Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 03-09-1986 ore 10:42:05 (UTC) in zona: 3 km NE Tizzano Val Parma (PR)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km NE Tizzano Val Parma (PR), il

  • 03-09-1986 10:42:05 (UTC)
  • 03-09-1986 12:42:05 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.5510, 10.2150 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Tizzano Val Parma PR 4 2077 2077
Langhirano PR 8 10315 12392
Neviano degli Arduini PR 9 3649 16041
Calestano PR 9 2100 18141
Terenzo PR 12 1196 19337
Vetto RE 12 1860 21197
Lesignano de' Bagni PR 13 5028 26225
Palanzano PR 13 1142 27367
Corniglio PR 13 1936 29303
Canossa RE 16 3844 33147
Felino PR 16 8790 41937
Traversetolo PR 17 9425 51362
Monchio delle Corti PR 17 933 52295
Fornovo di Taro PR 18 6100 58395
Sala Baganza PR 18 5561 63956
Berceto PR 18 2109 66065
San Polo d'Enza RE 19 6083 72148
Castelnovo ne' Monti RE 20 10465 82613
Solignano PR 20 1773 84386

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
29 Km a SW di Parma (192836 abitanti)
37 Km a W di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
53 Km a N di Carrara (63133 abitanti)
57 Km a W di Modena (184973 abitanti)
57 Km a N di Massa (69479 abitanti)
58 Km a NE di La Spezia (93959 abitanti)
59 Km a W di Carpi (70699 abitanti)
67 Km a S di Cremona (71901 abitanti)
69 Km a SE di Piacenza (102191 abitanti)
76 Km a N di Viareggio (62467 abitanti)
82 Km a N di Lucca (89046 abitanti)
89 Km a NW di Pistoia (90315 abitanti)
90 Km a W di Bologna (386663 abitanti)
94 Km a N di Pisa (89158 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
M 2.7
1986-09-03
10:42:05
44.551 10.215 8 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 33539
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-09-03 10:42:05 ± 0.342
Latitudine 44.5510 ± 0.0130
Longitudine 10.2150 ± 0.0173
Profondità (km) 8 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 33539

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1991.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 92
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 34
Numero di fasi 34
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00259
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02679
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 18
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 18
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 33539
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:34:12

M:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo M
Localizzazione di riferimento 33539
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 09:48:29
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.LRG.Z. 1986-09-03T10:43:28.20 10.0 undecidable manual SN 249 2.9748 0.45 0.5
--.LMR.Z. 1986-09-03T10:43:25.40 10.0 undecidable manual SN 246 2.9193 -1.19 0.2
--.FRF.Z. 1986-09-03T10:43:21.40 10.0 undecidable manual SN 249 2.7417 -0.83 0.3
--.SBF.Z. 1986-09-03T10:43:07.60 10.0 undecidable manual SN 251 2.0979 0.61 0.5
--.IMP.Z. 1986-09-03T10:42:58.00 10.0 undecidable manual SN 249 1.7649 -1.21 0.2
--.ROB.Z. 1986-09-03T10:42:58.00 10.0 undecidable manual SN 262 1.6761 0.91 0.4
--.CRE.Z. 1986-09-03T10:42:55.50 10.0 undecidable manual SN 125 1.5429 1.62 0.1
--.LRG.Z. 1986-09-03T10:42:53.20 10.0 undecidable manual PN 249 2.9748 0.04 1.3
--.LMR.Z. 1986-09-03T10:42:52.00 10.0 undecidable manual PN 246 2.9193 -0.49 1.1
--.DDS.Z. 1986-09-03T10:42:52.60 10.0 undecidable manual SN 26 1.4874 0.15 0.8
--.RNI.Z. 1986-09-03T10:42:51.30 10.0 undecidable manual SN 11 1.4541 -0.36 0.7
--.FIN.Z. 1986-09-03T10:42:50.10 10.0 undecidable manual SN 256 1.4652 -1.84 0
--.FRF.Z. 1986-09-03T10:42:50.00 10.0 undecidable manual PN 249 2.7417 0.03 1.4
--.MDI.Z. 1986-09-03T10:42:49.00 10.0 undecidable manual SN 343 1.2654 1.75 0.1
--.SAL.Z. 1986-09-03T10:42:42.80 10.0 undecidable manual SN 11 1.0656 0.25 0.7
--.SBF.Z. 1986-09-03T10:42:41.90 10.0 undecidable manual PN 251 2.0979 0.72 1.1
--.ROB.Z. 1986-09-03T10:42:37.20 10.0 undecidable manual PN 262 1.6761 1.75 0.1
--.CTI.Z. 1986-09-03T10:42:37.00 10.0 undecidable manual PN 33 1.7982 -0.03 1.8
--.IMP.Z. 1986-09-03T10:42:36.20 10.0 undecidable manual PN 249 1.7649 -0.48 1.5
--.CRE.Z. 1986-09-03T10:42:34.50 10.0 undecidable manual PN 125 1.5429 0.9 1
--.PS9.Z. 1986-09-03T10:42:34.50 10.0 undecidable manual SG 164 0.8547 -1.22 0.2
--.DDS.Z. 1986-09-03T10:42:32.40 10.0 undecidable manual PN 26 1.4874 -0.38 1.7
--.FIN.Z. 1986-09-03T10:42:31.80 10.0 undecidable manual PN 256 1.4652 -0.68 1.3
--.RNI.Z. 1986-09-03T10:42:31.90 10.0 undecidable manual PN 11 1.4541 -0.42 1.7
--.CKI.Z. 1986-09-03T10:42:31.50 10.0 undecidable manual PN 264 1.3875 0.21 1.9
--.MDI.Z. 1986-09-03T10:42:30.00 10.0 undecidable manual PN 343 1.2654 0.23 1.9
--.CO9.Z. 1986-09-03T10:42:27.50 10.0 undecidable manual SG 291 0.5883 0.49 0.6
--.BDI.Z. 1986-09-03T10:42:26.50 10.0 undecidable manual SG 150 0.555 0.37 0.7
--.SAL.Z. 1986-09-03T10:42:25.50 10.0 undecidable manual PN 11 1.0656 -1.56 0.2
--.PS9.Z. 1986-09-03T10:42:23.00 10.0 undecidable manual PG 164 0.8547 -0.12 1.9
--.CO9.Z. 1986-09-03T10:42:18.50 10.0 undecidable manual PG 291 0.5883 0.41 1.7
--.BVT.Z. 1986-09-03T10:42:18.30 10.0 undecidable manual SG 254 0.2886 0.71 0.8
--.BDI.Z. 1986-09-03T10:42:17.50 10.0 undecidable manual PG 150 0.555 -0.08 1.9
--.BVT.Z. 1986-09-03T10:42:12.40 10.0 undecidable manual PG 254 0.2886 -0.25 3.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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