Terremoto di magnitudo Md 3.4 del 03-08-2003 ore 23:44:45 (Italia) in zona: 2 km S Robecco d'Oglio (CR)

Un terremoto di magnitudo Md 3.4 è avvenuto nella zona: 2 km S Robecco d'Oglio (CR), il

  • 03-08-2003 21:44:45 (UTC)
  • 03-08-2003 23:44:45 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.2450, 10.0760 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Robecco d'Oglio CR 2 2365 2365
Corte de' Frati CR 3 1416 3781
Pontevico BS 3 7105 10886
Olmeneta CR 4 949 11835
Pozzaglio ed Uniti CR 5 1486 13321
Corte de' Cortesi con Cignone CR 6 1084 14405
Alfianello BS 6 2513 16918
Scandolara Ripa d'Oglio CR 7 547 17465
Persico Dosimo CR 7 3408 20873
Grontardo CR 8 1441 22314
Seniga BS 8 1471 23785
Bordolano CR 9 606 24391
Casalbuttano ed Uniti CR 9 3905 28296
Castelverde CR 9 5727 34023
San Gervasio Bresciano BS 9 2531 36554
Verolanuova BS 9 8226 44780
Quinzano d'Oglio BS 9 6250 51030
Verolavecchia BS 10 3842 54872
Pescarolo ed Uniti CR 10 1583 56455
Milzano BS 10 1784 58239
Gadesco-Pieve Delmona CR 10 1991 60230
Bassano Bresciano BS 10 2337 62567
Vescovato CR 11 3918 66485
Pralboino BS 11 3009 69494
Paderno Ponchielli CR 12 1439 70933
Cigole BS 12 1564 72497
Gabbioneta-Binanuova CR 12 852 73349
Pavone del Mella BS 12 2794 76143
Castelvisconti CR 12 309 76452
Malagnino CR 13 1717 78169
Cicognolo CR 13 982 79151
Cremona CR 13 71901 151052
Manerbio BS 13 13083 164135
Ostiano CR 14 2928 167063
Borgo San Giacomo BS 14 5423 172486
Azzanello CR 14 656 173142
Bonemerse CR 15 1531 174673
Sesto ed Uniti CR 15 3196 177869
San Paolo BS 15 4552 182421
Casalmorano CR 15 1622 184043
Annicco CR 15 2049 186092
Pessina Cremonese CR 15 645 186737
Cappella de' Picenardi CR 15 450 187187
Gerre de' Caprioli CR 16 1319 188506
Pieve San Giacomo CR 16 1594 190100
Spinadesco CR 16 1537 191637
Offlaga BS 16 4134 195771
Gottolengo BS 16 5249 201020
Sospiro CR 17 3174 204194
Acquanegra Cremonese CR 17 1189 205383
Villachiara BS 17 1463 206846
Grumello Cremonese ed Uniti CR 17 1789 208635
Pieve d'Olmi CR 17 1305 209940
Gambara BS 18 4710 214650
Leno BS 18 14387 229037
Barbariga BS 18 2327 231364
Castelvetro Piacentino PC 18 5456 236820
Soresina CR 18 8964 245784
Volongo CR 18 530 246314
Genivolta CR 18 1248 247562
Cappella Cantone CR 19 573 248135
Stagno Lombardo CR 19 1554 249689
Dello BS 19 5720 255409
Fiesse BS 19 2074 257483
Crotta d'Adda CR 20 657 258140
Torre de' Picenardi CR 20 1737 259877
Cella Dati CR 20 509 260386

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
13 Km a NE di Cremona (71901 abitanti)
35 Km a SW di Brescia (196480 abitanti)
37 Km a NE di Piacenza (102191 abitanti)
53 Km a NW di Parma (192836 abitanti)
59 Km a SE di Bergamo (119381 abitanti)
72 Km a E di Pavia (72576 abitanti)
73 Km a E di Sesto San Giovanni (81608 abitanti)
73 Km a SE di Monza (122671 abitanti)
73 Km a E di Milano (1345851 abitanti)
75 Km a NW di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
75 Km a W di Verona (258765 abitanti)
76 Km a E di Cinisello Balsamo (75078 abitanti)
82 Km a NW di Carpi (70699 abitanti)
87 Km a E di Rho (50434 abitanti)
94 Km a NW di Modena (184973 abitanti)
95 Km a E di Vigevano (63310 abitanti)
98 Km a E di Legnano (60262 abitanti)
100 Km a SE di Como (84495 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.4
ML-VAX 2.5
2003-08-03
21:44:45
45.245 10.076 5 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 481949
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2003-08-03 21:44:45 ± 0.578
Latitudine 45.2450 ± 0.0126
Longitudine 10.0760 ± 0.0188
Profondità (km) 5 ± 4 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 481949

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2037.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 70
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 33
Numero di fasi 33
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00429
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02566
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 24
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 24
Parametri delle magnitudo

Md:3.4

Campo Valore
Valore 3.4
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 481949
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:39:17

ML:2.5

Campo Valore
Valore 2.5
Incertezza
Num. stazioni usate 17
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 481949
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SNTG.Z. 2003-08-03T21:46:03.49 10.0 undecidable manual SN 133 2.8527 -1.32 0.1
--.MCGN.Z. 2003-08-03T21:45:36.91 10.0 undecidable manual SN 297 1.6206 1.41 0.1
--.PII.Z. 2003-08-03T21:45:34.76 10.0 undecidable manual SN 168 1.554 0.87 0.3
--.ORO.Z. 2003-08-03T21:45:31.15 10.0 undecidable manual SN 285 1.5096 -1.81 0
--.SNTG.Z. 2003-08-03T21:45:31.81 10.0 undecidable manual PN 133 2.8527 0.7 0.7
--.ASS.Z. 2003-08-03T21:45:30.00 10.0 undecidable manual PN 139 2.8527 -1.13 0.4
--.CTI.Z. 2003-08-03T21:45:28.63 10.0 undecidable manual SN 53 1.3542 -0.62 0.5
--.PTCC.Z. 2003-08-03T21:45:28.67 10.0 undecidable manual PN 62 2.553 1.64 0.1
--.BRMO.Z. 2003-08-03T21:45:27.60 10.0 undecidable manual SN 9 1.2432 0.52 0.5
--.BNI.Z. 2003-08-03T21:45:24.74 10.0 undecidable manual PN 266 2.3976 -0.13 1.3
--.FVI.Z. 2003-08-03T21:45:24.23 10.0 negative manual PN 53 2.3088 0.58 2
--.VAI.Z. 2003-08-03T21:45:23.38 10.0 undecidable manual SN 304 1.0989 0.24 0.6
--.ZCCA.Z. 2003-08-03T21:45:23.40 10.0 undecidable manual SN 144 1.0989 0.04 0.6
--.GMNA.Z. 2003-08-03T21:45:23.56 10.0 undecidable manual PN 63 2.3643 -0.89 0.6
--.DOI.Z. 2003-08-03T21:45:20.93 10.0 undecidable manual PN 251 2.1312 -0.3 1.3
--.CRE.Z. 2003-08-03T21:45:20.81 10.0 undecidable manual PN 140 2.0979 0.03 1.4
--.IMI.Z. 2003-08-03T21:45:19.51 10.0 undecidable manual PN 230 2.0424 -0.49 1.1
--.PGD.Z. 2003-08-03T21:45:16.73 10.0 undecidable manual PN 139 1.7982 0.09 1.5
--.MCGN.Z. 2003-08-03T21:45:15.56 10.0 undecidable manual PN 297 1.6206 1.38 0.3
--.FIN.Z. 2003-08-03T21:45:14.82 10.0 undecidable manual PN 232 1.6761 -0.17 1.5
--.PII.Z. 2003-08-03T21:45:12.81 10.0 undecidable manual PN 168 1.554 -0.45 1.3
--.SEI.Z. 2003-08-03T21:45:12.22 10.0 undecidable manual PN 142 1.4874 -0.26 1.5
--.ORO.Z. 2003-08-03T21:45:11.79 10.0 undecidable manual PN 285 1.5096 -0.93 0.7
--.BOB.Z. 2003-08-03T21:45:10.80 10.0 undecidable manual SG 223 0.6438 1.22 0.2
--.BRMO.Z. 2003-08-03T21:45:09.80 10.0 undecidable manual PN 9 1.2432 0.78 0.9
--.CTI.Z. 2003-08-03T21:45:09.49 10.0 undecidable manual PN 53 1.3542 -1.09 0.5
--.BDI.Z. 2003-08-03T21:45:08.97 10.0 undecidable manual PN 162 1.2321 0.07 1.6
--.ZCCA.Z. 2003-08-03T21:45:07.43 10.0 undecidable manual PN 144 1.0989 0.46 1.3
--.VAI.Z. 2003-08-03T21:45:06.80 10.0 undecidable manual PN 304 1.0989 -0.25 1.5
--.GSCL.Z. 2003-08-03T21:45:04.94 10.0 undecidable manual PG 158 0.9657 0.34 1.5
--.ERBM.Z. 2003-08-03T21:45:03.31 10.0 undecidable manual PG 164 0.8547 0.66 1.1
--.BOB.Z. 2003-08-03T21:44:58.63 10.0 positive manual PG 223 0.6438 -0.17 3.2
--.SAL.Z. 2003-08-03T21:44:55.13 10.0 positive manual PG 41 0.4773 -0.48 2.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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