Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 26-02-1987 ore 12:12:33 (Italia) in zona: 5 km N Carrara (MS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 5 km N Carrara (MS), il

  • 26-02-1987 11:12:33 (UTC)
  • 26-02-1987 12:12:33 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.1250, 10.0870 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Carrara MS 5 63133 63133
Fosdinovo MS 6 4883 68016
Ortonovo SP 6 8277 76293
Castelnuovo Magra SP 6 8415 84708
Sarzana SP 10 21976 106684
Massa MS 11 69479 176163
Minucciano LU 11 2102 178265
Casola in Lunigiana MS 11 988 179253
Ameglia SP 12 4365 183618
Fivizzano MS 13 7925 191543
Aulla MS 13 11263 202806
Montignoso MS 14 10323 213129
Santo Stefano di Magra SP 14 9360 222489
Arcola SP 14 10607 233096
Podenzana MS 15 2180 235276
Lerici SP 15 10228 245504
Vagli Sotto LU 16 939 246443
Licciana Nardi MS 16 4949 251392
Vezzano Ligure SP 16 7356 258748
Tresana MS 17 2044 260792
Bolano SP 17 7813 268605
Seravezza LU 18 13073 281678
Piazza al Serchio LU 18 2367 284045
Follo SP 18 6337 290382
Careggine LU 19 564 290946
Forte dei Marmi LU 19 7510 298456
Comano MS 20 714 299170

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
5 Km a N di Carrara (63133 abitanti)
11 Km a NW di Massa (69479 abitanti)
21 Km a E di La Spezia (93959 abitanti)
31 Km a NW di Viareggio (62467 abitanti)
46 Km a NW di Lucca (89046 abitanti)
52 Km a NW di Pisa (89158 abitanti)
66 Km a N di Livorno (159219 abitanti)
70 Km a W di Pistoia (90315 abitanti)
77 Km a SW di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
78 Km a S di Parma (192836 abitanti)
85 Km a W di Prato (191150 abitanti)
89 Km a SW di Modena (184973 abitanti)
97 Km a W di Scandicci (50609 abitanti)
97 Km a SW di Carpi (70699 abitanti)
97 Km a E di Genova (586655 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 1987-02-26
11:12:33
44.125 10.087 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 42079
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-02-26 11:12:33 ± 0.322
Latitudine 44.1250 ± 0.0456
Longitudine 10.0870 ± 0.0313
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 42079

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 5653.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 121
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 23
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 1.1
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00332
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02218
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 42079
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:41:49
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.LSD.Z. 1987-02-26T11:13:46.40 10.0 undecidable manual SN 304 2.4642 2.38 0.2
--.RSP.Z. 1987-02-26T11:13:40.10 10.0 undecidable manual SN 298 2.2533 1.07 0.5
--.IMP.Z. 1987-02-26T11:13:23.50 10.0 undecidable manual SN 263 1.5762 0.37 0.7
--.ROB.Z. 1987-02-26T11:13:23.60 10.0 undecidable manual SN 277 1.5873 0.34 0.7
--.FIN.Z. 1987-02-26T11:13:19.80 10.0 undecidable manual SN 274 1.3431 2.4 0.2
--.MF9.Z. 1987-02-26T11:13:18.00 10.0 undecidable manual SN 100 1.2987 1.68 0.4
--.LSD.Z. 1987-02-26T11:13:15.30 10.0 undecidable manual PN 304 2.4642 1.09 1.1
--.RSP.Z. 1987-02-26T11:13:13.80 10.0 undecidable manual PN 298 2.2533 2.48 0.4
--.CTI.Z. 1987-02-26T11:13:11.00 10.0 undecidable manual PN 29 2.2089 0.27 1.4
--.SOO.Z. 1987-02-26T11:13:07.40 10.0 undecidable manual PN 281 2.1645 -2.69 0.3
--.GEN.Z. 1987-02-26T11:13:04.90 10.0 undecidable manual SG 290 0.8769 0.54 0.7
--.CRE.Z. 1987-02-26T11:13:02.50 10.0 undecidable manual PN 110 1.4319 2.48 0.5
--.ROB.Z. 1987-02-26T11:13:02.10 10.0 undecidable manual PN 277 1.5873 -0.12 1.8
--.IMP.Z. 1987-02-26T11:12:59.50 10.0 undecidable manual PN 263 1.5762 -2.65 0.4
--.FIN.Z. 1987-02-26T11:12:58.20 10.0 undecidable manual PN 274 1.3431 -0.64 1.7
--.MF9.Z. 1987-02-26T11:12:58.50 10.0 undecidable manual PN 100 1.2987 0.29 1.9
--.CKI.Z. 1987-02-26T11:12:57.00 10.0 undecidable manual PN 283 1.3209 -1.54 1.1
--.PS9.Z. 1987-02-26T11:12:52.80 10.0 undecidable manual SG 142 0.4995 0.02 0.8
--.GEN.Z. 1987-02-26T11:12:51.40 10.0 undecidable manual PG 290 0.8769 0.09 1.9
--.CO9.Z. 1987-02-26T11:12:48.50 10.0 undecidable manual PG 325 0.777 -1.22 1.4
--.PS9.Z. 1987-02-26T11:12:46.00 10.0 undecidable manual PG 142 0.4995 1.38 1.3
--.BDI.Z. 1987-02-26T11:12:46.00 10.0 undecidable manual SG 99 0.3663 -1.89 0.5
--.BDI.Z. 1987-02-26T11:12:41.00 10.0 positive manual PG 99 0.3663 -0.8 3.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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