Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 23-03-1998 ore 00:06:17 (Italia) in zona: 3 km SW Sepino (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 3 km SW Sepino (CB), il

  • 22-03-1998 23:06:17 (UTC)
  • 23-03-1998 00:06:17 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.3880, 14.6030 ad una profondità di 6 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sepino CB 3 1964 1964
Sassinoro BN 5 618 2582
Pietraroja BN 6 545 3127
Morcone BN 7 4932 8059
Guardiaregia CB 7 801 8860
San Giuliano del Sannio CB 8 1029 9889
Cusano Mutri BN 10 4091 13980
Cercepiccola CB 10 681 14661
Campochiaro CB 11 646 15307
Santa Croce del Sannio BN 11 927 16234
Vinchiaturo CB 12 3324 19558
San Polo Matese CB 12 470 20028
Cerreto Sannita BN 12 3940 23968
Cercemaggiore CB 13 3777 27745
Pontelandolfo BN 13 2167 29912
San Lorenzello BN 13 2227 32139
San Lupo BN 14 801 32940
Guardia Sanframondi BN 15 5078 38018
Bojano CB 15 8058 46076
Colle d'Anchise CB 15 807 46883
San Lorenzo Maggiore BN 15 2154 49037
Mirabello Sannitico CB 15 2180 51217
Campolattaro BN 15 1072 52289
Faicchio BN 16 3634 55923
Baranello CB 16 2673 58596
Casalduni BN 16 1378 59974
Gioia Sannitica CE 16 3638 63612
Ferrazzano CB 17 3344 66956
Castelpagano BN 17 1483 68439
Circello BN 18 2388 70827
Castelvenere BN 18 2562 73389
Gildone CB 18 809 74198
San Potito Sannitico CE 18 1925 76123
Castello del Matese CE 19 1494 77617
Busso CB 19 1273 78890
San Salvatore Telesino BN 19 3999 82889
San Gregorio Matese CE 19 988 83877
Piedimonte Matese CE 19 11297 95174
Colle Sannita BN 19 2431 97605
Telese Terme BN 20 7486 105091
Campobasso CB 20 49431 154522
Spinete CB 20 1320 155842
San Massimo CB 20 855 156697

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
32 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
41 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
53 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
55 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
57 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
57 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
60 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
61 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
64 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
66 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
68 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
68 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
70 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
71 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
73 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
74 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
77 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
78 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
79 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
80 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
92 Km a NW di Battipaglia (50786 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 1.5
1998-03-22
23:06:17
41.388 14.603 6 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 327099
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1998-03-22 23:06:17 ± 0.153
Latitudine 41.3880 ± 0.0099
Longitudine 14.6030 ± 0.0103
Profondità (km) 6 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 327099

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1395.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 118
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 24
Numero di fasi 24
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00073
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00988
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 327099
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:06:37

ML:1.5

Campo Valore
Valore 1.5
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 327099
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.PQ9.Z. 1998-03-22T23:06:54.90 10.0 undecidable manual SN 305 1.0989 -0.4 0.3
--.SGO.Z. 1998-03-22T23:06:52.00 10.0 undecidable manual SG 147 0.9768 0.14 0.4
--.SDI.Z. 1998-03-22T23:06:43.40 10.0 undecidable manual SG 298 0.6771 1.11 0.1
--.CI9.Z. 1998-03-22T23:06:40.81 10.0 undecidable manual SG 148 0.6105 0.81 0.2
--.PQ9.Z. 1998-03-22T23:06:39.95 10.0 positive manual PN 305 1.0989 0.6 0.5
--.SGO.Z. 1998-03-22T23:06:37.00 10.0 undecidable manual PG 147 0.9768 -0.37 0.9
--.MU9.Z. 1998-03-22T23:06:36.25 10.0 undecidable manual PG 132 0.9102 0.16 1.2
--.RFI.Z. 1998-03-22T23:06:35.38 10.0 undecidable manual SG 259 0.4662 -0.05 0.7
--.CRVI.Z. 1998-03-22T23:06:33.52 10.0 undecidable manual SG 326 0.3996 0.33 0.6
--.DSB1.Z. 1998-03-22T23:06:30.11 10.0 undecidable manual SG 109 0.2997 0.89 0.1
--.SDI.Z. 1998-03-22T23:06:30.32 10.0 negative manual PG 298 0.6771 -1.31 0.1
--.CI9.Z. 1998-03-22T23:06:29.88 10.0 negative manual PG 148 0.6105 -0.63 0.7
--.FG5.Z. 1998-03-22T23:06:28.35 10.0 undecidable manual PG 101 0.4995 -0.23 1.5
--.RFI.Z. 1998-03-22T23:06:28.15 10.0 positive manual PG 259 0.4662 0.27 3
--.PSB1.Z. 1998-03-22T23:06:27.37 10.0 undecidable manual SG 136 0.222 0.84 0.2
--.CRVI.Z. 1998-03-22T23:06:26.88 10.0 positive manual PG 326 0.3996 0.29 1.5
--.VTB1.Z. 1998-03-22T23:06:25.98 10.0 undecidable manual SG 174 0.1998 0.24 0.6
--.MAB1.Z. 1998-03-22T23:06:24.27 10.0 undecidable manual SG 212 0.1443 0.51 0.4
--.DSB1.Z. 1998-03-22T23:06:24.10 10.0 positive manual PG 109 0.2997 -0.2 1.6
--.SMB1.Z. 1998-03-22T23:06:22.36 10.0 undecidable manual SG 85 0.0777 0.88 0.2
--.PSB1.Z. 1998-03-22T23:06:22.54 10.0 positive manual PG 136 0.222 -0.2 1.6
--.MAB1.Z. 1998-03-22T23:06:21.80 10.0 negative manual PG 212 0.1443 -0.07 3.4
--.VTB1.Z. 1998-03-22T23:06:21.93 10.0 negative manual PG 174 0.1998 -0.35 1.3
--.SMB1.Z. 1998-03-22T23:06:19.55 10.0 negative manual PG 85 0.0777 -0.28 3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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