Terremoto di magnitudo Md 3.2 del 04-04-2003 ore 08:15:10 (Italia) in zona: 5 km SW Girifalco (CZ)

Un terremoto di magnitudo Md 3.2 è avvenuto nella zona: 5 km SW Girifalco (CZ), il

  • 04-04-2003 06:15:10 (UTC)
  • 04-04-2003 08:15:10 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.7990, 16.3760 ad una profondità di 24 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Girifalco CZ 5 5945 5945
Jacurso CZ 6 624 6569
Cortale CZ 6 2117 8686
San Pietro a Maida CZ 6 4200 12886
Curinga CZ 6 6779 19665
Amaroni CZ 6 1855 21520
Maida CZ 7 4566 26086
Filadelfia VV 7 5384 31470
Polia VV 7 1023 32493
Vallefiorita CZ 8 1771 34264
Palermiti CZ 9 1213 35477
Centrache CZ 9 401 35878
Olivadi CZ 9 529 36407
Francavilla Angitola VV 9 1939 38346
Cenadi CZ 10 563 38909
San Vito sullo Ionio CZ 10 1811 40720
Monterosso Calabro VV 12 1729 42449
Borgia CZ 13 7611 50060
Squillace CZ 13 3608 53668
Montauro CZ 13 1732 55400
Chiaravalle Centrale CZ 13 5759 61159
San Floro CZ 13 716 61875
Caraffa di Catanzaro CZ 13 1866 63741
Gasperina CZ 13 2160 65901
Petrizzi CZ 14 1131 67032
Montepaone CZ 14 5282 72314
Capistrano VV 14 1042 73356
Argusto CZ 14 522 73878
Stalettì CZ 15 2433 76311
Gagliato CZ 16 505 76816
Torre di Ruggiero CZ 16 1033 77849
San Nicola da Crissa VV 17 1335 79184
Satriano CZ 17 3448 82632
Cardinale CZ 17 2188 84820
Pianopoli CZ 17 2589 87409
Settingiano CZ 18 3124 90533
Amato CZ 18 835 91368
Marcellinara CZ 18 2285 93653
Vallelonga VV 18 706 94359
Filogaso VV 18 1417 95776
Feroleto Antico CZ 18 2171 97947
Miglierina CZ 19 767 98714
Maierato VV 19 2188 100902
Davoli CZ 19 5607 106509
Soverato CZ 19 9204 115713
Pizzo VV 20 9278 124991

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
20 Km a S di Lamezia Terme (70714 abitanti)
23 Km a SW di Catanzaro (90612 abitanti)
56 Km a S di Cosenza (67546 abitanti)
72 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
98 Km a NE di Messina (238439 abitanti)
100 Km a NE di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.2
ML-VAX 2.8
2003-04-04
06:15:10
38.799 16.376 24 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 474199
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2003-04-04 06:15:10 ± 0.349
Latitudine 38.7990 ± 0.0279
Longitudine 16.3760 ± 0.0813
Profondità (km) 24 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 474199

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 7694.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 142
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00032
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01862
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

Md:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 474199
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:30:30

ML:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 474199
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.GIB.Z. 2003-04-04T06:16:07.22 10.0 undecidable manual SN 246 2.0091 1.04 0.2
--.GIB.Z. 2003-04-04T06:15:43.18 10.0 undecidable manual PN 246 2.0091 0.51 0.8
--.MRLC.Z. 2003-04-04T06:15:43.76 10.0 undecidable manual PN 341 2.0646 0.26 0.9
--.SLCN.Z. 2003-04-04T06:15:39.60 10.0 undecidable manual PN 340 1.6761 0.8 0.7
--.SOI.Z. 2003-04-04T06:15:37.57 10.0 undecidable manual SN 199 0.7659 0.92 0.3
--.SCLL.Z. 2003-04-04T06:15:34.33 10.0 undecidable manual SN 223 0.7437 -1.86 0
--.MGR.Z. 2003-04-04T06:15:33.80 10.0 undecidable manual PN 334 1.4763 -1.58 0.2
--.ORI.Z. 2003-04-04T06:15:33.70 10.0 undecidable manual PN 2 1.2543 1.45 0.2
--.SLNA.Z. 2003-04-04T06:15:32.00 10.0 negative manual PN 259 1.221 0.09 2.6
--.MTTG.Z. 2003-04-04T06:15:28.48 10.0 undecidable manual PN 213 0.9546 0.29 1.3
--.MSI.Z. 2003-04-04T06:15:26.88 10.0 undecidable manual PN 227 0.8769 -0.21 1.4
--.SOI.Z. 2003-04-04T06:15:25.35 10.0 negative manual PN 199 0.7659 -0.26 2.7
--.TDS.Z. 2003-04-04T06:15:25.60 10.0 undecidable manual PN 358 0.8547 -1.28 0.4
--.SCLL.Z. 2003-04-04T06:15:25.25 10.0 undecidable manual PN 223 0.7437 -0.1 1.4
--.GRI.Z. 2003-04-04T06:15:17.22 10.0 undecidable manual SG 56 0.0333 -0.82 0.3
--.GRI.Z. 2003-04-04T06:15:15.11 10.0 negative manual PG 56 0.0333 0.24 2.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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