Terremoto di magnitudo ML 3.0 del 06-04-2009 ore 09:24:22 (Italia) in zona: 4 km S L'Aquila (AQ)

Un terremoto di magnitudo ML 3.0 è avvenuto nella zona: 4 km S L'Aquila (AQ), il

  • 06-04-2009 07:24:22 (UTC)
  • 06-04-2009 09:24:22 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.3200, 13.3930 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
L'Aquila AQ 4 69753 69753
Lucoli AQ 5 1011 70764
Ocre AQ 8 1167 71931
Tornimparte AQ 8 3187 75118
Fossa AQ 8 721 75839
Sant'Eusanio Forconese AQ 11 394 76233
Rocca di Cambio AQ 12 533 76766
Poggio Picenze AQ 12 1136 77902
Scoppito AQ 13 3727 81629
Villa Sant'Angelo AQ 13 424 82053
San Demetrio ne' Vestini AQ 14 1854 83907
Pizzoli AQ 15 4326 88233
Rocca di Mezzo AQ 16 1526 89759
Barisciano AQ 16 1828 91587
Fagnano Alto AQ 17 418 92005
Barete AQ 17 737 92742
Prata d'Ansidonia AQ 18 496 93238
Borgorose RI 19 4591 97829

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
4 Km a S di L'Aquila (69753 abitanti)
46 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
63 Km a NE di Tivoli (56533 abitanti)
64 Km a W di Chieti (51815 abitanti)
65 Km a NE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
66 Km a W di Montesilvano (53738 abitanti)
67 Km a E di Terni (111501 abitanti)
69 Km a W di Pescara (121014 abitanti)
87 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
89 Km a NE di Roma (2864731 abitanti)
91 Km a SE di Foligno (57155 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.0 2009-04-06
07:24:22
42.32 13.393 10 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 757879
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-04-06 07:24:22 ± 0.08
Latitudine 42.3200 ± 0.0045
Longitudine 13.3930 ± 0.0073
Profondità (km) 10 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 757879

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 595
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 382
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 62
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 781.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 47
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 67
Numero di fasi 42
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.53
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.36787
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 53
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 31
Parametri della magnitudo

ML:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 757879
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 14:19:54
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.HVZN.BHZ. 2009-04-06T07:25:28.51 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.ASQU.HHE. 2009-04-06T07:25:02.71 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.SFI.EHZ. 2009-04-06T07:24:59.61 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.FSSB.HHE. 2009-04-06T07:24:56.90 10.0 undecidable manual Sn 0 0 0
IV.ROM9.HHN. 2009-04-06T07:24:55.09 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.PARC.HHN. 2009-04-06T07:24:53.77 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.BADI.EHZ. 2009-04-06T07:24:52.81 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.MA9.HHN. 2009-04-06T07:24:52.70 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.FSSB.HHE. 2009-04-06T07:24:51.68 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.SACS.HHN. 2009-04-06T07:24:50.65 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CAFI.HHZ. 2009-04-06T07:24:50.77 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.PIEI.HHE. 2009-04-06T07:24:48.16 0.3 undecidable manual Pg 333 151.8369 0.657 49
IV.SGG.HHE. 2009-04-06T07:24:48.15 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MGAB.HHN. 2009-04-06T07:24:46.00 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.RDP.BHN. 2009-04-06T07:24:46.08 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.MA9.HHN. 2009-04-06T07:24:45.00 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ARVD.HHN. 2009-04-06T07:24:45.09 0.3 undecidable manual Pg 344 135.7641 0.061 59
IV.AOI.HHN. 2009-04-06T07:24:45.86 0.3 undecidable manual Pg 7 137.5623 0.555 53
IV.TOLF.HHZ. 2009-04-06T07:24:45.49 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MURB.HHN. 2009-04-06T07:24:44.83 0.6 undecidable manual Pg 326 126.2736 1.264 26
IV.VAGA.HHE. 2009-04-06T07:24:44.29 0.6 undecidable manual Pg 145 121.989 1.38 25
IV.LPEL.HHN. 2009-04-06T07:24:44.91 0.6 undecidable manual Sg 115 71.6727 0.503 41
IV.CING.HHN. 2009-04-06T07:24:42.35 0.3 undecidable manual Pg 352 118.1928 0.024 62
IV.MIDA.HHE. 2009-04-06T07:24:41.81 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.NRCA.HHZ. 2009-04-06T07:24:41.77 0.6 undecidable manual Sg 338 61.3941 0.106 45
IV.SNTG.SHZ. 2009-04-06T07:24:41.45 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.LAV9.SHZ. 2009-04-06T07:24:40.70 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.VVLD.HHZ. 2009-04-06T07:24:39.25 0.6 undecidable manual Sg 159 53.4021 -0.278 44
IV.RDP.BHN. 2009-04-06T07:24:39.93 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.RNI2.HHE. 2009-04-06T07:24:39.04 0.6 undecidable manual Pg 137 92.7405 0.65 37
IV.CERT.HHZ. 2009-04-06T07:24:39.58 0.6 undecidable manual Sg 220 53.2023 0.097 46
IV.ASSB.HHZ. 2009-04-06T07:24:39.81 0.3 undecidable manual Pg 324 100.122 0.283 61
IV.INTR.HHE. 2009-04-06T07:24:39.90 0.6 undecidable manual Sg 129 54.2013 0.155 45
IV.RMP.HHZ. 2009-04-06T07:24:39.40 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CERA.HHN. 2009-04-06T07:24:38.19 0.3 undecidable manual Pg 147 95.238 -0.593 57
IV.CESI.HHZ. 2009-04-06T07:24:37.15 0.3 undecidable manual Pg 333 85.8474 -0.18 64
IV.GIUL.HHZ. 2009-04-06T07:24:37.26 0.3 undecidable manual Pg 188 85.248 0.024 66
IV.FDMO.HHZ. 2009-04-06T07:24:36.48 0.3 undecidable manual Pg 343 83.3499 -0.467 60
IV.CAFR.HHN. 2009-04-06T07:24:36.91 0.3 undecidable manual Pg 97 78.9654 0.634 57
IV.TERO.HHZ. 2009-04-06T07:24:35.18 0.6 undecidable manual Sg 27 37.8288 -0.191 46
IV.TRTR.HHZ. 2009-04-06T07:24:35.48 0.6 undecidable manual Pg 38 68.8755 0.757 37
IV.OFFI.HHZ. 2009-04-06T07:24:35.77 0.3 undecidable manual Pg 19 72.372 0.518 61
IV.POFI.HHN. 2009-04-06T07:24:35.21 0.3 undecidable manual Pg 158 71.7726 0.044 68
IV.SDI.SHZ. 2009-04-06T07:24:35.63 0.3 undecidable manual Pg 153 75.8685 -0.168 65
IV.LPEL.HHN. 2009-04-06T07:24:34.93 0.1 undecidable manual Pg 115 71.6727 -0.219 87
IV.GUAR.HHE. 2009-04-06T07:24:33.95 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.NRCA.HHZ. 2009-04-06T07:24:33.09 0.1 positive manual Pg 338 61.3941 -0.474 84
IV.MTCE.HHE. 2009-04-06T07:24:33.63 0.3 undecidable manual Pg 239 62.7927 -0.151 67
IV.MNS.HHZ. 2009-04-06T07:24:33.99 0.3 undecidable manual Pg 277 58.7967 0.825 55
IV.PTQR.SHZ. 2009-04-06T07:24:33.65 0.6 undecidable manual Sg 179 33.0447 -0.44 44
IV.CERT.HHZ. 2009-04-06T07:24:32.13 0.1 undecidable manual Pg 220 53.2023 -0.175 91
IV.INTR.HHE. 2009-04-06T07:24:32.18 0.3 undecidable manual Pg 129 54.2013 -0.277 67
IV.VVLD.HHZ. 2009-04-06T07:24:31.83 0.1 undecidable manual Pg 159 53.4021 -0.501 85
IV.FIAM.HHE. 2009-04-06T07:24:31.20 0.3 undecidable manual Sg 256 23.3544 -0.059 74
.CAMP.---. 2009-04-06T07:24:30.76 0.6 undecidable manual Sg 3 24.0537 -0.723 41
IV.FAGN.HHE. 2009-04-06T07:24:29.47 0.3 undecidable manual Sg 111 16.7721 0.258 71
IV.TERO.HHZ. 2009-04-06T07:24:29.09 0.1 negative manual Pg 27 37.8288 -0.841 76
IV.VCEL.EHZ. 2009-04-06T07:24:29.89 0.1 undecidable manual Pg 77 37.629 -0.013 96
IV.FIAM.HHE. 2009-04-06T07:24:28.36 0.6 undecidable manual Pg 256 23.3544 0.802 40
IV.PTQR.SHZ. 2009-04-06T07:24:28.92 0.1 negative manual Pg 179 33.0447 -0.272 92
.CAMP.---. 2009-04-06T07:24:27.31 0.1 negative manual Pg 3 24.0537 -0.376 92
IV.USI.SHZ. 2009-04-06T07:24:27.50 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FAGN.HHE. 2009-04-06T07:24:26.58 0.1 undecidable manual Pg 111 16.7721 0.205 96
MN.AQU.HHZ. 2009-04-06T07:24:25.98 0.1 undecidable manual Sg 11 3.8961 -0.126 100
MN.AQU.HHZ. 2009-04-06T07:24:24.72 0.1 positive manual Pg 11 3.8961 0.139 100
IV.DOI.HHZ. 2009-04-06T07:24:17.07 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
I1.MSCL.BHZ. 2009-04-06T07:23:54.63 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download
Forme d'onda Segnali sismici in formato miniseed + resp Download