Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 18-03-1998 ore 13:58:14 (Italia) in zona: 3 km NW San Pietro di Caridà (RC)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 3 km NW San Pietro di Caridà (RC), il

  • 18-03-1998 12:58:14 (UTC)
  • 18-03-1998 13:58:14 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.5470, 16.1100 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Pietro di Caridà RC 3 1195 1195
Dinami VV 4 2168 3363
Serrata RC 4 845 4208
Candidoni RC 5 416 4624
Laureana di Borrello RC 7 5174 9798
Acquaro VV 7 2484 12282
Mileto VV 8 6763 19045
Dasà VV 8 1208 20253
Francica VV 8 1651 21904
San Calogero VV 9 4315 26219
Arena VV 9 1456 27675
Galatro RC 10 1709 29384
Feroleto della Chiesa RC 10 1695 31079
San Costantino Calabro VV 10 2239 33318
Ionadi VV 10 4238 37556
Filandari VV 10 1853 39409
Gerocarne VV 11 2248 41657
San Gregorio d'Ippona VV 11 2527 44184
Rombiolo VV 11 4569 48753
Maropati RC 12 1524 50277
Soriano Calabro VV 12 2421 52698
Sorianello VV 12 1176 53874
Anoia RC 12 2212 56086
Giffone RC 12 1907 57993
Rosarno RC 13 14841 72834
Limbadi VV 13 3695 76529
Melicucco RC 13 5101 81630
Cinquefrondi RC 15 6539 88169
Vibo Valentia VV 15 33941 122110
Stefanaconi VV 15 2494 124604
Cessaniti VV 15 3290 127894
Pizzoni VV 15 1143 129037
Vazzano VV 15 1067 130104
Nicotera VV 15 6290 136394
Polistena RC 16 10496 146890
Zungri VV 17 1976 148866
Sant'Onofrio VV 17 3067 151933
San Giorgio Morgeto RC 18 3058 154991
San Ferdinando RC 18 4490 159481
Fabrizia VV 18 2195 161676
Filogaso VV 18 1417 163093
Mongiana VV 19 740 163833
Joppolo VV 19 1926 165759
Serra San Bruno VV 19 6734 172493
Maierato VV 19 2188 174681
Vallelonga VV 20 706 175387
Rizziconi RC 20 7829 183216
Spilinga VV 20 1464 184680
Zambrone VV 20 1775 186455

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
51 Km a SW di Lamezia Terme (70714 abitanti)
58 Km a SW di Catanzaro (90612 abitanti)
62 Km a NE di Messina (238439 abitanti)
63 Km a NE di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
84 Km a S di Cosenza (67546 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 2.3
1998-03-18
12:58:14
38.547 16.11 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 325519
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1998-03-18 12:58:14 ± 0.192
Latitudine 38.5470 ± 0.0182
Longitudine 16.1100 ± 0.0277
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 325519

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3150.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 144
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 14
Numero di fasi 14
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00324
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01012
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 325519
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:05:10

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 325519
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.TDS.Z. 1998-03-18T12:58:52.25 10.0 undecidable manual SN 9 1.1211 -0.42 0.4
--.TDS.Z. 1998-03-18T12:58:37.30 10.0 undecidable manual PN 9 1.1211 0.69 0.9
--.MO9.Z. 1998-03-18T12:58:36.75 10.0 undecidable manual SG 211 0.6327 -0.52 0.6
--.ATN.Z. 1998-03-18T12:58:36.37 10.0 undecidable manual SG 232 0.6327 -1.03 0.2
--.MSI.Z. 1998-03-18T12:58:34.54 10.0 undecidable manual SG 232 0.5439 -0.13 0.8
--.SOI.Z. 1998-03-18T12:58:31.15 10.0 undecidable manual SG 185 0.4662 -1 0.3
--.SC9.Z. 1998-03-18T12:58:30.70 10.0 undecidable manual SG 227 0.4218 0.28 0.8
--.MO9.Z. 1998-03-18T12:58:28.74 10.0 undecidable manual PG 211 0.6327 1.29 0.3
--.ATN.Z. 1998-03-18T12:58:27.50 10.0 undecidable manual PG 232 0.6327 -0.02 2.1
--.GRI.Z. 1998-03-18T12:58:27.73 10.0 undecidable manual SG 41 0.3552 -0.53 0.5
--.MSI.Z. 1998-03-18T12:58:25.10 10.0 undecidable manual PG 232 0.5439 -0.84 0.9
--.SOI.Z. 1998-03-18T12:58:24.72 10.0 undecidable manual PG 185 0.4662 0.23 2
--.SC9.Z. 1998-03-18T12:58:23.79 10.0 undecidable manual PG 227 0.4218 0.29 1.9
--.GRI.Z. 1998-03-18T12:58:22.20 10.0 undecidable manual PG 41 0.3552 -0.05 2.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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