Terremoto di magnitudo Md 3.5 del 02-03-1987 ore 00:20:31 (Italia) in zona: 1 km SE Dugenta (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 3.5 è avvenuto nella zona: 1 km SE Dugenta (BN), il

  • 01-03-1987 23:20:31 (UTC)
  • 02-03-1987 00:20:31 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.1310, 14.4650 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Dugenta BN 1 2798 2798
Melizzano BN 5 1858 4656
Sant'Agata de' Goti BN 6 11216 15872
Castel Campagnano CE 6 1581 17453
Limatola BN 6 4073 21526
Frasso Telesino BN 6 2318 23844
Valle di Maddaloni CE 7 2742 26586
Durazzano BN 8 2230 28816
Amorosi BN 8 2797 31613
Moiano BN 9 4094 35707
Castel Morrone CE 9 3858 39565
Caiazzo CE 10 5595 45160
Ruviano CE 10 1655 46815
Puglianello BN 10 1349 48164
Solopaca BN 10 3820 51984
Cervino CE 11 5031 57015
Bucciano BN 11 2100 59115
Airola BN 11 8195 67310
Telese Terme BN 11 7486 74796
Santa Maria a Vico CE 11 14022 88818
Piana di Monte Verna CE 12 2390 91208
Arienzo CE 12 5365 96573
San Salvatore Telesino BN 12 3999 100572
Maddaloni CE 12 39166 139738
Caserta CE 13 76326 216064
Arpaia BN 13 1992 218056
Forchia BN 13 1235 219291
San Felice a Cancello CE 13 17568 236859
Castelvenere BN 14 2562 239421
Casagiove CE 14 13651 253072
San Nicola la Strada CE 14 22448 275520
Paolisi BN 14 2072 277592
Tocco Caudio BN 14 1508 279100
Bonea BN 14 1448 280548
San Marco Evangelista CE 14 6532 287080
Cautano BN 15 2044 289124
Campoli del Monte Taburno BN 15 1546 290670
Rotondi AV 15 3591 294261
Recale CE 16 7773 302034
Casapulla CE 16 8628 310662
Vitulano BN 16 2944 313606
San Prisco CE 16 12345 325951
Montesarchio BN 17 13500 339451
Alvignano CE 17 4824 344275
Faicchio BN 17 3634 347909
Capodrise CE 17 10094 358003
Castel di Sasso CE 17 1171 359174
Curti CE 17 7132 366306
Marcianise CE 17 39803 406109
Portico di Caserta CE 17 7802 413911
San Lorenzello BN 18 2227 416138
Macerata Campania CE 18 10609 426747
Foglianise BN 18 3385 430132
Cervinara AV 18 9658 439790
Santa Maria Capua Vetere CE 18 32802 472592
Guardia Sanframondi BN 18 5078 477670
Paupisi BN 18 1633 479303
Liberi CE 18 1153 480456
Cerreto Sannita BN 19 3940 484396
Gioia Sannitica CE 19 3638 488034
San Lorenzo Maggiore BN 19 2154 490188
Torrecuso BN 19 3407 493595
Pontelatone CE 19 1703 495298
Roccarainola NA 19 7082 502380
Cicciano NA 20 12906 515286
Castelpoto BN 20 1254 516540
Camposano NA 20 5333 521873

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
13 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
22 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
27 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
27 Km a W di Benevento (60091 abitanti)
28 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
29 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
32 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
35 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
35 Km a N di Portici (55274 abitanti)
37 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
37 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
37 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
39 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
43 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
44 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
48 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
52 Km a NW di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
56 Km a NW di Salerno (135261 abitanti)
73 Km a NW di Battipaglia (50786 abitanti)
97 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
98 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.5 1987-03-01
23:20:31
41.131 14.465 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 42289
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-03-01 23:20:31 ± 0.18
Latitudine 41.1310 ± 0.0129
Longitudine 14.4650 ± 0.0207
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 42289

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2249.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 89
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 30
Numero di fasi 30
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.9
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00235
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.05027
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 23
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 23
Parametri della magnitudo

Md:3.5

Campo Valore
Valore 3.5
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 42289
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:42:00
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FOI.Z. 1987-03-01T23:21:55.00 10.0 undecidable manual PN 348 5.5833 0.3 0.9
--.RBL.Z. 1987-03-01T23:21:53.00 10.0 undecidable manual PN 353 5.3391 1.68 0.3
--.CTI.Z. 1987-03-01T23:21:50.00 10.0 undecidable manual PN 338 5.3058 -0.95 0.6
--.BRT.Z. 1987-03-01T23:21:31.50 10.0 undecidable manual SN 96 2.0313 0.06 0.7
--.CRE.Z. 1987-03-01T23:21:22.00 10.0 undecidable manual PN 324 3.0969 1.47 0.5
--.LCI.Z. 1987-03-01T23:21:18.50 10.0 undecidable manual PN 104 2.8638 1.12 0.8
--.ARV.Z. 1987-03-01T23:21:15.00 10.0 undecidable manual PN 335 2.6196 1.11 0.9
--.GR9.Z. 1987-03-01T23:21:15.00 10.0 undecidable manual PN 146 2.7528 -0.8 1.1
--.MG9.Z. 1987-03-01T23:21:14.00 10.0 undecidable manual SN 139 1.2876 0.36 0.7
--.MS1.Z. 1987-03-01T23:21:12.50 10.0 undecidable manual SN 62 1.2432 -0.09 0.7
--.ASS.Z. 1987-03-01T23:21:11.00 10.0 undecidable manual PN 325 2.3421 0.78 1.2
--.TS9.Z. 1987-03-01T23:21:07.50 10.0 undecidable manual PN 135 2.0424 1.47 0.6
--.BRT.Z. 1987-03-01T23:21:07.00 10.0 undecidable manual PN 96 2.0313 1.07 1
--.ORI.Z. 1987-03-01T23:21:05.00 10.0 undecidable manual PN 125 1.8426 1.69 0.5
--.SGO.Z. 1987-03-01T23:21:01.50 10.0 undecidable manual SG 131 0.8547 0.07 1.1
--.BAI.Z. 1987-03-01T23:21:01.00 10.0 undecidable manual PN 89 1.8204 -1.88 0.4
--.SD1.Z. 1987-03-01T23:20:59.00 10.0 undecidable manual SG 319 0.7548 0.7 0.6
--.AQU.Z. 1987-03-01T23:20:58.50 10.0 undecidable manual PN 327 1.4541 0.58 1.6
--.RMP.Z. 1987-03-01T23:20:57.50 10.0 undecidable manual PN 297 1.4874 -0.8 1.4
--.MG9.Z. 1987-03-01T23:20:56.00 10.0 undecidable manual PN 139 1.2876 0.34 1.8
--.MS1.Z. 1987-03-01T23:20:54.00 10.0 undecidable manual PN 62 1.2432 -1.05 1.1
--.SOR.Z. 1987-03-01T23:20:52.40 10.0 undecidable manual SG 190 0.5439 0.56 0.6
--.SGO.Z. 1987-03-01T23:20:47.50 10.0 undecidable manual PG 131 0.8547 -1.1 2.1
--.SD1.Z. 1987-03-01T23:20:46.00 10.0 undecidable manual PG 319 0.7548 -0.8 1.4
--.OVO.Z. 1987-03-01T23:20:43.50 10.0 undecidable manual SG 189 0.3108 0.43 0.7
--.SOR.Z. 1987-03-01T23:20:41.90 10.0 undecidable manual PG 190 0.5439 -1.16 1
--.DUI.Z. 1987-03-01T23:20:41.50 10.0 undecidable manual PG 359 0.5217 -1.03 1.1
--.MSC.Z. 1987-03-01T23:20:39.10 10.0 undecidable manual PG 279 0.3663 -0.41 1.7
--.OVO.Z. 1987-03-01T23:20:37.90 10.0 undecidable manual PG 189 0.3108 -0.11 1.9
--.SGG.Z. 1987-03-01T23:20:35.70 10.0 undecidable manual PG 345 0.2553 -1.34 0.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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