Terremoto di magnitudo ML 3.0 del 31-03-2006 ore 13:59:45 (UTC) in zona: 4 km NW Vallelunga Pratameno (CL)

Un terremoto di magnitudo ML 3.0 è avvenuto nella zona: 4 km NW Vallelunga Pratameno (CL), il

  • 31-03-2006 13:59:45 (UTC)
  • 31-03-2006 15:59:45 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.7120, 13.8170 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Vallelunga Pratameno CL 4 3461 3461
Valledolmo PA 4 3594 7055
Villalba CL 7 1633 8688
Alia PA 12 3623 12311
Sclafani Bagni PA 13 426 12737
Caltavuturo PA 14 4017 16754
Marianopoli CL 15 1906 18660
Mussomeli CL 16 10780 29440
Montemaggiore Belsito PA 16 3365 32805
Aliminusa PA 17 1236 34041
San Giovanni Gemini AG 18 8056 42097
Cammarata AG 18 6355 48452
Scillato PA 18 613 49065
Acquaviva Platani CL 19 948 50013
Roccapalumba PA 19 2516 52529
Castronovo di Sicilia PA 19 3085 55614
Lercara Friddi PA 19 6748 62362
Resuttano CL 19 2038 64400
Polizzi Generosa PA 20 3407 67807

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
33 Km a NW di Caltanissetta (63360 abitanti)
49 Km a SE di Bagheria (55387 abitanti)
49 Km a NE di Agrigento (59770 abitanti)
60 Km a SE di Palermo (674435 abitanti)
81 Km a NW di Gela (75827 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML 3.0
2006-03-31
13:59:45
37.712 13.817 5 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 559599
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2006-03-31 13:59:45 ± 0.18
Latitudine 37.7120 ± 0.0135
Longitudine 13.8170 ± 0.0159
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 559599

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1579
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 1263
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 320
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2051.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 58
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 26
Numero di fasi 22
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.86
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.44161
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 24
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 20
Parametri delle magnitudo

ML:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 559599
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:45:38

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 559599
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:45:38
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.MGR.SHZ. 2006-03-31T14:00:32.59 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SOI.SHZ. 2006-03-31T14:00:19.27 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MSRU.BHZ. 2006-03-31T14:00:13.01 0.1 undecidable manual Pg 67 160.0176 0.262 75
IV.HAVL.BHN. 2006-03-31T14:00:09.24 0.1 undecidable manual Pg 126 142.1466 -0.751 69
IV.MMME.BHE. 2006-03-31T14:00:09.18 0.3 undecidable manual Pg 78 128.2716 1.321 41
IV.LVI.SHZ. 2006-03-31T14:00:08.45 0.3 undecidable manual Pg 284 133.1667 -0.161 63
IV.ILLI.BHZ. 2006-03-31T14:00:07.63 0.1 undecidable manual Pg 50 127.9719 -0.185 84
IV.SSY.BHE. 2006-03-31T14:00:07.48 0.3 undecidable manual Pg 119 126.5733 -0.113 64
IV.SLNA.SHZ. 2006-03-31T14:00:07.67 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ERBM.EHE. 2006-03-31T14:00:07.53 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.IVPL.BHZ. 2006-03-31T14:00:07.25 0.1 undecidable manual Pg 54 125.5743 -0.182 84
IV.AGST.SHZ. 2006-03-31T14:00:07.63 0.3 undecidable manual Pg 112 133.9659 -1.104 45
IV.PZI.SHZ. 2006-03-31T14:00:07.49 0.1 undecidable manual Pg 126 123.2877 0.405 81
IV.HMDC.BHE. 2006-03-31T14:00:06.78 0.3 undecidable manual Pg 134 119.2917 0.314 62
IV.IFIL.BHZ. 2006-03-31T14:00:06.12 0.1 undecidable manual Pg 34 114.8961 0.322 84
IV.USI.SHZ. 2006-03-31T14:00:06.58 0.1 undecidable manual Pg 333 123.6873 -0.575 77
IV.ERC.SHZ. 2006-03-31T14:00:06.43 0.6 undecidable manual Pg 289 113.5974 0.836 35
IV.HVZN.BHZ. 2006-03-31T14:00:03.53 0.1 undecidable manual Pg 127 98.8233 0.223 89
IV.GIB.EHZ. 2006-03-31T13:59:59.55 0.1 undecidable manual Sg 31 35.9418 1.076 37
IV.RAFF.HHN. 2006-03-31T13:59:58.38 0.3 undecidable manual Pg 138 72.4719 -0.869 57
IV.CLTB.SHZ. 2006-03-31T13:59:57.55 0.1 undecidable manual Pg 255 54.9006 1.011 73
IV.FAVR.SHZ. 2006-03-31T13:59:57.46 0.1 undecidable manual Pg 195 51.0156 1.509 57
IV.MCT.SHZ. 2006-03-31T13:59:52.38 0.3 undecidable manual Sg 241 18.3705 -0.124 39
IV.GIB.EHZ. 2006-03-31T13:59:52.95 0.1 undecidable manual Pg 31 35.9418 -0.206 100
IV.CSLB.SHZ. 2006-03-31T13:59:52.06 0.1 undecidable manual Pg 40 32.745 -0.466 95
IV.MCT.SHZ. 2006-03-31T13:59:47.88 0.1 undecidable manual Pg 241 18.3705 -1.828 48
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download