Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 27-10-2002 ore 18:50:35 (Italia) in zona: 5 km N Sant'Alfio (CT)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 5 km N Sant'Alfio (CT), il

  • 27-10-2002 17:50:35 (UTC)
  • 27-10-2002 18:50:35 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.7860, 15.1280 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sant'Alfio CT 5 1582 1582
Piedimonte Etneo CT 5 3963 5545
Linguaglossa CT 6 5403 10948
Mascali CT 7 14282 25230
Milo CT 7 1087 26317
Fiumefreddo di Sicilia CT 7 9623 35940
Giarre CT 8 27659 63599
Riposto CT 9 14838 78437
Calatabiano CT 10 5308 83745
Zafferana Etnea CT 10 9517 93262
Castiglione di Sicilia CT 11 3215 96477
Santa Venerina CT 11 8592 105069
Gaggi ME 12 3184 108253
Motta Camastra ME 13 845 109098
Francavilla di Sicilia ME 13 3945 113043
Moio Alcantara ME 14 717 113760
Giardini-Naxos ME 15 9415 123175
Graniti ME 15 1492 124667
Castelmola ME 15 1088 125755
Taormina ME 16 10960 136715
Malvagna ME 16 733 137448
Mongiuffi Melia ME 19 600 138048
Letojanni ME 19 2861 140909
Randazzo CT 19 10900 151809
Trecastagni CT 19 10910 162719
Roccella Valdemone ME 19 666 163385
Acireale CT 20 52622 216007
Viagrande CT 20 8563 224570
Gallodoro ME 20 367 224937
Pedara CT 20 14102 239039
Aci Sant'Antonio CT 20 17984 257023

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
20 Km a N di Acireale (52622 abitanti)
32 Km a N di Catania (314555 abitanti)
58 Km a SW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
59 Km a SW di Messina (238439 abitanti)
82 Km a N di Siracusa (122291 abitanti)
99 Km a E di Caltanissetta (63360 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 2.4
2002-10-27
17:50:35
37.786 15.128 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 456499
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2002-10-27 17:50:35 ± 0.31
Latitudine 37.7860 ± 0.0217
Longitudine 15.1280 ± 0.0333
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 456499

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3788.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 103
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 17
Numero di fasi 17
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00445
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02679
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 16
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 16
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 14
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 456499
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:12:10

ML:2.4

Campo Valore
Valore 2.4
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 456499
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MRLC.Z. 2002-10-27T17:51:25.50 10.0 undecidable manual PN 5 2.9748 1.83 0.3
--.SGO.Z. 2002-10-27T17:51:19.80 10.0 undecidable manual PN 3 2.7639 -0.59 1
--.SLCN.Z. 2002-10-27T17:51:17.71 10.0 undecidable manual PN 8 2.6196 -0.71 0.9
--.MGR.Z. 2002-10-27T17:51:13.84 10.0 undecidable manual PN 8 2.3643 -1.03 0.8
--.TDS.Z. 2002-10-27T17:51:11.22 10.0 undecidable manual PN 26 2.0979 0.14 1.3
--.CLTB.Z. 2002-10-27T17:51:05.59 10.0 undecidable manual PN 263 1.5207 2.32 0.2
--.USI.Z. 2002-10-27T17:51:05.26 10.0 undecidable manual PN 302 1.776 -1.55 0.6
--.GRI.Z. 2002-10-27T17:51:04.26 10.0 undecidable manual PN 44 1.443 2.08 0.3
--.AGST.Z. 2002-10-27T17:50:56.15 10.0 undecidable manual SG 171 0.5328 0.66 0.6
--.GIB.Z. 2002-10-27T17:50:53.77 10.0 undecidable manual PG 283 0.888 0.13 1.6
--.SOI.Z. 2002-10-27T17:50:51.77 10.0 undecidable manual PG 68 0.777 0.11 1.6
--.SLNA.Z. 2002-10-27T17:50:51.77 10.0 undecidable manual PG 343 0.7992 -0.3 1.6
--.PZI.Z. 2002-10-27T17:50:49.44 10.0 undecidable manual PG 191 0.7326 -1.45 0.7
--.SCLL.Z. 2002-10-27T17:50:48.30 10.0 undecidable manual PG 44 0.6549 -1.04 1.1
--.AGST.Z. 2002-10-27T17:50:46.73 10.0 undecidable manual PG 171 0.5328 -0.29 1.6
--.MTTG.Z. 2002-10-27T17:50:46.87 10.0 undecidable manual PG 64 0.4995 0.48 1.5
--.MSI.Z. 2002-10-27T17:50:46.38 10.0 undecidable manual PG 39 0.5328 -0.67 1.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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