Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 02-11-2002 ore 04:20:41 (UTC) in zona: 3 km N Morrone del Sannio (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km N Morrone del Sannio (CB), il

  • 02-11-2002 04:20:41 (UTC)
  • 02-11-2002 05:20:41 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.7360, 14.7860 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Morrone del Sannio CB 3 587 587
Provvidenti CB 4 119 706
Casacalenda CB 5 2135 2841
Lupara CB 5 505 3346
Ripabottoni CB 6 514 3860
Castellino del Biferno CB 6 545 4405
Castelbottaccio CB 7 312 4717
Guardialfiera CB 8 1065 5782
Lucito CB 8 696 6478
Petrella Tifernina CB 9 1170 7648
Civitacampomarano CB 9 417 8065
Campolieto CB 11 839 8904
Castelmauro CB 12 1505 10409
Montorio nei Frentani CB 13 437 10846
Larino CB 13 6793 17639
Bonefro CB 13 1384 19023
Montagano CB 14 1086 20109
Montelongo CB 14 365 20474
Monacilioni CB 14 523 20997
Sant'Elia a Pianisi CB 15 1818 22815
Matrice CB 15 1115 23930
Acquaviva Collecroce CB 15 672 24602
Limosano CB 15 768 25370
San Giuliano di Puglia CB 16 1042 26412
Sant'Angelo Limosano CB 16 352 26764
San Biase CB 16 189 26953
San Giovanni in Galdo CB 17 580 27533
Ripalimosani CB 17 3114 30647
Palata CB 17 1726 32373
Santa Croce di Magliano CB 17 4435 36808
Colletorto CB 18 1938 38746
Toro CB 18 1391 40137
Rotello CB 18 1212 41349
Pietracatella CB 19 1375 42724
San Felice del Molise CB 19 634 43358
Macchia Valfortore CB 19 576 43934
Montefalcone nel Sannio CB 19 1556 45490
Roccavivara CB 19 815 46305
Montecilfone CB 19 1348 47653
Tavenna CB 19 718 48371
Campodipietra CB 20 2570 50941

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
50 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
67 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
70 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
83 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
85 Km a SE di Chieti (51815 abitanti)
91 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
94 Km a SE di Pescara (121014 abitanti)
94 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
95 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
98 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
99 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.6
2002-11-02
04:20:41
41.736 14.786 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 459139
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2002-11-02 04:20:41 ± 0.315
Latitudine 41.7360 ± 0.0231
Longitudine 14.7860 ± 0.0177
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 459139

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2963.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 165
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 18
Numero di fasi 18
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00421
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01109
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 459139
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:14:45

ML:1.6

Campo Valore
Valore 1.6
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 459139
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGO.Z. 2002-11-02T04:21:22.82 10.0 undecidable manual SN 160 1.2321 0.92 0.4
--.MRLC.Z. 2002-11-02T04:21:18.95 10.0 undecidable manual SN 151 1.11 0.08 0.8
--.CSSN.Z. 2002-11-02T04:21:13.20 10.0 undecidable manual SG 167 0.888 0.51 0.7
--.FGMS.Z. 2002-11-02T04:21:12.27 10.0 undecidable manual SG 91 0.8658 0.47 0.7
--.RFI.Z. 2002-11-02T04:21:06.74 10.0 undecidable manual SG 233 0.7326 -0.9 0.5
--.PTQR.Z. 2002-11-02T04:21:04.10 10.0 undecidable manual PN 285 1.0656 1.34 1
--.SGO.Z. 2002-11-02T04:21:04.65 10.0 undecidable manual PN 160 1.2321 -0.35 1.7
--.MRLC.Z. 2002-11-02T04:21:03.46 10.0 undecidable manual PN 151 1.11 0.2 1.9
--.FG5.Z. 2002-11-02T04:21:02.71 10.0 undecidable manual SG 140 0.5772 0.27 0.8
--.RGNG.Z. 2002-11-02T04:21:02.29 10.0 undecidable manual SG 95 0.5883 -0.82 0.7
--.FG4.Z. 2002-11-02T04:20:59.27 10.0 undecidable manual PG 137 0.8103 1.12 1.1
--.FGMS.Z. 2002-11-02T04:20:59.67 10.0 undecidable manual PG 91 0.8658 0.49 1.9
--.RNI2.Z. 2002-11-02T04:20:58.46 10.0 undecidable manual SG 265 0.4662 -0.6 0.6
--.CSSN.Z. 2002-11-02T04:20:58.14 10.0 undecidable manual PG 167 0.888 -1.44 0.7
--.RFI.Z. 2002-11-02T04:20:58.40 10.0 undecidable manual PG 233 0.7326 1.63 0.7
--.RGNG.Z. 2002-11-02T04:20:53.29 10.0 undecidable manual PG 95 0.5883 -0.87 1.5
--.FG5.Z. 2002-11-02T04:20:52.39 10.0 undecidable manual PG 140 0.5772 -1.38 0.8
--.RNI2.Z. 2002-11-02T04:20:51.16 10.0 undecidable manual PG 265 0.4662 -0.66 1.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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