Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 17-04-1988 ore 04:51:33 (Italia) in zona: 7 km W Milo (CT)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 7 km W Milo (CT), il

  • 17-04-1988 02:51:33 (UTC)
  • 17-04-1988 04:51:33 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.7490, 15.0440 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Milo CT 7 1087 1087
Zafferana Etnea CT 8 9517 10604
Sant'Alfio CT 9 1582 12186
Santa Venerina CT 11 8592 20778
Giarre CT 13 27659 48437
Mascali CT 13 14282 62719
Linguaglossa CT 14 5403 68122
Piedimonte Etneo CT 14 3963 72085
Riposto CT 14 14838 86923
Pedara CT 15 14102 101025
Nicolosi CT 15 7463 108488
Trecastagni CT 15 10910 119398
Fiumefreddo di Sicilia CT 15 9623 129021
Viagrande CT 16 8563 137584
Ragalna CT 16 3924 141508
Castiglione di Sicilia CT 17 3215 144723
Moio Alcantara ME 17 717 145440
Randazzo CT 17 10900 156340
Aci Sant'Antonio CT 17 17984 174324
Aci Bonaccorsi CT 18 3524 177848
Maletto CT 18 3920 181768
Calatabiano CT 18 5308 187076
Aci Catena CT 18 29851 216927
Belpasso CT 18 28108 245035
Acireale CT 19 52622 297657
Francavilla di Sicilia ME 19 3945 301602
Bronte CT 19 19172 320774
Malvagna ME 19 733 321507
Tremestieri Etneo CT 19 20589 342096
Biancavilla CT 19 24007 366103
Mascalucia CT 20 31958 398061
San Giovanni la Punta CT 20 23060 421121
San Pietro Clarenza CT 20 7743 428864
Motta Camastra ME 20 845 429709
Santa Domenica Vittoria ME 20 980 430689

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
19 Km a NW di Acireale (52622 abitanti)
28 Km a N di Catania (314555 abitanti)
66 Km a SW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
67 Km a SW di Messina (238439 abitanti)
80 Km a N di Siracusa (122291 abitanti)
91 Km a E di Caltanissetta (63360 abitanti)
96 Km a N di Ragusa (73313 abitanti)
99 Km a NE di Vittoria (63339 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 2.1
1988-04-17
02:51:33
37.749 15.044 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 66749
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-04-17 02:51:33 ± 0.096
Latitudine 37.7490 ± 0.0072
Longitudine 15.0440 ± 0.0094
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 66749

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1156.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 118
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00291
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02032
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 9
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 66749
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:03:10

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 66749
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.TDS.Z. 1988-04-17T02:52:35.20 10.0 undecidable manual SN 27 2.1534 0.22 0.4
--.GRI.Z. 1988-04-17T02:52:19.72 10.0 undecidable manual SN 44 1.5207 -0.07 0.6
--.FAI.Z. 1988-04-17T02:52:12.00 10.0 undecidable manual SN 246 1.1877 0.11 0.7
--.MMN.Z. 1988-04-17T02:52:10.50 10.0 undecidable manual PN 18 2.2533 0.25 1
--.TDS.Z. 1988-04-17T02:52:09.60 10.0 undecidable manual PN 27 2.1534 0.22 1.1
--.CZI.Z. 1988-04-17T02:52:01.45 10.0 undecidable manual PN 29 1.6872 -1.04 0.1
--.GIB.Z. 1988-04-17T02:52:01.86 10.0 undecidable manual SG 286 0.8325 -0.08 0.7
--.GRI.Z. 1988-04-17T02:52:00.10 10.0 undecidable manual PN 44 1.5207 -0.06 1.5
--.PZI.Z. 1988-04-17T02:51:57.34 10.0 undecidable manual SG 186 0.6882 -0.07 0.7
--.FAI.Z. 1988-04-17T02:51:56.00 10.0 positive manual PN 246 1.1877 0.5 1.9
--.ATN.Z. 1988-04-17T02:51:52.00 10.0 undecidable manual SG 38 0.5217 0.08 0.7
--.SOI.Z. 1988-04-17T02:51:50.30 10.0 undecidable manual PG 67 0.8547 0.12 1.7
--.GIB.Z. 1988-04-17T02:51:49.19 10.0 undecidable manual PG 286 0.8325 -0.57 0.8
--.GMB.Z. 1988-04-17T02:51:48.80 10.0 undecidable manual PG 55 0.7437 0.72 0.5
--.PZI.Z. 1988-04-17T02:51:47.10 10.0 undecidable manual PG 186 0.6882 -0.05 1.8
--.MEU.Z. 1988-04-17T02:51:46.13 10.0 undecidable manual PG 194 0.6549 -0.32 1.4
--.MNO.Z. 1988-04-17T02:51:46.50 10.0 undecidable manual SG 303 0.3219 0.81 0.1
--.MSI.Z. 1988-04-17T02:51:45.10 10.0 undecidable manual PG 41 0.5994 -0.48 1
--.ATN.Z. 1988-04-17T02:51:44.30 10.0 undecidable manual PG 38 0.5217 0.06 1.8
--.MNO.Z. 1988-04-17T02:51:40.10 10.0 undecidable manual PG 303 0.3219 -0.28 1.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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