Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 16-11-1987 ore 17:39:00 (Italia) in zona: 5 km S Verzegnis (UD)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 5 km S Verzegnis (UD), il

  • 16-11-1987 16:39:00 (UTC)
  • 16-11-1987 17:39:00 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 46.3460, 12.9810 ad una profondità di 11 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Verzegnis UD 5 863 863
Cavazzo Carnico UD 5 1052 1915
Tolmezzo UD 7 10440 12355
Villa Santina UD 9 2233 14588
Amaro UD 9 823 15411
Lauco UD 9 729 16140
Trasaghis UD 10 2227 18367
Bordano UD 10 754 19121
Preone UD 10 246 19367
Enemonzo UD 11 1319 20686
Venzone UD 12 2117 22803
Vito d'Asio PN 13 769 23572
Osoppo UD 13 2936 26508
Raveo UD 13 458 26966
Zuglio UD 13 595 27561
Forgaria nel Friuli UD 14 1786 29347
Socchieve UD 14 908 30255
Clauzetto PN 14 380 30635
Gemona del Friuli UD 14 10964 41599
Arta Terme UD 15 2171 43770
Tramonti di Sopra PN 15 321 44091
Tramonti di Sotto PN 16 387 44478
Ampezzo UD 16 1006 45484
Castelnovo del Friuli PN 17 880 46364
Artegna UD 18 2885 49249
Ovaro UD 18 1922 51171
Moggio Udinese UD 18 1714 52885
Pinzano al Tagliamento PN 18 1525 54410
Montenars UD 18 538 54948
Travesio PN 19 1776 56724
Sutrio UD 19 1332 58056
Ragogna UD 19 2909 60965
Buja UD 19 6563 67528
Resiutta UD 19 309 67837
Majano UD 19 5945 73782
Magnano in Riviera UD 20 2336 76118

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
37 Km a NW di Udine (99169 abitanti)
50 Km a NE di Pordenone (51229 abitanti)
94 Km a NE di Treviso (83731 abitanti)
98 Km a NW di Trieste (204420 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.6
1987-11-16
16:39:00
46.346 12.981 11 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 58619
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-11-16 16:39:00 ± 0.191
Latitudine 46.3460 ± 0.0148
Longitudine 12.9810 ± 0.0169
Profondità (km) 11 ± 4 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 58619

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2099.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 113
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 10
Numero di fasi 10
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00251
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00996
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 6
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 58619
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:56:05

ML:1.6

Campo Valore
Valore 1.6
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 58619
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.LJU.Z. 1987-11-16T16:39:37.70 10.0 undecidable manual SN 105 1.11 0.32 0.4
--.CTI.Z. 1987-11-16T16:39:33.79 10.0 undecidable manual SG 252 0.9657 0.15 0.6
--.LJU.Z. 1987-11-16T16:39:21.59 10.0 undecidable manual PN 105 1.11 -0.28 1
--.CTI.Z. 1987-11-16T16:39:19.97 10.0 undecidable manual PG 252 0.9657 0.26 1.2
--.TRI.Z. 1987-11-16T16:39:16.88 10.0 undecidable manual PG 139 0.8325 -0.43 0.9
--.KBA.Z. 1987-11-16T16:39:16.30 10.0 positive manual PG 18 0.7659 0.18 3
--.RBL.Z. 1987-11-16T16:39:15.49 10.0 undecidable manual SG 76 0.4107 -0.45 0.4
--.FVI.Z. 1987-11-16T16:39:10.42 10.0 undecidable manual SG 330 0.2775 -1.27 0
--.RBL.Z. 1987-11-16T16:39:09.93 10.0 undecidable manual PG 76 0.4107 0.44 0.9
--.FVI.Z. 1987-11-16T16:39:07.20 10.0 undecidable manual PG 330 0.2775 0.16 1.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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