.84 0.3 undecidable manual Pg 88 41.7249 -0.161 71
IV.FIAM.HHZ. 2009-04-06T21:59:05.68 0.6 undecidable manual Sg 233 21.867 -0.701 42
IV.PTQR.SHZ. 2009-04-06T21:59:05.79 0.1 positive manual Pg 172 40.7259 -0.063 97
.CAMP.---. 2009-04-06T21:59:04.63 0.3 undecidable manual Sg 21 17.871 -0.494 69
IV.TERO.HHZ. 2009-04-06T21:59:04.28 0.1 positive manual Pg 40 34.4433 -0.605 86
IV.FAGN.HHZ. 2009-04-06T21:59:03.31 0.1 positive manual Pg 123 24.6531 -0.039 100
IV.FIAM.HHZ. 2009-04-06T21:59:02.91 0.1 positive manual Pg 233 21.867 0.058 100
MN.AQU.HHZ. 2009-04-06T21:59:02.37 0.3 undecidable manual Sg 121 6.7932 0.132 76
.CAMP.---. 2009-04-06T21:59:01.97 0.1 positive manual Pg 21 17.871 -0.156 99
MN.AQU.HHZ. 2009-04-06T21:59:00.69 0.1 positive manual Pg 121 6.7932 0.232 99
IV.CDCA.EHE. 2009-04-06T21:57:19.77 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.VAGA.HHZ. 2009-04-06T21:57:16.59 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CDCA.EHE. 2009-04-06T21:57:15.88 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FRES.HHE. 2009-04-06T21:57:14.65 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SNTG.SHZ. 2009-04-06T21:57:10.85 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.LAV9.SHZ. 2009-04-06T21:57:10.23 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ROM9.HHZ. 2009-04-06T21:57:10.18 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MA9.HHN. 2009-04-06T21:57:07.57 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GAVE.SHZ. 2009-04-06T21:57:05.92 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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