Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 01-02-1996 ore 11:41:43 (UTC) in zona: 4 km SE Campi Bisenzio (FI)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 4 km SE Campi Bisenzio (FI), il

  • 01-02-1996 11:41:43 (UTC)
  • 01-02-1996 12:41:43 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.7900, 11.1520 ad una profondità di 6 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Campi Bisenzio FI 4 46166 46166
Scandicci FI 4 50609 96775
Lastra a Signa FI 4 20156 116931
Signa FI 4 19179 136110
Sesto Fiorentino FI 6 48958 185068
Poggio a Caiano PO 8 10007 195075
Calenzano FI 9 17489 212564
Firenze FI 9 382808 595372
Carmignano PO 11 14450 609822
Prato PO 11 191150 800972
Fiesole FI 12 13969 814941
Montelupo Fiorentino FI 12 14098 829039
Bagno a Ripoli FI 14 25611 854650
Impruneta FI 14 14615 869265
Capraia e Limite FI 15 7670 876935
San Casciano in Val di Pesa FI 15 17062 893997
Quarrata PT 15 26190 920187
Vaglia FI 17 5073 925260
Agliana PT 17 17525 942785
Montespertoli FI 17 13537 956322
Montemurlo PO 18 18456 974778
Vinci FI 18 14604 989382
Empoli FI 18 48109 1037491
Montale PT 19 10737 1048228
Vaiano PO 20 9895 1058123

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
4 Km a NW di Scandicci (50609 abitanti)
9 Km a W di Firenze (382808 abitanti)
11 Km a SE di Prato (191150 abitanti)
25 Km a SE di Pistoia (90315 abitanti)
53 Km a E di Lucca (89046 abitanti)
54 Km a N di Siena (53903 abitanti)
61 Km a E di Pisa (89158 abitanti)
69 Km a NW di Arezzo (99543 abitanti)
73 Km a E di Livorno (159219 abitanti)
73 Km a E di Viareggio (62467 abitanti)
77 Km a SW di Imola (69797 abitanti)
80 Km a S di Bologna (386663 abitanti)
80 Km a SW di Faenza (58541 abitanti)
85 Km a E di Massa (69479 abitanti)
86 Km a SW di Forlì (117913 abitanti)
90 Km a E di Carrara (63133 abitanti)
96 Km a W di Cesena (96758 abitanti)
97 Km a S di Modena (184973 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 2.3
1996-02-01
11:41:43
43.79 11.152 6 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 240979
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1996-02-01 11:41:43 ± 0.637
Latitudine 43.7900 ± 0.0231
Longitudine 11.1520 ± 0.0190
Profondità (km) 6 ± 4 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 240979

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2988.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 138
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00372
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02720
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 240979
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:48:04

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 240979
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FVI.Z. 1996-02-01T11:42:30.22 10.0 undecidable manual PN 22 3.0192 -1.61 0.1
--.ARV.Z. 1996-02-01T11:42:26.58 10.0 undecidable manual SN 102 1.3209 -0.13 0.6
--.FB9.Z. 1996-02-01T11:42:22.92 10.0 undecidable manual SN 94 1.1655 -0.21 0.6
--.EB9.Z. 1996-02-01T11:42:14.13 10.0 undecidable manual SG 320 0.8214 1.48 0.1
--.ARV.Z. 1996-02-01T11:42:09.65 10.0 undecidable manual PN 102 1.3209 1.15 0.5
--.ASS.Z. 1996-02-01T11:42:08.97 10.0 undecidable manual PN 123 1.2987 0.73 0.9
--.GU9.Z. 1996-02-01T11:42:08.20 10.0 undecidable manual SG 324 0.6882 -0.24 0.7
--.FB9.Z. 1996-02-01T11:42:07.25 10.0 undecidable manual PN 94 1.1655 0.82 0.9
--.ZC9.Z. 1996-02-01T11:42:04.80 10.0 undecidable manual SG 347 0.5661 0.09 0.7
--.BDI.Z. 1996-02-01T11:42:02.77 10.0 undecidable manual SG 304 0.4773 1 0.3
--.SFI.Z. 1996-02-01T11:42:02.14 10.0 undecidable manual SG 77 0.5106 -0.63 0.5
--.EB9.Z. 1996-02-01T11:42:00.73 10.0 undecidable manual PG 320 0.8214 0.35 1.6
--.PII.Z. 1996-02-01T11:41:59.55 10.0 undecidable manual SG 261 0.444 -1.42 0.1
--.PGD.Z. 1996-02-01T11:41:58.55 10.0 undecidable manual SG 78 0.4107 -1.16 0.2
--.GU9.Z. 1996-02-01T11:41:57.81 10.0 positive manual PG 324 0.6882 -0.14 3.5
--.ZC9.Z. 1996-02-01T11:41:56.76 10.0 undecidable manual PG 347 0.5661 0.96 0.8
--.SFI.Z. 1996-02-01T11:41:54.46 10.0 positive manual PG 77 0.5106 -0.21 3.4
--.PII.Z. 1996-02-01T11:41:53.26 10.0 undecidable manual PG 261 0.444 -0.38 1.5
--.BDI.Z. 1996-02-01T11:41:53.54 10.0 undecidable manual PG 304 0.4773 -0.55 1.3
--.PGD.Z. 1996-02-01T11:41:52.85 10.0 undecidable manual PG 78 0.4107 -0.06 1.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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