Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 31-03-1999 ore 09:16:42 (Italia) in zona: 1 km W Cossignano (AP)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 1 km W Cossignano (AP), il

  • 31-03-1999 07:16:42 (UTC)
  • 31-03-1999 09:16:42 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.9860, 13.6820 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Cossignano AP 1 978 978
Carassai AP 5 1100 2078
Offida AP 6 5058 7136
Montalto delle Marche AP 6 2122 9258
Ripatransone AP 7 4309 13567
Castignano AP 7 2796 16363
Montedinove AP 8 488 16851
Ortezzano FM 8 774 17625
Monte Vidon Combatte FM 8 433 18058
Petritoli FM 9 2335 20393
Montefiore dell'Aso AP 9 2123 22516
Monte Rinaldo FM 10 379 22895
Appignano del Tronto AP 10 1785 24680
Rotella AP 10 906 25586
Castorano AP 10 2380 27966
Monterubbiano FM 12 2230 30196
Montottone FM 12 979 31175
Acquaviva Picena AP 12 3831 35006
Moresco FM 12 598 35604
Massignano AP 12 1638 37242
Montelparo FM 12 778 38020
Monte Giberto FM 13 801 38821
Spinetoli AP 13 7215 46036
Ponzano di Fermo FM 13 1674 47710
Colli del Tronto AP 13 3668 51378
Castel di Lama AP 13 8634 60012
Monsampolo del Tronto AP 13 4611 64623
Monsampietro Morico FM 14 659 65282
Monteleone di Fermo FM 14 395 65677
Monteprandone AP 15 12655 78332
Cupra Marittima AP 15 5398 83730
Campofilone FM 15 1916 85646
Grottammare AP 15 16006 101652
Grottazzolina FM 15 3398 105050
Santa Vittoria in Matenano FM 16 1330 106380
Lapedona FM 16 1166 107546
Force AP 16 1354 108900
Altidona FM 16 3390 112290
Belmonte Piceno FM 17 646 112936
Ascoli Piceno AP 17 49407 162343
San Benedetto del Tronto AP 17 47303 209646
Maltignano AP 17 2401 212047
Ancarano TE 17 1857 213904
Montefalcone Appennino FM 18 424 214328
Sant'Egidio alla Vibrata TE 18 9811 224139
Pedaso FM 18 2800 226939
Controguerra TE 18 2436 229375
Folignano AP 19 9241 238616
Servigliano FM 19 2336 240952
Magliano di Tenna FM 19 1452 242404
Venarotta AP 19 2066 244470
Smerillo FM 19 365 244835
Torano Nuovo TE 20 1611 246446
Colonnella TE 20 3734 250180
Fermo FM 20 37655 287835
Montegiorgio FM 20 6851 294686

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
36 Km a N di Teramo (54892 abitanti)
65 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
72 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
72 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
74 Km a NE di L'Aquila (69753 abitanti)
80 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
81 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
97 Km a E di Terni (111501 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.3
1999-03-31
07:16:42
42.986 13.682 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 362019
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1999-03-31 07:16:42 ± 0.308
Latitudine 42.9860 ± 0.0156
Longitudine 13.6820 ± 0.0285
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 362019

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2894.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 169
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00397
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03295
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 9
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 362019
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:39:32

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 362019
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FVI.Z. 1999-03-31T07:17:39.49 10.0 undecidable manual PN 349 3.6519 -0.08 0.8
--.SDI.Z. 1999-03-31T07:17:26.32 10.0 undecidable manual SN 175 1.2765 1.6 0
--.FB9.Z. 1999-03-31T07:17:19.60 10.0 undecidable manual SG! 316 0.9657 3.3 0
--.MNS.Z. 1999-03-31T07:17:18.40 10.0 undecidable manual SG! 230 0.9435 2.59 0
--.PQ9.Z. 1999-03-31T07:17:17.83 10.0 undecidable manual SG 191 0.9768 0.88 0.2
--.PGD.Z. 1999-03-31T07:17:14.84 10.0 undecidable manual PN! 302 1.6761 2.51 0
--.SFI.Z. 1999-03-31T07:17:14.90 10.0 undecidable manual PN! 304 1.6095 2.6 0
--.ASS.Z. 1999-03-31T07:17:11.90 10.0 undecidable manual SG 275 0.7548 1.48 0
--.PLI2.Z. 1999-03-31T07:17:09.97 10.0 undecidable manual PN 168 1.4763 0.36 1.2
--.CRVI.Z. 1999-03-31T07:17:07.72 10.0 undecidable manual PN 159 1.3431 -0.01 1.6
--.SDI.Z. 1999-03-31T07:17:06.60 10.0 undecidable manual PN 175 1.2765 -0.26 1.5
--.AQU.Z. 1999-03-31T07:17:06.93 10.0 undecidable manual SG 197 0.6549 0.28 0.6
--.SNTG.Z. 1999-03-31T07:17:05.59 10.0 undecidable manual SG 296 0.5994 0.86 0.2
--.FB9.Z. 1999-03-31T07:17:02.30 10.0 undecidable manual PG 316 0.9657 0.3 1.5
--.PQ9.Z. 1999-03-31T07:17:02.71 10.0 undecidable manual PG 191 0.9768 0.34 1.5
--.MNS.Z. 1999-03-31T07:17:00.29 10.0 undecidable manual PG 230 0.9435 -1.43 0.1
--.NRCA.Z. 1999-03-31T07:16:59.93 10.0 undecidable manual SG 249 0.444 0.36 0.6
--.ASS.Z. 1999-03-31T07:16:57.72 10.0 undecidable manual PG 275 0.7548 -0.41 1.4
--.SNTG.Z. 1999-03-31T07:16:55.34 10.0 negative manual PG 296 0.5994 0.03 3.4
--.AQU.Z. 1999-03-31T07:16:55.93 10.0 undecidable manual PG 197 0.6549 -0.49 1.2
--.NRCA.Z. 1999-03-31T07:16:52.60 10.0 negative manual PG 249 0.444 -0.28 3.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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