Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 01-11-2002 ore 14:01:58 (Italia) in zona: 2 km W Casacalenda (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 2 km W Casacalenda (CB), il

  • 01-11-2002 13:01:58 (UTC)
  • 01-11-2002 14:01:58 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.7430, 14.8220 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Casacalenda CB 2 2135 2135
Provvidenti CB 3 119 2254
Morrone del Sannio CB 5 587 2841
Ripabottoni CB 6 514 3355
Guardialfiera CB 7 1065 4420
Lupara CB 8 505 4925
Castellino del Biferno CB 9 545 5470
Montorio nei Frentani CB 9 437 5907
Castelbottaccio CB 10 312 6219
Larino CB 10 6793 13012
Bonefro CB 10 1384 14396
Montelongo CB 11 365 14761
Lucito CB 11 696 15457
Civitacampomarano CB 12 417 15874
Petrella Tifernina CB 12 1170 17044
Campolieto CB 13 839 17883
San Giuliano di Puglia CB 13 1042 18925
Castelmauro CB 13 1505 20430
Sant'Elia a Pianisi CB 14 1818 22248
Santa Croce di Magliano CB 15 4435 26683
Monacilioni CB 15 523 27206
Rotello CB 15 1212 28418
Acquaviva Collecroce CB 15 672 29090
Colletorto CB 15 1938 31028
Montagano CB 16 1086 32114
Palata CB 17 1726 33840
Matrice CB 17 1115 34955
Montecilfone CB 18 1348 36303
Ururi CB 18 2693 38996
San Giovanni in Galdo CB 18 580 39576
Limosano CB 18 768 40344
Macchia Valfortore CB 18 576 40920
Pietracatella CB 18 1375 42295
Sant'Angelo Limosano CB 19 352 42647
Tavenna CB 19 718 43365
Toro CB 19 1391 44756
San Felice del Molise CB 19 634 45390
San Biase CB 20 189 45579
Ripalimosani CB 20 3114 48693

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
47 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
68 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
68 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
85 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
87 Km a SE di Chieti (51815 abitanti)
92 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
92 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
95 Km a SE di Pescara (121014 abitanti)
96 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
100 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 2.0
2002-11-01
13:01:58
41.743 14.822 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 458179
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2002-11-01 13:01:58 ± 0.291
Latitudine 41.7430 ± 0.0232
Longitudine 14.8220 ± 0.0159
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 458179

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2897.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 151
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 24
Numero di fasi 24
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00364
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01522
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 9
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 458179
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:13:48

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 11
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 458179
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 2002-11-01T13:02:50.11 10.0 undecidable manual SN 160 1.6872 1.03 0.2
--.SGO.Z. 2002-11-01T13:02:39.84 10.0 undecidable manual SN 162 1.2321 1.68 0
--.MRLC.Z. 2002-11-01T13:02:35.94 10.0 undecidable manual SN 152 1.0989 0.92 0.3
--.CSSN.Z. 2002-11-01T13:02:29.38 10.0 undecidable manual SG 169 0.888 0.51 0.5
--.FGMS.Z. 2002-11-01T13:02:27.31 10.0 undecidable manual SG 91 0.8325 0.05 0.6
--.MGR.Z. 2002-11-01T13:02:27.93 10.0 positive manual PN 160 1.6872 0.34 2
--.FG4.Z. 2002-11-01T13:02:24.97 10.0 undecidable manual SG 138 0.7992 -0.95 0.3
--.SLCN.Z. 2002-11-01T13:02:24.39 10.0 undecidable manual PN 155 1.4763 -0.27 1.1
--.AQU.Z. 2002-11-01T13:02:22.50 10.0 undecidable manual PN 300 1.2099 1.48 0.2
--.SGO.Z. 2002-11-01T13:02:21.45 10.0 undecidable manual PN 162 1.2321 0.16 1.3
--.FG5.Z. 2002-11-01T13:02:19.16 10.0 undecidable manual SG 143 0.5661 0.77 0.4
--.MRLC.Z. 2002-11-01T13:02:18.36 10.0 undecidable manual PN 152 1.0989 -1.11 0.5
--.PTQR.Z. 2002-11-01T13:02:18.28 10.0 undecidable manual PN 284 1.0878 -1.03 0.6
--.RGNG.Z. 2002-11-01T13:02:17.49 10.0 undecidable manual SG 96 0.5661 -1.09 0.2
--.RNI2.Z. 2002-11-01T13:02:15.93 10.0 undecidable manual SG 265 0.4995 -0.32 0.6
--.CSSN.Z. 2002-11-01T13:02:15.78 10.0 negative manual PG 169 0.888 -0.14 3.1
--.FGMS.Z. 2002-11-01T13:02:15.87 10.0 positive manual PG 91 0.8325 0.88 1.6
--.FG4.Z. 2002-11-01T13:02:14.44 10.0 undecidable manual PG 138 0.7992 0.22 1.5
--.RFI.Z. 2002-11-01T13:02:14.66 10.0 undecidable manual PG 234 0.7659 1.1 0.6
--.CPI2.Z. 2002-11-01T13:02:12.48 10.0 undecidable manual SG 247 0.3996 -0.77 0.4
--.RGNG.Z. 2002-11-01T13:02:09.10 10.0 undecidable manual PG 96 0.5661 -0.97 0.7
--.RNI2.Z. 2002-11-01T13:02:08.55 10.0 negative manual PG 265 0.4995 -0.09 3.1
--.FG5.Z. 2002-11-01T13:02:08.99 10.0 negative manual PG 143 0.5661 -0.89 1.6
--.CPI2.Z. 2002-11-01T13:02:06.49 10.0 positive manual PG 247 0.3996 -0.42 2.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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