Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 31-12-1987 ore 02:58:43 (Italia) in zona: 6 km E San Gregorio Matese (CE)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 6 km E San Gregorio Matese (CE), il

  • 31-12-1987 01:58:43 (UTC)
  • 31-12-1987 02:58:43 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.4090, 14.4330 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Gregorio Matese CE 6 988 988
Castello del Matese CE 6 1494 2482
Piedimonte Matese CE 8 11297 13779
Campochiaro CB 8 646 14425
San Polo Matese CB 8 470 14895
San Potito Sannitico CE 8 1925 16820
Bojano CB 9 8058 24878
San Massimo CB 10 855 25733
Guardiaregia CB 10 801 26534
Cusano Mutri BN 10 4091 30625
Roccamandolfi IS 12 938 31563
Pietraroja BN 12 545 32108
Alife CE 12 7616 39724
Gioia Sannitica CE 12 3638 43362
Cantalupo nel Sannio IS 13 739 44101
Colle d'Anchise CB 13 807 44908
Valle Agricola CE 15 890 45798
Faicchio BN 15 3634 49432
Sant'Angelo d'Alife CE 15 2270 51702
Sepino CB 16 1964 53666
Spinete CB 16 1320 54986
Vinchiaturo CB 16 3324 58310
Letino CE 16 712 59022
Raviscanina CE 16 1319 60341
Santa Maria del Molise IS 17 665 61006
Baranello CB 17 2673 63679
Macchiagodena IS 17 1854 65533
Castelpizzuto IS 17 155 65688
San Lorenzello BN 17 2227 67915
Cerreto Sannita BN 17 3940 71855
San Giuliano del Sannio CB 18 1029 72884
Dragoni CE 18 2108 74992
Castelpetroso IS 18 1680 76672
Gallo Matese CE 18 579 77251
Sant'Elena Sannita IS 19 275 77526
Ailano CE 19 1369 78895
Prata Sannita CE 19 1502 80397
Baia e Latina CE 19 2197 82594
Sassinoro BN 20 618 83212
Busso CB 20 1273 84485
Alvignano CE 20 4824 89309
San Salvatore Telesino BN 20 3999 93308

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
38 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
43 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
52 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
52 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
55 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
57 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
57 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
60 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
63 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
65 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
65 Km a N di Portici (55274 abitanti)
67 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
69 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
69 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
74 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
79 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
82 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
85 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
86 Km a NW di Salerno (135261 abitanti)
93 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
100 Km a NW di Battipaglia (50786 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1987-12-31
01:58:43
41.409 14.433 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 60189
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-12-31 01:58:43 ± 0.245
Latitudine 41.4090 ± 0.0111
Longitudine 14.4330 ± 0.0323
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 60189

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2967.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 180
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 7
Numero di fasi 7
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00040
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00745
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 4
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 4
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 60189
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:57:27
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SOR.Z. 1987-12-31T01:59:12.00 10.0 undecidable manual SG 185 0.8214 -0.44 0.2
--.SOR.Z. 1987-12-31T01:59:01.10 10.0 undecidable manual PG 185 0.8214 0.73 0.3
--.SDI.Z. 1987-12-31T01:58:55.50 10.0 undecidable manual PG 302 0.5439 0.24 1.3
--.DUI.Z. 1987-12-31T01:58:54.00 10.0 undecidable manual SG 4 0.2442 0.16 0.7
--.DUI.Z. 1987-12-31T01:58:49.50 10.0 undecidable manual PG 4 0.2442 -0.13 1.7
--.SGG.Z. 1987-12-31T01:58:48.10 10.0 undecidable manual SG 241 0.0444 0.32 0.6
--.SGG.Z. 1987-12-31T01:58:45.80 10.0 positive manual PG 241 0.0444 -0.33 2.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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