Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 17-02-2002 ore 00:05:47 (Italia) in zona: 6 km NE Erbezzo (VR)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 6 km NE Erbezzo (VR), il

  • 16-02-2002 23:05:47 (UTC)
  • 17-02-2002 00:05:47 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.6890, 11.0270 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Erbezzo VR 6 740 740
Bosco Chiesanuova VR 7 3600 4340
Ala TN 8 8913 13253
Avio TN 8 4133 17386
Sant'Anna d'Alfaedo VR 9 2553 19939
Velo Veronese VR 11 770 20709
Brentino Belluno VR 11 1395 22104
Roverè Veronese VR 11 2115 24219
Selva di Progno VR 12 933 25152
Cerro Veronese VR 13 2471 27623
Vallarsa TN 13 1395 29018
Ferrara di Monte Baldo VR 13 226 29244
San Mauro di Saline VR 15 582 29826
Brentonico TN 16 4015 33841
Recoaro Terme VI 16 6453 40294
Grezzana VR 16 10788 51082
Dolcè VR 17 2625 53707
Badia Calavena VR 17 2649 56356
Marano di Valpolicella VR 17 3175 59531
Crespadoro VI 17 1330 60861
Mori TN 19 9678 70539
Negrar VR 19 17119 87658
Malcesine VR 19 3736 91394
Valli del Pasubio VI 19 3242 94636
Altissimo VI 19 2230 96866
Fumane VR 20 4119 100985

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
28 Km a N di Verona (258765 abitanti)
43 Km a S di Trento (117317 abitanti)
43 Km a W di Vicenza (112953 abitanti)
65 Km a E di Brescia (196480 abitanti)
73 Km a W di Padova (210401 abitanti)
91 Km a NW di Rovigo (51867 abitanti)
94 Km a S di Bolzano (106441 abitanti)
95 Km a W di Treviso (83731 abitanti)
100 Km a NE di Cremona (71901 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.1
2002-02-16
23:05:47
45.689 11.027 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 436319
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2002-02-16 23:05:47 ± 0.171
Latitudine 45.6890 ± 0.0152
Longitudine 11.0270 ± 0.0198
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 436319

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2282.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 79
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00316
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01716
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 12
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 436319
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:52:13

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 12
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 436319
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BDI.Z. 2002-02-16T23:06:39.65 10.0 undecidable manual SN 190 1.6428 1.09 0.2
--.GSCL.Z. 2002-02-16T23:06:31.55 10.0 undecidable manual SN 192 1.3653 -0.34 0.6
--.VVI.Z. 2002-02-16T23:06:24.70 10.0 undecidable manual SG 72 1.0101 1.13 0.2
--.BRMO.Z. 2002-02-16T23:06:20.80 10.0 undecidable manual SG 329 0.8991 0.67 0.4
--.TRI.Z. 2002-02-16T23:06:19.77 10.0 undecidable manual PN 88 1.9092 -0.68 0.9
--.PTCC.Z. 2002-02-16T23:06:18.68 10.0 undecidable manual PN 64 1.7649 0.22 1.4
--.SFI.Z. 2002-02-16T23:06:18.70 10.0 undecidable manual PN 161 1.8648 -1.28 0.3
--.BDI.Z. 2002-02-16T23:06:17.61 10.0 undecidable manual PN 190 1.6428 0.67 1
--.VAI.Z. 2002-02-16T23:06:16.10 10.0 undecidable manual PN 276 1.5762 0.05 1.5
--.FVI.Z. 2002-02-16T23:06:16.69 10.0 undecidable manual PN 52 1.5096 1.67 0.1
--.GMNA.Z. 2002-02-16T23:06:16.14 10.0 undecidable manual PN 66 1.5762 0.22 1.4
--.GSCL.Z. 2002-02-16T23:06:13.24 10.0 undecidable manual PN 192 1.3653 0.16 1.6
--.BOB.Z. 2002-02-16T23:06:13.80 10.0 undecidable manual PN 230 1.443 -0.26 1.5
--.ZCCA.Z. 2002-02-16T23:06:13.11 10.0 undecidable manual PN 181 1.332 0.53 1.3
--.ERBM.Z. 2002-02-16T23:06:12.47 10.0 undecidable manual PN 198 1.3431 -0.17 1.6
--.VVI.Z. 2002-02-16T23:06:06.94 10.0 undecidable manual PG 72 1.0101 -0.98 0.7
--.CTI.Z. 2002-02-16T23:06:06.92 10.0 undecidable manual SG 49 0.555 -1.4 0.1
--.BRMO.Z. 2002-02-16T23:06:05.95 10.0 undecidable manual PG 329 0.8991 0.08 1.7
--.SAL.Z. 2002-02-16T23:06:00.52 10.0 undecidable manual SG 256 0.3552 -0.82 0.4
--.CTI.Z. 2002-02-16T23:05:59.30 10.0 positive manual PG 49 0.555 -0.45 2.8
--.SAL.Z. 2002-02-16T23:05:54.98 10.0 undecidable manual PG 256 0.3552 -0.47 1.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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