Terremoto di magnitudo Md 3.4 del 02-11-2002 ore 19:19:10 (UTC) in zona: 3 km NW Provvidenti (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 3.4 è avvenuto nella zona: 3 km NW Provvidenti (CB), il

  • 02-11-2002 19:19:10 (UTC)
  • 02-11-2002 20:19:10 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.7400, 14.8070 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Provvidenti CB 3 119 119
Casacalenda CB 3 2135 2254
Morrone del Sannio CB 4 587 2841
Ripabottoni CB 6 514 3355
Lupara CB 7 505 3860
Guardialfiera CB 7 1065 4925
Castellino del Biferno CB 7 545 5470
Castelbottaccio CB 8 312 5782
Lucito CB 10 696 6478
Petrella Tifernina CB 11 1170 7648
Montorio nei Frentani CB 11 437 8085
Civitacampomarano CB 11 417 8502
Larino CB 11 6793 15295
Bonefro CB 11 1384 16679
Montelongo CB 12 365 17044
Campolieto CB 12 839 17883
Castelmauro CB 13 1505 19388
Sant'Elia a Pianisi CB 14 1818 21206
Monacilioni CB 14 523 21729
San Giuliano di Puglia CB 14 1042 22771
Montagano CB 15 1086 23857
Acquaviva Collecroce CB 15 672 24529
Santa Croce di Magliano CB 16 4435 28964
Matrice CB 16 1115 30079
Colletorto CB 16 1938 32017
Rotello CB 17 1212 33229
Palata CB 17 1726 34955
Limosano CB 17 768 35723
San Giovanni in Galdo CB 17 580 36303
Sant'Angelo Limosano CB 18 352 36655
San Biase CB 18 189 36844
Montecilfone CB 18 1348 38192
Pietracatella CB 18 1375 39567
Macchia Valfortore CB 18 576 40143
Ripalimosani CB 19 3114 43257
Toro CB 19 1391 44648
San Felice del Molise CB 19 634 45282
Ururi CB 19 2693 47975
Tavenna CB 19 718 48693
Montefalcone nel Sannio CB 20 1556 50249

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
48 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
68 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
69 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
84 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
86 Km a SE di Chieti (51815 abitanti)
92 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
93 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
94 Km a SE di Pescara (121014 abitanti)
95 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
99 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
100 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.4
ML-VAX 2.5
2002-11-02
19:19:10
41.74 14.807 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 459649
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2002-11-02 19:19:10 ± 0.264
Latitudine 41.7400 ± 0.0199
Longitudine 14.8070 ± 0.0164
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 459649

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2597.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 150
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 26
Numero di fasi 26
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00437
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01757
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri delle magnitudo

Md:3.4

Campo Valore
Valore 3.4
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 459649
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:15:15

ML:2.5

Campo Valore
Valore 2.5
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 459649
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 2002-11-02T19:20:02.74 10.0 undecidable manual SN 159 1.6872 1.31 0.2
--.SLCN.Z. 2002-11-02T19:19:56.45 10.0 undecidable manual SN 154 1.4874 0.07 0.6
--.SGO.Z. 2002-11-02T19:19:51.88 10.0 undecidable manual SN 161 1.2321 1.38 0.2
--.MRLC.Z. 2002-11-02T19:19:47.74 10.0 undecidable manual SN 151 1.11 0.33 0.7
--.BRT.Z. 2002-11-02T19:19:44.26 10.0 undecidable manual PN 115 1.9536 0.73 0.9
--.FGMS.Z. 2002-11-02T19:19:41.28 10.0 undecidable manual SG 91 0.8547 1.32 0.3
--.MNS.Z. 2002-11-02T19:19:41.77 10.0 undecidable manual PN 292 1.6983 1.75 0.2
--.CSSN.Z. 2002-11-02T19:19:40.97 10.0 undecidable manual SG 168 0.888 -0.2 0.7
--.MGR.Z. 2002-11-02T19:19:39.77 10.0 undecidable manual PN 159 1.6872 -0.16 1.4
--.FG4.Z. 2002-11-02T19:19:38.46 10.0 undecidable manual SG 138 0.7992 0.05 0.8
--.RFI.Z. 2002-11-02T19:19:37.51 10.0 undecidable manual SG 234 0.7548 0.76 0.5
--.SLCN.Z. 2002-11-02T19:19:36.54 10.0 undecidable manual PN 154 1.4874 -0.48 1.3
--.AQU.Z. 2002-11-02T19:19:34.20 10.0 undecidable manual PN 300 1.1988 0.78 1.2
--.SGO.Z. 2002-11-02T19:19:33.14 10.0 undecidable manual PN 161 1.2321 -0.49 1.5
--.RGNG.Z. 2002-11-02T19:19:31.42 10.0 undecidable manual SG 95 0.5883 0.15 0.7
--.MRLC.Z. 2002-11-02T19:19:31.37 10.0 undecidable manual PN 151 1.11 -0.48 1.6
--.FG5.Z. 2002-11-02T19:19:30.74 10.0 undecidable manual SG 142 0.5661 -0.13 0.7
--.PTQR.Z. 2002-11-02T19:19:29.73 10.0 undecidable manual PN 285 1.0767 -1.78 0.3
--.CSSN.Z. 2002-11-02T19:19:28.40 10.0 positive manual PG 168 0.888 -0.2 1.8
--.FGMS.Z. 2002-11-02T19:19:27.89 10.0 undecidable manual PG 91 0.8547 0.35 1.7
--.RNI2.Z. 2002-11-02T19:19:27.83 10.0 undecidable manual SG 265 0.4884 -0.38 0.7
--.FG4.Z. 2002-11-02T19:19:26.57 10.0 undecidable manual PG 138 0.7992 -0.08 1.9
--.RFI.Z. 2002-11-02T19:19:26.88 10.0 undecidable manual PG 234 0.7548 1.2 0.8
--.FG5.Z. 2002-11-02T19:19:21.11 10.0 positive manual PG 142 0.5661 -1.18 1.6
--.RGNG.Z. 2002-11-02T19:19:21.21 10.0 positive manual PG 95 0.5883 -1.32 0.7
--.RNI2.Z. 2002-11-02T19:19:20.80 10.0 negative manual PG 265 0.4884 -0.68 2.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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