Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 25-10-1986 ore 15:35:21 (Italia) in zona: 2 km SW Monterosso Calabro (VV)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 2 km SW Monterosso Calabro (VV), il

  • 25-10-1986 14:35:21 (UTC)
  • 25-10-1986 15:35:21 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.7080, 16.2740 ad una profondità di 114 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Monterosso Calabro VV 2 1729 1729
Capistrano VV 2 1042 2771
Filogaso VV 5 1417 4188
San Nicola da Crissa VV 5 1335 5523
Polia VV 6 1023 6546
Maierato VV 7 2188 8734
Vallelonga VV 7 706 9440
Francavilla Angitola VV 8 1939 11379
Vazzano VV 9 1067 12446
Filadelfia VV 9 5384 17830
Pizzoni VV 10 1143 18973
Pizzo VV 10 9278 28251
Torre di Ruggiero CZ 11 1033 29284
Sant'Onofrio VV 11 3067 32351
San Vito sullo Ionio CZ 12 1811 34162
Cenadi CZ 12 563 34725
Simbario VV 12 966 35691
Cardinale CZ 12 2188 37879
Chiaravalle Centrale CZ 13 5759 43638
Spadola VV 13 825 44463
Soriano Calabro VV 13 2421 46884
Olivadi CZ 13 529 47413
Stefanaconi VV 13 2494 49907
Brognaturo VV 13 735 50642
Sorianello VV 13 1176 51818
Centrache CZ 14 401 52219
Curinga CZ 14 6779 58998
Gerocarne VV 14 2248 61246
Argusto CZ 14 522 61768
Vibo Valentia VV 15 33941 95709
Serra San Bruno VV 16 6734 102443
Palermiti CZ 16 1213 103656
San Gregorio d'Ippona VV 17 2527 106183
San Pietro a Maida CZ 17 4200 110383
Arena VV 17 1456 111839
Gagliato CZ 17 505 112344
Dasà VV 17 1208 113552
Petrizzi CZ 17 1131 114683
Francica VV 18 1651 116334
Amaroni CZ 18 1855 118189
Jacurso CZ 18 624 118813
Acquaro VV 18 2484 121297
Vallefiorita CZ 18 1771 123068
Girifalco CZ 18 5945 129013
Maida CZ 19 4566 133579
Satriano CZ 19 3448 137027
Cortale CZ 19 2117 139144
San Costantino Calabro VV 19 2239 141383
Montepaone CZ 20 5282 146665
Davoli CZ 20 5607 152272

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
30 Km a S di Lamezia Terme (70714 abitanti)
36 Km a SW di Catanzaro (90612 abitanti)
65 Km a S di Cosenza (67546 abitanti)
85 Km a NE di Messina (238439 abitanti)
85 Km a SW di Crotone (62178 abitanti)
86 Km a NE di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1986-10-25
14:35:21
38.708 16.274 114 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 36309
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-10-25 14:35:21 ± 1.309
Latitudine 38.7080 ± 0.0397
Longitudine 16.2740 ± 0.1510
Profondità (km) 114 ± 13 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 36309

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 13827.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 189
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 9
Numero di fasi 9
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00591
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01789
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 36309
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:36:31
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGO.Z. 1986-10-25T14:36:19.00 10.0 undecidable manual S 338 1.9869 0 0.7
--.MG9.Z. 1986-10-25T14:36:08.00 10.0 undecidable manual S 338 1.5318 -1.19 0.3
--.AT9.Z. 1986-10-25T14:35:58.00 10.0 undecidable manual S 229 0.8325 1.82 0.1
--.SGO.Z. 1986-10-25T14:35:55.00 10.0 undecidable manual P 338 1.9869 0.4 1.5
--.SO9.Z. 1986-10-25T14:35:53.00 10.0 undecidable manual S 195 0.6549 -0.46 0.8
--.ORI.Z. 1986-10-25T14:35:48.00 10.0 undecidable manual P 5 1.3431 1.23 0.8
--.MG9.Z. 1986-10-25T14:35:48.00 10.0 undecidable manual P 338 1.5318 -0.93 1.2
--.AT9.Z. 1986-10-25T14:35:41.50 10.0 undecidable manual P 229 0.8325 0.08 2.2
--.SO9.Z. 1986-10-25T14:35:39.00 10.0 undecidable manual P 195 0.6549 -0.85 1.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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