Terremoto di magnitudo ML 2.7 del 12-01-2006 ore 06:32:51 (Italia) in zona: 2 km NW Magasa (BS)

Un terremoto di magnitudo ML 2.7 è avvenuto nella zona: 2 km NW Magasa (BS), il

  • 12-01-2006 05:32:51 (UTC)
  • 12-01-2006 06:32:51 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.7980, 10.6070 ad una profondità di 3 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Magasa BS 2 142 142
Valvestino BS 4 184 326
Bondone TN 4 670 996
Storo TN 6 4682 5678
Capovalle BS 7 369 6047
Anfo BS 9 486 6533
Borgo Chiese TN 10 2029 8562
Bagolino BS 11 3897 12459
Tignale BS 11 1256 13715
Tremosine sul Garda BS 12 2100 15815
Idro BS 12 1966 17781
Gargnano BS 13 2934 20715
Castel Condino TN 13 229 20944
Ledro TN 14 5395 26339
Lavenone BS 15 555 26894
Limone sul Garda BS 15 1181 28075
Treviso Bresciano BS 15 545 28620
Brenzone sul Garda VR 16 2474 31094
Pieve di Bono-Prezzo TN 16 1474 32568
Malcesine VR 16 3736 36304
Valdaone TN 17 1205 37509
Toscolano-Maderno BS 17 7990 45499
Provaglio Val Sabbia BS 18 918 46417
Vestone BS 19 4390 50807
Vobarno BS 19 8103 58910
Pertica Bassa BS 19 651 59561
Gardone Riviera BS 20 2660 62221

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
42 Km a NE di Brescia (196480 abitanti)
50 Km a SW di Trento (117317 abitanti)
50 Km a NW di Verona (258765 abitanti)
74 Km a E di Bergamo (119381 abitanti)
78 Km a W di Vicenza (112953 abitanti)
87 Km a NE di Cremona (71901 abitanti)
97 Km a SW di Bolzano (106441 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML 2.7
2006-01-12
05:32:51
45.798 10.607 3 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 549069
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2006-01-12 05:32:51 ± 0.18
Latitudine 45.7980 ± 0.0054
Longitudine 10.6070 ± 0.0142
Profondità (km) 3 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 549069

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1028
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 558
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 267
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1253.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 80
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 42
Numero di fasi 31
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.84001
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 33
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 23
Parametri delle magnitudo

ML:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 549069
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:34:52

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 549069
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:34:52
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.SFI.EHN. 2006-01-12T05:33:41.02 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.FIN.SHZ. 2006-01-12T05:33:36.11 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.IMI.SHZ. 2006-01-12T05:33:35.34 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GMB.SHZ. 2006-01-12T05:33:33.86 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SFI.EHN. 2006-01-12T05:33:30.86 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PII.SHZ. 2006-01-12T05:33:30.12 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.RAVA.EHE. 2006-01-12T05:33:29.35 0.3 undecidable manual Sg 161 122.2887 0.543 28
IV.PTCC.SHZ. 2006-01-12T05:33:28.97 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
MN.TUE.HHZ. 2006-01-12T05:33:28.28 0.1 undecidable manual Sg 308 122.3886 -0.552 37
CH.DAVOX.HHZ. 2006-01-12T05:33:28.69 0.3 undecidable manual Sg 333 122.4885 -0.164 31
IV.VMG.SHZ. 2006-01-12T05:33:28.35 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MCGN.SHZ. 2006-01-12T05:33:26.14 0.6 undecidable manual Pg 276 203.0412 1.041 22
IV.PZZT.HHZ. 2006-01-12T05:33:23.11 0.3 undecidable manual Pg 174 185.9694 0.14 49
IV.FVI.EHE. 2006-01-12T05:33:23.77 0.3 undecidable manual Pg 61 188.9664 0.426 45
IV.ORO.SHZ. 2006-01-12T05:33:23.14 0.3 undecidable manual Pg 266 204.24 -2.11 16
CH.FUORN.HHZ. 2006-01-12T05:33:20.59 0.3 undecidable manual Sg 344 94.9383 -0.927 25
IV.ZCCA.SHZ. 2006-01-12T05:33:20.51 0.1 undecidable manual Pg 170 163.1145 0.971 56
IV.SEST.EHZ. 2006-01-12T05:33:19.67 0.1 undecidable manual Pg 49 162.4152 0.239 72
IV.SBPO.BHN. 2006-01-12T05:33:19.07 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GSCL.SHZ. 2006-01-12T05:33:19.73 0.1 undecidable manual Pg 181 160.5171 0.583 66
IV.ERBM.SHZ. 2006-01-12T05:33:18.00 0.3 undecidable manual Pg 186 153.6351 -0.083 58
IV.FIU.EHN. 2006-01-12T05:33:17.00 0.1 undecidable manual Pg 151 145.8429 0.124 79
IV.VAI.SHZ. 2006-01-12T05:33:16.73 0.1 undecidable manual Pg 274 142.3464 0.393 75
IV.BRMO.BHE. 2006-01-12T05:33:15.99 0.1 undecidable manual Sg 347 77.367 -0.825 37
IV.BRES.EHZ. 2006-01-12T05:33:14.61 0.1 undecidable manual Pg 40 132.1677 -0.16 80
IV.RAVA.EHE. 2006-01-12T05:33:13.30 0.1 undecidable manual Pg 161 122.2887 0.052 84
MN.TUE.HHZ. 2006-01-12T05:33:13.81 0.1 undecidable manual Pg 308 122.3886 0.547 75
CH.MUGIO.HHN. 2006-01-12T05:33:13.30 0.1 undecidable manual Pg 277 121.6893 0.14 83
CH.DAVOX.HHZ. 2006-01-12T05:33:13.83 0.1 undecidable manual Pg 333 122.4885 0.554 75
CH.FUORN.HHZ. 2006-01-12T05:33:08.95 0.1 positive manual Pg 344 94.9383 -0.091 88
IV.APPI.EHZ. 2006-01-12T05:33:08.04 0.1 undecidable manual Pg 32 89.3439 -0.136 88
IV.NOVE.EHE. 2006-01-12T05:33:07.35 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.BRMO.BHE. 2006-01-12T05:33:06.12 0.1 positive manual Pg 347 77.367 -0.207 89
MN.AQU.HHZ. 2006-01-12T05:33:06.32 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CTI.EHZ. 2006-01-12T05:33:06.11 0.1 undecidable manual Pg 71 85.1481 -1.412 54
IV.MDI.HHE. 2006-01-12T05:33:04.62 0.1 undecidable manual Pg 268 68.9754 -0.419 87
IV.MABI.HHZ. 2006-01-12T05:33:02.77 0.1 undecidable manual Sg 346 29.4483 0.498 46
IV.SAL.SHZ. 2006-01-12T05:32:59.31 0.1 undecidable manual Sg 197 21.9669 -0.408 47
IV.SALO.HHZ. 2006-01-12T05:32:59.05 0.1 undecidable manual Sg 198 20.868 -0.295 48
IV.MABI.HHZ. 2006-01-12T05:32:58.31 0.1 positive manual Pg 346 29.4483 0.382 94
IV.SAL.SHZ. 2006-01-12T05:32:56.32 0.1 positive manual Pg 197 21.9669 -0.134 100
IV.SALO.HHZ. 2006-01-12T05:32:55.81 0.1 positive manual Pg 198 20.868 -0.429 94
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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