Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 15-01-1988 ore 23:34:07 (Italia) in zona: 2 km W Platania (CZ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 2 km W Platania (CZ), il

  • 15-01-1988 22:34:07 (UTC)
  • 15-01-1988 23:34:07 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.0090, 16.3020 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Platania CZ 2 2172 2172
Lamezia Terme CZ 4 70714 72886
Decollatura CZ 7 3159 76045
Conflenti CZ 7 1392 77437
Gizzeria CZ 9 4982 82419
Feroleto Antico CZ 9 2171 84590
Motta Santa Lucia CZ 9 845 85435
Martirano CZ 10 884 86319
Pianopoli CZ 10 2589 88908
Martirano Lombardo CZ 10 1112 90020
Serrastretta CZ 10 3176 93196
Soveria Mannelli CZ 11 3076 96272
San Mango d'Aquino CZ 11 1564 97836
Pedivigliano CS 11 831 98667
Falerna CZ 12 4028 102695
Nocera Terinese CZ 12 4731 107426
Scigliano CS 13 1226 108652
Bianchi CS 14 1305 109957
Altilia CS 14 711 110668
Carlopoli CZ 14 1516 112184
Panettieri CS 14 351 112535
San Pietro Apostolo CZ 15 1691 114226
Colosimi CS 15 1247 115473
Carpanzano CS 16 255 115728
Grimaldi CS 16 1680 117408
Amato CZ 16 835 118243
Cicala CZ 16 968 119211
Miglierina CZ 16 767 119978
Cleto CS 17 1301 121279
Aiello Calabro CS 17 1729 123008
Malito CS 17 783 123791
Maida CZ 18 4566 128357
Serra d'Aiello CS 18 458 128815
Marzi CS 18 989 129804
San Pietro a Maida CZ 18 4200 134004
Belsito CS 19 923 134927
Marcellinara CZ 19 2285 137212
Tiriolo CZ 19 3870 141082
Jacurso CZ 19 624 141706
Rogliano CS 19 5637 147343
Parenti CS 20 2188 149531
Curinga CZ 20 6779 156310

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
4 Km a NW di Lamezia Terme (70714 abitanti)
28 Km a W di Catanzaro (90612 abitanti)
32 Km a S di Cosenza (67546 abitanti)
72 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 1.8
1988-01-15
22:34:07
39.009 16.302 9 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 61099
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-01-15 22:34:07 ± 0.21
Latitudine 39.0090 ± 0.0141
Longitudine 16.3020 ± 0.0355
Profondità (km) 9 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 61099

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3447.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 136
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 15
Numero di fasi 15
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00186
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01554
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 61099
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:58:13

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 61099
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 1988-01-15T22:34:48.72 10.0 undecidable manual SN 333 1.2543 0.72 0.3
--.SOI.Z. 1988-01-15T22:34:39.73 10.0 undecidable manual SG 191 0.9546 -0.2 0.6
--.SGO.Z. 1988-01-15T22:34:37.84 10.0 undecidable manual PN 334 1.7205 0.77 0.6
--.MMN.Z. 1988-01-15T22:34:37.00 10.0 undecidable manual SG 344 0.9102 -1.55 0.1
--.MGR.Z. 1988-01-15T22:34:30.90 10.0 undecidable manual PN 333 1.2543 -0.65 0.9
--.ORI.Z. 1988-01-15T22:34:29.39 10.0 undecidable manual PN 5 1.0434 1.66 0.1
--.SOI.Z. 1988-01-15T22:34:25.72 10.0 undecidable manual PG 191 0.9546 -0.36 1.4
--.MMN.Z. 1988-01-15T22:34:24.50 10.0 undecidable manual PG 344 0.9102 -0.79 0.9
--.CSI.Z. 1988-01-15T22:34:23.20 10.0 undecidable manual PG 359 0.777 0.47 1.4
--.CZI.Z. 1988-01-15T22:34:17.40 10.0 undecidable manual SG 328 0.2442 0.23 0.7
--.GRI.Z. 1988-01-15T22:34:16.40 10.0 undecidable manual SG 154 0.2109 0.25 0.6
--.ROI.Z. 1988-01-15T22:34:16.80 10.0 undecidable manual PG! 19 0.5883 -2.66 0
--.SE2.Z. 1988-01-15T22:34:13.50 10.0 undecidable manual PG 90 0.3219 -0.91 0.8
--.CZI.Z. 1988-01-15T22:34:12.80 10.0 undecidable manual PG 328 0.2442 -0.15 3.4
--.GRI.Z. 1988-01-15T22:34:12.34 10.0 positive manual PG 154 0.2109 0.2 3.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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