Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 18-05-1986 ore 01:27:40 (Italia) in zona: 1 km SW Pedace (CS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 1 km SW Pedace (CS), il

  • 17-05-1986 23:27:40 (UTC)
  • 18-05-1986 01:27:40 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.2700, 16.3370 ad una profondità di 7 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pedace CS 1 1907 1907
Pietrafitta CS 1 1310 3217
Serra Pedace CS 1 986 4203
Casole Bruzio CS 2 2578 6781
Trenta CS 2 2633 9414
Spezzano Piccolo CS 2 2079 11493
Spezzano della Sila CS 3 4541 16034
Aprigliano CS 3 2890 18924
Piane Crati CS 4 1423 20347
Celico CS 5 2802 23149
Rovito CS 5 3158 26307
Figline Vegliaturo CS 5 1137 27444
Cellara CS 6 504 27948
Zumpano CS 6 2570 30518
Lappano CS 6 941 31459
Mangone CS 7 1891 33350
Cosenza CS 7 67546 100896
Paterno Calabro CS 8 1398 102294
Dipignano CS 8 4376 106670
Santo Stefano di Rogliano CS 9 1725 108395
San Pietro in Guarano CS 9 3663 112058
Rogliano CS 10 5637 117695
Castiglione Cosentino CS 10 2896 120591
Carolei CS 10 3330 123921
Marzi CS 11 989 124910
Belsito CS 11 923 125833
Mendicino CS 12 9450 135283
Domanico CS 13 943 136226
Castrolibero CS 13 9894 146120
Parenti CS 14 2188 148308
Cerisano CS 14 3196 151504
Carpanzano CS 14 255 151759
Marano Principato CS 14 3180 154939
Malito CS 15 783 155722
Marano Marchesato CS 15 3553 159275
Rose CS 15 4373 163648
Rende CS 15 35338 198986
Scigliano CS 16 1226 200212
Grimaldi CS 17 1680 201892
Altilia CS 17 711 202603
Colosimi CS 18 1247 203850
Pedivigliano CS 18 831 204681
San Fili CS 18 2719 207400
San Vincenzo La Costa CS 19 2195 209595
Lago CS 20 2624 212219
Bianchi CS 20 1305 213524
Motta Santa Lucia CZ 20 845 214369

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
7 Km a E di Cosenza (67546 abitanti)
33 Km a N di Lamezia Terme (70714 abitanti)
46 Km a NW di Catanzaro (90612 abitanti)
71 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 1986-05-17
23:27:40
39.27 16.337 7 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 27519
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-05-17 23:27:40 ± 0.224
Latitudine 39.2700 ± 0.0108
Longitudine 16.3370 ± 0.0225
Profondità (km) 7 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 27519

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2279.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 140
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00113
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01360
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 27519
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:29:04
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGO.Z. 1986-05-17T23:28:28.00 10.0 undecidable manual SN 328 1.5096 0.48 0.3
--.SGO.Z. 1986-05-17T23:28:08.50 10.0 undecidable manual PN 328 1.5096 0.95 0.3
--.DR2.Z. 1986-05-17T23:28:05.40 10.0 undecidable manual SG 206 0.6882 0.17 0.7
--.GA2.Z. 1986-05-17T23:28:02.80 10.0 undecidable manual PN 199 1.1655 -0.06 1.3
--.GR9.Z. 1986-05-17T23:27:57.00 10.0 undecidable manual SG 170 0.444 -0.48 0.5
--.ORI.Z. 1986-05-17T23:27:57.00 10.0 undecidable manual PG 5 0.777 0.73 0.8
--.DR2.Z. 1986-05-17T23:27:54.50 10.0 undecidable manual PG 206 0.6882 -0.18 1.7
--.MMN.Z. 1986-05-17T23:27:53.00 10.0 undecidable manual PG 336 0.6771 -1.23 0.2
--.GR9.Z. 1986-05-17T23:27:50.30 10.0 undecidable manual PG 170 0.444 0.09 1.7
--.CSI.Z. 1986-05-17T23:27:50.50 10.0 undecidable manual PG 356 0.5106 -0.77 0.7
--.ROI.Z. 1986-05-17T23:27:48.40 10.0 undecidable manual PG 30 0.3441 0.21 1.6
--.CZI.Z. 1986-05-17T23:27:44.50 10.0 undecidable manual PG 251 0.1665 0.3 1.5
--.ACI.Z. 1986-05-17T23:27:43.40 10.0 undecidable manual PG 308 0.1221 -0.11 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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