Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 02-07-2000 ore 00:55:37 (Italia) in zona: 1 km W Servigliano (FM)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 1 km W Servigliano (FM), il

  • 01-07-2000 22:55:37 (UTC)
  • 02-07-2000 00:55:37 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.0840, 13.4770 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Servigliano FM 1 2336 2336
Falerone FM 3 3337 5673
Monte Vidon Corrado FM 4 731 6404
Penna San Giovanni MC 5 1108 7512
Belmonte Piceno FM 5 646 8158
Monteleone di Fermo FM 6 395 8553
Montappone FM 6 1682 10235
Monte San Martino MC 7 765 11000
Monsampietro Morico FM 7 659 11659
Sant'Angelo in Pontano MC 7 1436 13095
Santa Vittoria in Matenano FM 7 1330 14425
Montegiorgio FM 7 6851 21276
Massa Fermana FM 8 963 22239
Montelparo FM 9 778 23017
Smerillo FM 9 365 23382
Montottone FM 9 979 24361
Loro Piceno MC 10 2401 26762
Monte Rinaldo FM 11 379 27141
Grottazzolina FM 11 3398 30539
Montefalcone Appennino FM 11 424 30963
Magliano di Tenna FM 11 1452 32415
Ripe San Ginesio MC 11 852 33267
Gualdo MC 11 815 34082
Mogliano MC 12 4696 38778
Ortezzano FM 12 774 39552
Monte Giberto FM 13 801 40353
Rapagnano FM 13 2145 42498
Francavilla d'Ete FM 13 964 43462
Monte Vidon Combatte FM 13 433 43895
San Ginesio MC 13 3498 47393
Colmurano MC 13 1263 48656
Force AP 13 1354 50010
Petritoli FM 15 2335 52345
Monte San Pietrangeli FM 15 2458 54803
Comunanza AP 15 3166 57969
Amandola FM 15 3629 61598
Urbisaglia MC 15 2628 64226
Ponzano di Fermo FM 15 1674 65900
Montalto delle Marche AP 15 2122 68022
Sarnano MC 15 3264 71286
Petriolo MC 15 1998 73284
Montedinove AP 15 488 73772
Torre San Patrizio FM 16 2048 75820
Rotella AP 16 906 76726
Carassai AP 18 1100 77826
Camporotondo di Fiastrone MC 18 563 78389
Cessapalombo MC 18 512 78901
Corridonia MC 19 15430 94331
Montefortino FM 19 1178 95509
Monte San Giusto MC 20 8191 103700
Monterubbiano FM 20 2230 105930
Castignano AP 20 2796 108726

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
51 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
59 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
64 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
82 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
84 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
88 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
89 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
91 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
92 Km a SE di Fano (60888 abitanti)
99 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 2000-07-01
22:55:37
43.084 13.477 5 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 398129
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-07-01 22:55:37 ± 0.362
Latitudine 43.0840 ± 0.0081
Longitudine 13.4770 ± 0.0236
Profondità (km) 5 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 398129

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2116.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 209
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00324
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01473
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 398129
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:14:24
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MNS.Z. 2000-07-01T22:56:09.62 10.0 undecidable manual SG 219 0.9102 0.31 0.5
--.CSNT.Z. 2000-07-01T22:56:07.42 10.0 undecidable manual PN 284 1.6317 0.93 0.1
--.FB9.Z. 2000-07-01T22:56:05.64 10.0 undecidable manual SG 320 0.7881 0.15 0.6
--.AQU.Z. 2000-07-01T22:56:03.40 10.0 undecidable manual SG 184 0.7326 -0.52 0.3
--.SDI.Z. 2000-07-01T22:56:03.85 10.0 undecidable manual PN 169 1.3875 0.66 0.4
--.ASS.Z. 2000-07-01T22:55:59.60 10.0 undecidable manual SG 267 0.5883 0.2 0.6
--.ARV.Z. 2000-07-01T22:55:57.77 10.0 undecidable manual SG 316 0.5661 -0.51 0.4
--.MNS.Z. 2000-07-01T22:55:55.10 10.0 undecidable manual PG 219 0.9102 -0.7 0.5
--.SNTG.Z. 2000-07-01T22:55:53.34 10.0 undecidable manual SG 293 0.4218 -0.31 0.5
--.FB9.Z. 2000-07-01T22:55:53.32 10.0 undecidable manual PG 320 0.7881 -0.19 1.4
--.AQU.Z. 2000-07-01T22:55:51.60 10.0 undecidable manual PG 184 0.7326 -0.79 0.4
--.NRCA.Z. 2000-07-01T22:55:51.27 10.0 undecidable manual SG 226 0.3552 -0.05 0.6
--.ARV.Z. 2000-07-01T22:55:49.34 10.0 positive manual PG 316 0.5661 0 3.2
--.ASS.Z. 2000-07-01T22:55:49.73 10.0 undecidable manual PG 267 0.5883 -0.27 1.4
--.SNTG.Z. 2000-07-01T22:55:46.56 10.0 positive manual PG 293 0.4218 -0.11 3.1
--.NRCA.Z. 2000-07-01T22:55:45.74 10.0 negative manual PG 226 0.3552 0.41 2.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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