Terremoto di magnitudo ML 2.6 del 12-05-2008 ore 01:03:14 (Italia) in zona: Costa Adriatica Brindisina (Brindisi)

Un terremoto di magnitudo ML 2.6 è avvenuto nella zona: Costa Adriatica Brindisina (Brindisi), il

  • 11-05-2008 23:03:14 (UTC)
  • 12-05-2008 01:03:14 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.8210, 17.6980 ad una profondità di 1 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Carovigno BR 13 16615 16615
Ostuni BR 14 31318 47933
San Vito dei Normanni BR 18 19360 67293

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
29 Km a NW di Brindisi (88302 abitanti)
55 Km a NE di Taranto (201100 abitanti)
66 Km a NW di Lecce (94773 abitanti)
78 Km a E di Bari (326344 abitanti)
90 Km a E di Bitonto (55540 abitanti)
94 Km a E di Matera (60436 abitanti)
96 Km a E di Altamura (70396 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 2.6 2008-05-11
23:03:14
40.821 17.698 1 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 690169
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2008-05-11 23:03:14 ± 0.44
Latitudine 40.8210 ± 0.0378
Longitudine 17.6980 ± 0.0250
Profondità (km) 1 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 690169

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 4368
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 1789
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 16
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4695.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 220
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 41
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.84
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.93264
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 34
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 17
Parametri della magnitudo

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 690169
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 13:04:37
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.ALJA.HHN. 2008-05-11T23:04:45.79 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.CDCA.EHE. 2008-05-11T23:04:43.52 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CMPR.HHZ. 2008-05-11T23:04:39.83 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ALJA.HHN. 2008-05-11T23:04:33.02 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FG2.SHZ. 2008-05-11T23:04:27.42 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SNAL.HHN. 2008-05-11T23:04:21.19 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CAFE.HHE. 2008-05-11T23:04:19.76 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.RGNG.SHZ. 2008-05-11T23:04:12.33 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.SGRT.HHN. 2008-05-11T23:04:11.34 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
MN.TIR.HHE. 2008-05-11T23:04:10.02 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ESLN.BHZ. 2008-05-11T23:04:08.10 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MSAG.HHN. 2008-05-11T23:04:06.71 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SCHR.EHZ. 2008-05-11T23:04:05.09 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.MRVN.HHE. 2008-05-11T23:03:53.52 0.6 undecidable manual Sg 282 128.6712 0.084 43
IV.MCRV.HHZ. 2008-05-11T23:03:51.93 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FG5.SHZ. 2008-05-11T23:03:50.82 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CDRU.HHE. 2008-05-11T23:03:49.87 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CARO.HHZ. 2008-05-11T23:03:49.74 0.3 undecidable manual Pg 216 214.5186 0.448 40
IV.SGTA.HHE. 2008-05-11T23:03:48.51 0.3 undecidable manual Pg 281 198.4569 1.204 32
IV.RGNG.SHZ. 2008-05-11T23:03:48.15 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.BULG.HHE. 2008-05-11T23:03:48.36 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MRLC.HHZ. 2008-05-11T23:03:46.80 0.1 undecidable manual Pg 269 185.6697 1.084 49
IV.MGR.HHE. 2008-05-11T23:03:46.60 0.3 undecidable manual Pg 248 196.2591 -0.419 45
IV.VULT.HHZ. 2008-05-11T23:03:45.58 0.3 undecidable manual Pg 276 175.1913 1.465 32
IV.MTSN.HHE. 2008-05-11T23:03:44.78 0.6 undecidable manual Pg 250 175.2912 0.662 31
IV.MCEL.HHE. 2008-05-11T23:03:43.26 0.3 undecidable manual Pg 252 169.0086 0.104 56
IV.SIRI.HHN. 2008-05-11T23:03:43.21 0.6 undecidable manual Pg 246 169.8966 -0.083 37
IV.AMUR.HHN. 2008-05-11T23:03:43.36 0.3 undecidable manual Sg 276 92.3409 -0.366 65
IV.SCHR.EHZ. 2008-05-11T23:03:42.36 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.LTRZ.EHZ. 2008-05-11T23:03:40.23 0.6 undecidable manual Sg 252 77.7666 0.375 44
IV.PTRP.EHZ. 2008-05-11T23:03:40.80 0.1 undecidable manual Pg 257 141.6471 1.853 37
IV.ORI.EHZ. 2008-05-11T23:03:40.22 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PALZ.HHZ. 2008-05-11T23:03:39.99 0.1 undecidable manual Pg 276 146.4423 0.321 78
IV.MRVN.HHE. 2008-05-11T23:03:36.57 0.1 undecidable manual Pg 282 128.6712 -0.369 80
IV.CRAC.EHZ. 2008-05-11T23:03:35.47 0.1 undecidable manual Pg 245 117.7932 0.202 85
IV.MIGL.HHZ. 2008-05-11T23:03:33.85 0.1 undecidable manual Pg 258 108.4137 0.035 90
IV.NOCI.HHE. 2008-05-11T23:03:32.87 0.1 undecidable manual Sg 266 53.3022 -0.047 100
IV.SCTE.HHN. 2008-05-11T23:03:32.81 0.3 undecidable manual Pg 142 105.4167 -0.543 61
IV.AMUR.HHN. 2008-05-11T23:03:30.25 0.1 undecidable manual Pg 276 92.3409 -1.081 66
IV.LTRZ.EHZ. 2008-05-11T23:03:28.14 0.1 undecidable manual Pg 252 77.7666 -0.954 72
IV.NOCI.HHE. 2008-05-11T23:03:24.20 0.1 undecidable manual Pg 266 53.3022 -0.885 78
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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