Terremoto di magnitudo ML 3.2 del 10-07-2008 ore 01:08:27 (Italia) in zona: 2 km SE Gizzeria (CZ)

Un terremoto di magnitudo ML 3.2 è avvenuto nella zona: 2 km SE Gizzeria (CZ), il

  • 09-07-2008 23:08:27 (UTC)
  • 10-07-2008 01:08:27 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.9670, 16.2270 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Gizzeria CZ 2 4982 4982
Falerna CZ 6 4028 9010
Lamezia Terme CZ 8 70714 79724
Platania CZ 9 2172 81896
Nocera Terinese CZ 10 4731 86627
San Mango d'Aquino CZ 11 1564 88191
Martirano Lombardo CZ 12 1112 89303
Conflenti CZ 13 1392 90695
Martirano CZ 13 884 91579
Feroleto Antico CZ 14 2171 93750
Pianopoli CZ 14 2589 96339
Decollatura CZ 14 3159 99498
Motta Santa Lucia CZ 15 845 100343
Serra d'Aiello CS 16 458 100801
Maida CZ 17 4566 105367
San Pietro a Maida CZ 17 4200 109567
Curinga CZ 17 6779 116346
Pedivigliano CS 17 831 117177
Serrastretta CZ 17 3176 120353
Aiello Calabro CS 18 1729 122082
Cleto CS 18 1301 123383
Soveria Mannelli CZ 18 3076 126459
Altilia CS 18 711 127170
Jacurso CZ 19 624 127794
Grimaldi CS 19 1680 129474
Scigliano CS 19 1226 130700

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
8 Km a W di Lamezia Terme (70714 abitanti)
33 Km a W di Catanzaro (90612 abitanti)
37 Km a S di Cosenza (67546 abitanti)
79 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.2 2008-07-09
23:08:27
38.967 16.227 9 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 702549
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2008-07-09 23:08:27 ± 0.21
Latitudine 38.9670 ± 0.0063
Longitudine 16.2270 ± 0.0104
Profondità (km) 9 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 702549

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 770
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 644
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 259
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1140.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 77
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 59
Numero di fasi 31
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.98840
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 51
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 26
Parametri della magnitudo

ML:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 702549
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 13:18:19
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.SGG.HHZ. 2008-07-09T23:09:20.57 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.MRB1.HHN. 2008-07-09T23:09:15.47 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
I1.IACL.BHE. 2008-07-09T23:09:15.22 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.RGNG.SHZ. 2008-07-09T23:09:14.73 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.GIB.EHN. 2008-07-09T23:09:10.38 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.FG5.SHZ. 2008-07-09T23:09:10.97 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.CAFE.HHZ. 2008-07-09T23:09:09.97 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.MRVN.HHN. 2008-07-09T23:09:08.13 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SSY.BHN. 2008-07-09T23:09:08.68 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.HVZN.BHN. 2008-07-09T23:09:08.21 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.VULT.HHZ. 2008-07-09T23:09:07.42 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PALZ.HHZ. 2008-07-09T23:09:06.73 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.HAVL.BHE. 2008-07-09T23:09:06.09 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GIB.EHN. 2008-07-09T23:09:05.32 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CSSN.SHZ. 2008-07-09T23:09:05.63 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MURB.HHN. 2008-07-09T23:09:04.21 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
I1.IACL.BHE. 2008-07-09T23:09:04.84 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CSLB.SHZ. 2008-07-09T23:09:04.40 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ACER.HHN. 2008-07-09T23:09:03.71 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GALF.HHZ. 2008-07-09T23:09:03.46 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ILLI.BHZ. 2008-07-09T23:09:03.39 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
BA.PZUN.HHN. 2008-07-09T23:09:02.45 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MCRV.HHZ. 2008-07-09T23:09:01.27 0.3 undecidable manual Pg 336 220.7124 -0.422 39
IV.SGO.SHZ. 2008-07-09T23:09:01.98 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.NOCI.HHE. 2008-07-09T23:09:01.17 0.3 undecidable manual Pg 19 214.3188 0.271 42
IV.AMUR.HHN. 2008-07-09T23:09:01.30 0.3 undecidable manual Pg 8 217.6155 -0.016 43
IV.MRLC.HHZ. 2008-07-09T23:09:00.83 0.6 undecidable manual Pg 343 208.236 0.681 25
IV.PTRP.EHZ. 2008-07-09T23:09:00.66 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
GE.MATE.HHZ. 2008-07-09T23:08:59.06 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MIGL.HHZ. 2008-07-09T23:08:58.79 0.3 undecidable manual Pg 6 182.5839 1.837 23
IV.LTRZ.EHZ. 2008-07-09T23:08:58.09 0.1 undecidable manual Pg 15 188.367 0.415 62
IV.CDRU.HHN. 2008-07-09T23:08:56.00 0.3 undecidable manual Pg 335 186.369 -1.426 30
IV.CRAC.EHN. 2008-07-09T23:08:55.78 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CMPR.HHZ. 2008-07-09T23:08:53.82 0.1 undecidable manual Pg 333 169.3971 -1.254 48
IV.SLNA.SHZ. 2008-07-09T23:08:52.15 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MCEL.HHZ. 2008-07-09T23:08:52.02 0.6 undecidable manual Pg 347 155.0226 -0.824 32
IV.MTSN.HHZ. 2008-07-09T23:08:51.24 0.3 undecidable manual Pg 344 149.8389 -0.804 49
IV.IFIL.BHZ. 2008-07-09T23:08:51.91 0.3 undecidable manual Pg 253 149.739 -0.129 60
IV.ILLI.BHZ. 2008-07-09T23:08:50.95 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MMME.BHZ. 2008-07-09T23:08:50.99 0.3 undecidable manual Pg 217 142.2465 0.1 61
IV.BULG.HHE. 2008-07-09T23:08:50.72 0.3 undecidable manual Pg 330 143.1456 -0.305 59
IV.SIRI.HHE. 2008-07-09T23:08:49.56 0.3 undecidable manual Pg 347 138.2616 -0.712 53
IV.ORI.EHZ. 2008-07-09T23:08:49.20 0.3 undecidable manual Pg 9 121.7892 1.474 37
IV.IVPL.BHZ. 2008-07-09T23:08:48.43 0.3 undecidable manual Pg 239 126.3735 -0.002 65
IV.MPAZ.BHZ. 2008-07-09T23:08:46.81 0.1 undecidable manual Pg 190 114.0969 0.271 84
IV.MILZ.HHZ. 2008-07-09T23:08:46.72 0.3 undecidable manual Pg 229 115.7952 -0.087 65
IV.PLAC.HHZ. 2008-07-09T23:08:45.79 0.6 undecidable manual Sg 162 60.1953 -0.501 45
IV.MSRU.BHZ. 2008-07-09T23:08:44.32 0.3 undecidable manual Pg 219 99.8223 -0.026 68
IV.SOI.EHZ. 2008-07-09T23:08:44.54 0.1 undecidable manual Pg 189 100.2219 0.127 89
IV.JOPP.HHZ. 2008-07-09T23:08:43.42 0.3 undecidable manual Sg 217 49.7169 -0.054 75
IV.SERS.HHZ. 2008-07-09T23:08:40.62 0.1 undecidable manual Sg 79 40.5261 -0.405 94
CL.LADO.HHZ. 2008-07-09T23:08:40.38 0.1 undecidable manual Pg 61 73.6707 0.068 95
IV.CARO.HHE. 2008-07-09T23:08:39.04 0.3 undecidable manual Sg 359 31.8459 0.316 73
IV.PLAC.HHZ. 2008-07-09T23:08:38.31 0.1 undecidable manual Pg 162 60.1953 0.069 97
IV.JOPP.HHZ. 2008-07-09T23:08:36.99 0.1 negative manual Pg 217 49.7169 0.374 93
IV.GRI.EHZ. 2008-07-09T23:08:35.50 0.1 undecidable manual Sg 134 23.0547 -0.328 99
IV.SERS.HHZ. 2008-07-09T23:08:35.31 0.1 negative manual Pg 79 40.5261 0.111 100
IV.CARO.HHE. 2008-07-09T23:08:34.40 0.1 positive manual Pg 359 31.8459 0.525 93
IV.GRI.EHZ. 2008-07-09T23:08:32.47 0.1 positive manual Pg 134 23.0547 0.266 100
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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