Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 02-11-2002 ore 04:40:39 (Italia) in zona: 3 km S Guardialfiera (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 3 km S Guardialfiera (CB), il

  • 02-11-2002 03:40:39 (UTC)
  • 02-11-2002 04:40:39 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.7730, 14.7940 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Guardialfiera CB 3 1065 1065
Lupara CB 5 505 1570
Casacalenda CB 6 2135 3705
Provvidenti CB 6 119 3824
Morrone del Sannio CB 7 587 4411
Castelbottaccio CB 7 312 4723
Civitacampomarano CB 9 417 5140
Ripabottoni CB 9 514 5654
Castellino del Biferno CB 9 545 6199
Castelmauro CB 9 1505 7704
Lucito CB 10 696 8400
Larino CB 10 6793 15193
Acquaviva Collecroce CB 11 672 15865
Montorio nei Frentani CB 12 437 16302
Petrella Tifernina CB 12 1170 17472
Palata CB 13 1726 19198
Montelongo CB 14 365 19563
Bonefro CB 14 1384 20947
Montecilfone CB 15 1348 22295
San Felice del Molise CB 15 634 22929
Campolieto CB 15 839 23768
Tavenna CB 15 718 24486
Montefalcone nel Sannio CB 16 1556 26042
San Giuliano di Puglia CB 17 1042 27084
Montagano CB 17 1086 28170
Roccavivara CB 18 815 28985
Montemitro CB 18 395 29380
Santa Croce di Magliano CB 18 4435 33815
Limosano CB 18 768 34583
Rotello CB 18 1212 35795
Monacilioni CB 18 523 36318
Sant'Elia a Pianisi CB 18 1818 38136
Sant'Angelo Limosano CB 18 352 38488
San Biase CB 18 189 38677
Guglionesi CB 18 5321 43998
Ururi CB 19 2693 46691
Matrice CB 19 1115 47806
Colletorto CB 19 1938 49744
Mafalda CB 20 1211 50955

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
50 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
71 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
71 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
83 Km a SE di Chieti (51815 abitanti)
87 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
91 Km a SE di Pescara (121014 abitanti)
95 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
95 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
98 Km a SE di Montesilvano (53738 abitanti)
98 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 2.1
2002-11-02
03:40:39
41.773 14.794 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 459109
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2002-11-02 03:40:39 ± 0.227
Latitudine 41.7730 ± 0.0204
Longitudine 14.7940 ± 0.0148
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 459109

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2579.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 154
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 22
Numero di fasi 22
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00429
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01910
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 459109
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:14:43

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 12
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 459109
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGO.Z. 2002-11-02T03:41:20.38 10.0 undecidable manual SN 161 1.2654 0.25 0.6
--.ORI.Z. 2002-11-02T03:41:16.30 10.0 undecidable manual PN 143 2.1201 1.43 0.2
--.BRT.Z. 2002-11-02T03:41:12.93 10.0 undecidable manual PN 115 1.9758 0.3 1.2
--.MGR.Z. 2002-11-02T03:41:09.64 10.0 undecidable manual PN 159 1.7205 0.43 1.2
--.CSSN.Z. 2002-11-02T03:41:09.85 10.0 undecidable manual SG 168 0.9213 -1.22 0.2
--.FGMS.Z. 2002-11-02T03:41:08.62 10.0 undecidable manual SG 93 0.8658 -0.49 0.6
--.FG4.Z. 2002-11-02T03:41:08.66 10.0 undecidable manual SG 139 0.8325 0.44 0.6
--.SLCN.Z. 2002-11-02T03:41:06.25 10.0 undecidable manual PN 154 1.5207 -0.04 1.5
--.SGO.Z. 2002-11-02T03:41:03.30 10.0 undecidable manual PN 161 1.2654 0.13 1.6
--.AQU.Z. 2002-11-02T03:41:01.33 10.0 undecidable manual PN 299 1.1766 -0.35 1.5
--.MRLC.Z. 2002-11-02T03:41:00.13 10.0 undecidable manual PN 152 1.1433 -0.97 0.7
--.FG5.Z. 2002-11-02T03:41:00.89 10.0 undecidable manual SG 143 0.5994 0.18 0.7
--.RGNG.Z. 2002-11-02T03:41:00.91 10.0 undecidable manual SG 98 0.5883 0.4 0.6
--.PTQR.Z. 2002-11-02T03:40:59.24 10.0 undecidable manual PN 283 1.0656 -0.81 1
--.FGMS.Z. 2002-11-02T03:40:57.50 10.0 undecidable manual PG 93 0.8658 0.96 0.8
--.RNI2.Z. 2002-11-02T03:40:56.95 10.0 undecidable manual SG 261 0.4773 0.14 0.7
--.CSSN.Z. 2002-11-02T03:40:56.76 10.0 undecidable manual PG 168 0.9213 -0.91 0.9
--.RFI.Z. 2002-11-02T03:40:56.00 10.0 positive manual PG 231 0.7659 1.29 0.4
--.FG4.Z. 2002-11-02T03:40:56.53 10.0 undecidable manual PG 139 0.8325 0.5 1.5
--.RGNG.Z. 2002-11-02T03:40:50.70 10.0 undecidable manual PG 98 0.5883 -0.88 0.9
--.FG5.Z. 2002-11-02T03:40:50.67 10.0 negative manual PG 143 0.5994 -1.02 0.7
--.RNI2.Z. 2002-11-02T03:40:49.47 10.0 negative manual PG 261 0.4773 0.03 3.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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