Terremoto di magnitudo Md 3.3 del 05-01-1999 ore 04:22:15 (Italia) in zona: 4 km NW Tremosine sul Garda (BS)

Un terremoto di magnitudo Md 3.3 è avvenuto nella zona: 4 km NW Tremosine sul Garda (BS), il

  • 05-01-1999 03:22:15 (UTC)
  • 05-01-1999 04:22:15 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.7980, 10.7380 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Tremosine sul Garda BS 4 2100 2100
Limone sul Garda BS 5 1181 3281
Tignale BS 7 1256 4537
Malcesine VR 7 3736 8273
Magasa BS 10 142 8415
Brenzone sul Garda VR 10 2474 10889
Ledro TN 10 5395 16284
Valvestino BS 12 184 16468
Riva del Garda TN 13 16926 33394
Gargnano BS 13 2934 36328
Nago-Torbole TN 14 2867 39195
Storo TN 14 4682 43877
Bondone TN 14 670 44547
Borgo Chiese TN 15 2029 46576
Tenno TN 15 2069 48645
Capovalle BS 16 369 49014
Ferrara di Monte Baldo VR 16 226 49240
Castel Condino TN 17 229 49469
Brentonico TN 17 4015 53484
Avio TN 17 4133 57617
Pieve di Bono-Prezzo TN 18 1474 59091
San Zeno di Montagna VR 18 1355 60446
Arco TN 18 17526 77972
Valdaone TN 19 1205 79177
Anfo BS 19 486 79663
Ronzo-Chienis TN 20 976 80639
Mori TN 20 9678 90317
Brentino Belluno VR 20 1395 91712
Toscolano-Maderno BS 20 7990 99702

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
42 Km a SW di Trento (117317 abitanti)
45 Km a NW di Verona (258765 abitanti)
49 Km a NE di Brescia (196480 abitanti)
69 Km a W di Vicenza (112953 abitanti)
84 Km a E di Bergamo (119381 abitanti)
92 Km a SW di Bolzano (106441 abitanti)
92 Km a NE di Cremona (71901 abitanti)
99 Km a W di Padova (210401 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.3
ML-VAX 2.4
1999-01-05
03:22:15
45.798 10.738 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 357309
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1999-01-05 03:22:15 ± 0.21
Latitudine 45.7980 ± 0.0154
Longitudine 10.7380 ± 0.0259
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 357309

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2643.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 80
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 22
Numero di fasi 22
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00210
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02121
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 17
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 17
Parametri delle magnitudo

Md:3.3

Campo Valore
Valore 3.3
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 357309
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:34:56

ML:2.4

Campo Valore
Valore 2.4
Incertezza
Num. stazioni usate 14
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 357309
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.GU9.Z. 1999-01-05T03:23:01.91 10.0 undecidable manual SN 184 1.443 0.41 0.6
--.BOB.Z. 1999-01-05T03:23:01.12 10.0 undecidable manual SN 221 1.3653 1.47 0.2
--.CRE.Z. 1999-01-05T03:22:54.34 10.0 undecidable manual PN 157 2.331 0.2 1.2
--.CSNT.Z. 1999-01-05T03:22:53.33 10.0 undecidable manual PN 170 2.3532 -1.03 0.8
--.CKI.Z. 1999-01-05T03:22:52.84 10.0 undecidable manual PN 232 2.2089 0.44 1.2
--.PII.Z. 1999-01-05T03:22:50.45 10.0 undecidable manual PN 184 2.0757 -0.12 1.4
--.MCGN.Z. 1999-01-05T03:22:50.90 10.0 undecidable manual PN 275 1.9092 1.74 0.3
--.SFI.Z. 1999-01-05T03:22:49.51 10.0 undecidable manual PN 156 2.0424 -0.63 1.2
--.ORO.Z. 1999-01-05T03:22:48.52 10.0 undecidable manual PN 265 1.9203 0.02 1.4
--.BS9.Z. 1999-01-05T03:22:47.31 10.0 undecidable manual PN 147 1.776 0.82 1
--.GE9.Z. 1999-01-05T03:22:46.45 10.0 undecidable manual PN 72 1.7205 0.66 1.2
--.FVI.Z. 1999-01-05T03:22:45.84 10.0 undecidable manual PN 59 1.6206 1.59 0.4
--.ZC9.Z. 1999-01-05T03:22:42.91 10.0 undecidable manual PN 173 1.443 0.94 1
--.GU9.Z. 1999-01-05T03:22:42.32 10.0 undecidable manual PN 184 1.443 0.41 1.5
--.EB9.Z. 1999-01-05T03:22:41.36 10.0 undecidable manual PN 189 1.3875 0.18 1.6
--.BR9.Z. 1999-01-05T03:22:41.24 10.0 undecidable manual SG 339 0.7215 0.01 0.7
--.BOB.Z. 1999-01-05T03:22:40.93 10.0 undecidable manual PN 221 1.3653 0.08 1.7
--.CTI.Z. 1999-01-05T03:22:39.68 10.0 undecidable manual SG 68 0.6771 -0.22 0.7
--.BR9.Z. 1999-01-05T03:22:29.77 10.0 undecidable manual PG 339 0.7215 -0.44 1.5
--.CTI.Z. 1999-01-05T03:22:28.30 10.0 positive manual PG 68 0.6771 -1.41 1.2
--.SAL.Z. 1999-01-05T03:22:23.72 10.0 undecidable manual SG 217 0.2331 -0.89 0.5
--.SAL.Z. 1999-01-05T03:22:19.50 10.0 positive manual PG 217 0.2331 -1.57 1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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