Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 29-10-2002 ore 01:30:40 (UTC) in zona: 3 km W Scapoli (IS)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 3 km W Scapoli (IS), il

  • 29-10-2002 01:30:40 (UTC)
  • 29-10-2002 02:30:40 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6280, 14.0270 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Scapoli IS 3 680 680
Castel San Vincenzo IS 4 516 1196
Pizzone IS 5 329 1525
Rocchetta a Volturno IS 5 1113 2638
Cerro al Volturno IS 7 1281 3919
Colli a Volturno IS 7 1349 5268
San Biagio Saracinisco FR 8 349 5617
Filignano IS 9 648 6265
Fornelli IS 10 1909 8174
Montaquila IS 10 2456 10630
Montenero Val Cocchiara IS 10 538 11168
Acquafondata FR 11 263 11431
Acquaviva d'Isernia IS 11 425 11856
Alfedena AQ 12 864 12720
Viticuso FR 12 353 13073
Vallerotonda FR 13 1581 14654
Pozzilli IS 13 2380 17034
Scontrone AQ 13 574 17608
Picinisco FR 13 1218 18826
Rionero Sannitico IS 13 1118 19944
Macchia d'Isernia IS 14 1035 20979
Barrea AQ 15 726 21705
Conca Casale IS 15 200 21905
Forlì del Sannio IS 15 675 22580
Settefrati FR 15 728 23308
Venafro IS 16 11280 34588
Villa Latina FR 16 1241 35829
Sant'Elia Fiumerapido FR 17 6166 41995
Civitella Alfedena AQ 17 296 42291
Monteroduni IS 17 2264 44555
Isernia IS 17 21842 66397
Miranda IS 18 1047 67444
Villetta Barrea AQ 19 653 68097
Belmonte Castello FR 19 739 68836
Sant'Agapito IS 19 1496 70332
Roccasicura IS 19 550 70882
Atina FR 19 4316 75198
Castel di Sangro AQ 19 6538 81736
Cervaro FR 19 8109 89845
Gallinaro FR 19 1269 91114
San Vittore del Lazio FR 20 2636 93750
San Donato Val di Comino FR 20 2107 95857

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
67 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
74 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
79 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
81 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
81 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
82 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
82 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
83 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
84 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
87 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
90 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
93 Km a N di Portici (55274 abitanti)
94 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
95 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
95 Km a E di Latina (125985 abitanti)
96 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
98 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
99 Km a S di Montesilvano (53738 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 1.8
2002-10-29
01:30:40
41.628 14.027 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 456689
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2002-10-29 01:30:40 ± 0.241
Latitudine 41.6280 ± 0.0144
Longitudine 14.0270 ± 0.0208
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 456689

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2357.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 87
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00105
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01295
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 456689
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:12:21

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 456689
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.AQU.Z. 2002-10-29T01:31:12.74 10.0 undecidable manual SG 327 0.8547 1.36 0.2
--.SGO.Z. 2002-10-29T01:31:07.38 10.0 undecidable manual PN 137 1.443 -0.1 1.1
--.MNS.Z. 2002-10-29T01:31:06.80 10.0 undecidable manual PN 307 1.2543 1.16 0.5
--.RGNG.Z. 2002-10-29T01:31:05.32 10.0 undecidable manual PN 87 1.1544 1.6 0.3
--.PTQR.Z. 2002-10-29T01:31:03.22 10.0 undecidable manual SG 310 0.5994 -0.11 0.6
--.LAV9.Z. 2002-10-29T01:31:02.41 10.0 undecidable manual PG 273 0.9879 1.48 0.4
--.RDP.Z. 2002-10-29T01:31:01.47 10.0 undecidable manual PG 278 0.9768 0.66 1.1
--.CSSN.Z. 2002-10-29T01:31:01.49 10.0 undecidable manual PG 135 1.0656 -0.92 0.8
--.AQU.Z. 2002-10-29T01:30:57.29 10.0 undecidable manual PG 327 0.8547 -1.2 0.6
--.VVLD.Z. 2002-10-29T01:30:56.20 10.0 undecidable manual SG 308 0.3774 0.37 0.6
--.RFI.Z. 2002-10-29T01:30:54.47 10.0 undecidable manual SG 185 0.3219 0.79 0.4
--.PTQR.Z. 2002-10-29T01:30:52.71 10.0 undecidable manual PG 310 0.5994 -1.13 0.8
--.VVLD.Z. 2002-10-29T01:30:48.70 10.0 negative manual PG 308 0.3774 -0.81 2.2
--.RFI.Z. 2002-10-29T01:30:47.80 10.0 negative manual PG 185 0.3219 -0.47 2.9
--.RNI2.Z. 2002-10-29T01:30:46.57 10.0 undecidable manual SG 51 0.1221 0.76 0.5
--.RNI2.Z. 2002-10-29T01:30:43.53 10.0 positive manual PG 51 0.1221 -0.19 3.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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