Terremoto di magnitudo Md 3.4 del 19-08-1998 ore 08:13:17 (UTC) in zona: 3 km NE Vallepietra (RM)

Un terremoto di magnitudo Md 3.4 è avvenuto nella zona: 3 km NE Vallepietra (RM), il

  • 19-08-1998 08:13:17 (UTC)
  • 19-08-1998 10:13:17 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.9430, 13.2670 ad una profondità di 0 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Vallepietra RM 3 283 283
Cappadocia AQ 7 528 811
Filettino FR 8 565 1376
Castellafiume AQ 8 1106 2482
Trevi nel Lazio FR 9 1822 4304
Jenne RM 10 366 4670
Capistrello AQ 11 5252 9922
Canistro AQ 12 995 10917
Civitella Roveto AQ 14 3268 14185
Subiaco RM 14 9074 23259
Tagliacozzo AQ 14 6889 30148
Arcinazzo Romano RM 14 1348 31496
Scurcola Marsicana AQ 15 2824 34320
Affile RM 15 1548 35868
Camerata Nuova RM 16 447 36315
Fiuggi FR 16 10536 46851
Piglio FR 16 4666 51517
Guarcino FR 16 1623 53140
Avezzano AQ 17 42515 95655
Luco dei Marsi AQ 17 6079 101734
Torre Cajetani FR 17 1376 103110
Cervara di Roma RM 17 455 103565
Morino AQ 18 1448 105013
Serrone FR 18 3099 108112
Civita d'Antino AQ 18 979 109091
Roiate RM 18 737 109828
Acuto FR 18 1920 111748
Trivigliano FR 19 1705 113453
Sante Marie AQ 19 1166 114619
Magliano de' Marsi AQ 19 3690 118309
Pereto AQ 19 682 118991
Rocca di Botte AQ 19 856 119847
Canterano RM 19 351 120198
Vico nel Lazio FR 19 2234 122432
Agosta RM 20 1765 124197

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
39 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
45 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
47 Km a S di L'Aquila (69753 abitanti)
50 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
61 Km a NE di Latina (125985 abitanti)
64 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
65 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
70 Km a E di Pomezia (62966 abitanti)
76 Km a NE di Anzio (54211 abitanti)
86 Km a SE di Terni (111501 abitanti)
87 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
87 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
88 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
97 Km a SW di Montesilvano (53738 abitanti)
97 Km a SW di Pescara (121014 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.4
ML-VAX 2.5
1998-08-19
08:13:17
41.943 13.267 0 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 348929
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1998-08-19 08:13:17 ± 0.346
Latitudine 41.9430 ± 0.0146
Longitudine 13.2670 ± 0.0173
Profondità (km) 0 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 348929

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2168.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 106
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 29
Numero di fasi 29
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00380
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02242
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 20
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 20
Parametri delle magnitudo

Md:3.4

Campo Valore
Valore 3.4
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 348929
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:26:50

ML:2.5

Campo Valore
Valore 2.5
Incertezza
Num. stazioni usate 9
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 348929
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FB9.Z. 1998-08-19T08:14:12.61 10.0 undecidable manual SN 348 1.776 -0.59 0.5
--.SNTG.Z. 1998-08-19T08:14:01.58 10.0 undecidable manual SN 349 1.332 -0.88 0.5
--.MGR.Z. 1998-08-19T08:13:59.75 10.0 undecidable manual PN 135 2.4864 0.27 1.3
--.ASS.Z. 1998-08-19T08:13:58.79 10.0 undecidable manual SN 338 1.1988 -0.68 0.6
--.SFI.Z. 1998-08-19T08:13:57.22 10.0 undecidable manual PN 332 2.2089 1.55 0.4
--.MU9.Z. 1998-08-19T08:13:54.71 10.0 undecidable manual PN 124 2.0424 1.45 0.5
--.CRE.Z. 1998-08-19T08:13:53.50 10.0 undecidable manual PN 330 1.9314 1.29 0.7
--.FG3.Z. 1998-08-19T08:13:53.90 10.0 undecidable manual PN 95 2.0091 0.26 1.4
--.SGO.Z. 1998-08-19T08:13:53.20 10.0 undecidable manual PN 131 2.0535 -0.36 1.3
--.NRCA.Z. 1998-08-19T08:13:51.15 10.0 undecidable manual SG 352 0.888 0.94 0.5
--.FB9.Z. 1998-08-19T08:13:50.61 10.0 undecidable manual PN 348 1.776 0.89 1.1
--.ARV.Z. 1998-08-19T08:13:48.42 10.0 undecidable manual PN 351 1.5651 1.61 0.5
--.RFI.Z. 1998-08-19T08:13:47.79 10.0 undecidable manual SG 139 0.8325 -0.47 0.7
--.SNTG.Z. 1998-08-19T08:13:44.70 10.0 undecidable manual PN 349 1.332 1.18 0.9
--.VTB1.Z. 1998-08-19T08:13:43.34 10.0 undecidable manual PN 126 1.2654 0.68 1.6
--.SMB1.Z. 1998-08-19T08:13:42.45 10.0 undecidable manual PN 116 1.2099 0.56 1.7
--.MNS.Z. 1998-08-19T08:13:41.64 10.0 undecidable manual SG 315 0.6105 0.36 0.8
--.ASS.Z. 1998-08-19T08:13:41.20 10.0 undecidable manual PN 338 1.1988 -0.77 1.4
--.MAB1.Z. 1998-08-19T08:13:40.16 10.0 undecidable manual PN 126 1.1433 -0.77 1.4
--.RFI.Z. 1998-08-19T08:13:35.61 10.0 undecidable manual PG 139 0.8325 0.29 1.9
--.SDI.Z. 1998-08-19T08:13:34.95 10.0 undecidable manual SG 119 0.4551 -0.69 0.6
--.RMP.Z. 1998-08-19T08:13:34.14 10.0 undecidable manual SG 252 0.4329 -0.45 0.7
--.NRCA.Z. 1998-08-19T08:13:34.47 10.0 undecidable manual PG 352 0.888 -1.97 0.3
--.RDP.Z. 1998-08-19T08:13:34.39 10.0 undecidable manual SG 246 0.444 -0.54 0.7
--.MNS.Z. 1998-08-19T08:13:29.77 10.0 undecidable manual PG 315 0.6105 -1.52 0.6
--.RMP.Z. 1998-08-19T08:13:27.39 10.0 undecidable manual PG 252 0.4329 -0.03 2
--.RDP.Z. 1998-08-19T08:13:27.76 10.0 undecidable manual PG 246 0.444 0.14 2
--.AQU.Z. 1998-08-19T08:13:26.25 10.0 undecidable manual PG 13 0.4218 -0.79 1.4
--.SDI.Z. 1998-08-19T08:13:26.89 10.0 undecidable manual PG 119 0.4551 -1.14 1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download