Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 29-04-1987 ore 23:43:17 (Italia) in zona: 3 km NE Rocca d'Evandro (CE)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 3 km NE Rocca d'Evandro (CE), il

  • 29-04-1987 21:43:17 (UTC)
  • 29-04-1987 23:43:17 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.4120, 13.9320 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Rocca d'Evandro CE 3 3283 3283
San Pietro Infine CE 4 944 4227
Mignano Monte Lungo CE 5 3250 7477
Sant'Ambrogio sul Garigliano FR 6 966 8443
San Vittore del Lazio FR 6 2636 11079
Galluccio CE 8 2154 13233
Cervaro FR 8 8109 21342
Sant'Apollinare FR 8 1919 23261
Sant'Andrea del Garigliano FR 9 1505 24766
Conca della Campania CE 10 1239 26005
Tora e Piccilli CE 11 910 26915
Vallemaio FR 11 937 27852
Conca Casale IS 11 200 28052
Pignataro Interamna FR 12 2595 30647
Sesto Campano IS 12 2388 33035
Cassino FR 12 36142 69177
Venafro IS 13 11280 80457
Presenzano CE 13 1766 82223
Viticuso FR 13 353 82576
San Giorgio a Liri FR 14 3164 85740
Marzano Appio CE 14 2226 87966
Roccamonfina CE 14 3511 91477
Coreno Ausonio FR 15 1644 93121
Acquafondata FR 15 263 93384
Castelnuovo Parano FR 15 883 94267
Castelforte LT 15 4386 98653
Sant'Elia Fiumerapido FR 15 6166 104819
Pozzilli IS 16 2380 107199
Santi Cosma e Damiano LT 16 6897 114096
Vallerotonda FR 16 1581 115677
Ausonia FR 17 2619 118296
Caianello CE 17 1824 120120
Villa Santa Lucia FR 17 2632 122752
Piedimonte San Germano FR 18 6535 129287
Filignano IS 18 648 129935
Sessa Aurunca CE 19 21727 151662
Vairano Patenora CE 19 6594 158256
Capriati a Volturno CE 19 1541 159797
Ciorlano CE 19 426 160223

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
50 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
54 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
58 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
61 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
63 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
64 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
64 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
64 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
69 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
74 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
75 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
78 Km a W di Benevento (60091 abitanti)
78 Km a NW di Torre del Greco (86275 abitanti)
86 Km a E di Latina (125985 abitanti)
89 Km a NW di Scafati (50787 abitanti)
91 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
92 Km a NW di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0 1987-04-29
21:43:17
41.412 13.932 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 45959
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-04-29 21:43:17 ± 0.201
Latitudine 41.4120 ± 0.0168
Longitudine 13.9320 ± 0.0236
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 45959

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2715.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 118
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 19
Numero di fasi 19
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00194
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01708
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri della magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 45959
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:45:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MNS.Z. 1987-04-29T21:44:01.00 10.0 undecidable manual SN 316 1.3431 -0.37 0.6
--.RDP.Z. 1987-04-29T21:43:52.00 10.0 undecidable manual SG 291 0.9657 0.4 0.7
--.ASS.Z. 1987-04-29T21:43:51.50 10.0 undecidable manual PN 330 1.8981 1.03 0.6
--.MG9.Z. 1987-04-29T21:43:48.60 10.0 undecidable manual PN 135 1.7649 -0.06 1.3
--.SGO.Z. 1987-04-29T21:43:44.50 10.0 undecidable manual PN 128 1.3431 1.69 0.2
--.OVO.Z. 1987-04-29T21:43:43.70 10.0 undecidable manual SG 148 0.6771 1.39 0.2
--.MNS.Z. 1987-04-29T21:43:42.50 10.0 undecidable manual PN 316 1.3431 -0.34 1.4
--.AQU.Z. 1987-04-29T21:43:39.50 10.0 undecidable manual PG 337 1.0101 1.41 0.5
--.TR9.Z. 1987-04-29T21:43:38.50 10.0 undecidable manual PG 110 1.0323 0 1.8
--.RDP.Z. 1987-04-29T21:43:37.50 10.0 undecidable manual PG 291 0.9657 0.3 1.7
--.RMP.Z. 1987-04-29T21:43:37.00 10.0 undecidable manual PG 293 0.999 -0.75 1.2
--.CP9.Z. 1987-04-29T21:43:35.00 10.0 undecidable manual PG 301 0.8547 -0.09 1.9
--.SOR.Z. 1987-04-29T21:43:34.30 10.0 undecidable manual PG 159 0.8769 -1.27 0.6
--.OVO.Z. 1987-04-29T21:43:32.10 10.0 undecidable manual PG 148 0.6771 0.27 1.8
--.SD1.Z. 1987-04-29T21:43:28.50 10.0 undecidable manual SG 342 0.3108 -1.09 0.3
--.MSC.Z. 1987-04-29T21:43:25.90 10.0 undecidable manual SG 172 0.2109 -0.39 0.7
--.SGG.Z. 1987-04-29T21:43:24.40 10.0 undecidable manual PG 94 0.333 -0.67 1.4
--.SD1.Z. 1987-04-29T21:43:23.50 10.0 undecidable manual PG 342 0.3108 -1 1
--.MSC.Z. 1987-04-29T21:43:21.70 10.0 undecidable manual PG 172 0.2109 -0.88 1.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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