Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 12-09-1997 ore 02:35:35 (Italia) in zona: 6 km S Gropparello (PC)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 6 km S Gropparello (PC), il

  • 12-09-1997 00:35:35 (UTC)
  • 12-09-1997 02:35:35 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.7780, 9.7240 ad una profondità di 15 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Gropparello PC 6 2293 2293
Morfasso PC 6 1024 3317
Bore PR 9 749 4066
Vernasca PC 9 2131 6197
Bettola PC 9 2828 9025
Lugagnano Val d'Arda PC 10 4116 13141
Ponte dell'Olio PC 12 4794 17935
Farini PC 14 1290 19225
Castell'Arquato PC 14 4713 23938
Vigolzone PC 16 4297 28235
Varsi PR 16 1230 29465
Bardi PR 16 2227 31692
Carpaneto Piacentino PC 16 7715 39407
Pellegrino Parmense PR 17 1048 40455
Travo PC 17 2087 42542
Rivergaro PC 18 7005 49547
San Giorgio Piacentino PC 20 5792 55339
Podenzano PC 20 9167 64506

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
31 Km a S di Piacenza (102191 abitanti)
46 Km a SW di Cremona (71901 abitanti)
48 Km a W di Parma (192836 abitanti)
63 Km a SE di Pavia (72576 abitanti)
72 Km a W di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
75 Km a NE di Genova (586655 abitanti)
75 Km a N di La Spezia (93959 abitanti)
83 Km a NW di Carrara (63133 abitanti)
87 Km a SE di Milano (1345851 abitanti)
89 Km a E di Alessandria (93943 abitanti)
89 Km a NW di Massa (69479 abitanti)
91 Km a SE di Vigevano (63310 abitanti)
92 Km a W di Carpi (70699 abitanti)
92 Km a SE di Sesto San Giovanni (81608 abitanti)
93 Km a SW di Brescia (196480 abitanti)
96 Km a SE di Cinisello Balsamo (75078 abitanti)
96 Km a W di Modena (184973 abitanti)
96 Km a SE di Monza (122671 abitanti)
99 Km a SE di Rho (50434 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.0
1997-09-12
00:35:35
44.778 9.724 15 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 277629
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1997-09-12 00:35:35 ± 0.188
Latitudine 44.7780 ± 0.0142
Longitudine 9.7240 ± 0.0158
Profondità (km) 15 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 277629

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2012.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 100
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 27
Numero di fasi 27
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00170
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01951
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 16
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 16
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 12
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 277629
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:22:16

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 9
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 277629
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CSNT.Z. 1997-09-12T00:36:26.22 10.0 undecidable manual SN 138 1.7205 0.41 0.5
--.ORO.Z. 1997-09-12T00:36:20.60 10.0 undecidable manual SN 305 1.4874 0.25 0.6
--.VAI.Z. 1997-09-12T00:36:15.26 10.0 undecidable manual SN 328 1.2765 0.01 0.7
--.PII.Z. 1997-09-12T00:36:12.85 10.0 undecidable manual SN 151 1.1988 -0.58 0.4
--.CKI.Z. 1997-09-12T00:36:10.53 10.0 undecidable manual SN 251 1.0878 -0.23 0.7
--.ZC9.Z. 1997-09-12T00:36:10.00 10.0 undecidable manual SN 114 0.9768 1.62 0
--.BNI.Z. 1997-09-12T00:36:10.21 10.0 undecidable manual PN 278 2.1645 -0.44 1
--.SAL.Z. 1997-09-12T00:36:08.17 10.0 undecidable manual SN 33 0.999 -0.55 0.5
--.BDI.Z. 1997-09-12T00:36:07.70 10.0 undecidable manual SN 138 0.9435 0.29 0.6
--.DOI.Z. 1997-09-12T00:36:06.70 10.0 undecidable manual PN 261 1.776 0.76 0.6
--.BR9.Z. 1997-09-12T00:36:05.37 10.0 undecidable manual PN 14 1.7538 0.43 1.1
--.SFI.Z. 1997-09-12T00:36:05.23 10.0 undecidable manual PN 118 1.7427 0.37 1.2
--.MCGN.Z. 1997-09-12T00:36:04.60 10.0 undecidable manual PN 314 1.6872 0.5 1
--.CSNT.Z. 1997-09-12T00:36:04.69 10.0 undecidable manual PN 138 1.7205 0.23 1.4
--.GU9.Z. 1997-09-12T00:36:02.73 10.0 undecidable manual SG 124 0.7437 1.44 0
--.ORO.Z. 1997-09-12T00:36:00.91 10.0 undecidable manual PN 305 1.4874 -0.4 1.3
--.VAI.Z. 1997-09-12T00:35:58.33 10.0 undecidable manual PN 328 1.2765 -0.03 1.7
--.PII.Z. 1997-09-12T00:35:57.00 10.0 positive manual PN 151 1.1988 -0.31 3.1
--.EB9.Z. 1997-09-12T00:35:57.42 10.0 undecidable manual SG 125 0.5994 0.69 0.4
--.CKI.Z. 1997-09-12T00:35:55.23 10.0 undecidable manual PN 251 1.0878 -0.54 1.2
--.ZC9.Z. 1997-09-12T00:35:55.36 10.0 undecidable manual PN 114 0.9768 0.97 0.5
--.SAL.Z. 1997-09-12T00:35:54.00 10.0 undecidable manual PN 33 0.999 -0.59 1.1
--.BDI.Z. 1997-09-12T00:35:52.87 10.0 undecidable manual PN 138 0.9435 -0.97 0.5
--.GU9.Z. 1997-09-12T00:35:49.57 10.0 undecidable manual PG 124 0.7437 -0.73 0.8
--.EB9.Z. 1997-09-12T00:35:47.19 10.0 negative manual PG 125 0.5994 -0.48 2.6
--.BOB.Z. 1997-09-12T00:35:44.46 10.0 undecidable manual SG 266 0.1887 0.61 0.4
--.BOB.Z. 1997-09-12T00:35:40.46 10.0 positive manual PG 266 0.1887 0.23 3.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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