Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 09-11-1995 ore 04:58:49 (Italia) in zona: 1 km NW Apice (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 1 km NW Apice (BN), il

  • 09-11-1995 03:58:49 (UTC)
  • 09-11-1995 04:58:49 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.1310, 14.9230 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Apice BN 2 5686 5686
Sant'Arcangelo Trimonte BN 5 573 6259
Paduli BN 5 3978 10237
Bonito AV 7 2448 12685
Calvi BN 8 2682 15367
Venticano AV 9 2537 17904
San Giorgio del Sannio BN 10 10022 27926
Pietrelcina BN 10 3114 31040
San Martino Sannita BN 10 1230 32270
San Nicola Manfredi BN 10 3722 35992
San Nazzaro BN 11 884 36876
Pietradefusi AV 11 2348 39224
Buonalbergo BN 11 1730 40954
Melito Irpino AV 11 1920 42874
Mirabella Eclano AV 12 7684 50558
Montecalvo Irpino AV 12 3725 54283
Montefusco AV 12 1338 55621
Benevento BN 12 60091 115712
Sant'Angelo a Cupolo BN 12 4325 120037
Torre Le Nocelle AV 12 1324 121361
Montemiletto AV 13 5313 126674
Grottaminarda AV 13 8137 134811
Casalbore AV 14 1800 136611
Santa Paolina AV 14 1256 137867
Pago Veiano BN 14 2406 140273
Torrioni AV 14 549 140822
Taurasi AV 14 2377 143199
Ariano Irpino AV 14 22700 165899
Chianche AV 15 475 166374
Fontanarosa AV 15 3170 169544
Pesco Sannita BN 15 1972 171516
Sant'Angelo all'Esca AV 15 801 172317
Petruro Irpino AV 15 349 172666
San Leucio del Sannio BN 15 3106 175772
San Giorgio La Molara BN 16 2994 178766
Tufo AV 16 889 179655
Lapio AV 16 1572 181227
Ceppaloni BN 16 3415 184642
Luogosano AV 17 1187 185829
Pratola Serra AV 17 3764 189593
Prata di Principato Ultra AV 18 2944 192537
Fragneto l'Abate BN 18 1049 193586
Molinara BN 18 1618 195204
Altavilla Irpina AV 18 4196 199400
Fragneto Monforte BN 19 1840 201240
Gesualdo AV 19 3516 204756
Arpaise BN 19 761 205517
Castelpoto BN 19 1254 206771
Montefalcione AV 19 3359 210130
Apollosa BN 19 2658 212788
Ginestra degli Schiavoni BN 19 476 213264
San Mango sul Calore AV 20 1185 214449
Paternopoli AV 20 2384 216833
Frigento AV 20 3780 220613
Villanova del Battista AV 20 1690 222303
San Marco dei Cavoti BN 20 3371 225674
Reino BN 20 1210 226884
Sturno AV 20 3080 229964

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
12 Km a E di Benevento (60091 abitanti)
26 Km a NE di Avellino (54857 abitanti)
50 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
51 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
51 Km a NE di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
52 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
54 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
56 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
58 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
59 Km a E di Casoria (77642 abitanti)
59 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
60 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
60 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
61 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
63 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
64 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
65 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
65 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
67 Km a E di Marano di Napoli (59874 abitanti)
73 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
77 Km a E di Pozzuoli (81661 abitanti)
84 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
92 Km a NW di Potenza (67122 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 2.0
1995-11-09
03:58:49
41.131 14.923 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 236239
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1995-11-09 03:58:49 ± 0.197
Latitudine 41.1310 ± 0.0112
Longitudine 14.9230 ± 0.0170
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 236239

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1891.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 67
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 26
Numero di fasi 26
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00251
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01878
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 18
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 18
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 236239
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:43:38

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 236239
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MNS.Z. 1995-11-09T03:59:27.00 10.0 undecidable manual PN 307 2.0868 1.74 0.1
--.PQ9.Z. 1995-11-09T03:59:19.40 10.0 undecidable manual PN! 308 1.443 2.62 0
--.ORI.Z. 1995-11-09T03:59:18.00 10.0 undecidable manual PN 132 1.5762 -0.27 1.1
--.SOR.Z. 1995-11-09T03:59:17.14 10.0 undecidable manual SG 219 0.6993 1.88 0.1
--.FG2.Z. 1995-11-09T03:59:15.40 10.0 undecidable manual SG 14 0.6882 0.41 0.7
--.SGO.Z. 1995-11-09T03:59:12.76 10.0 undecidable manual SG 152 0.6327 -0.42 0.6
--.MGR.Z. 1995-11-09T03:59:12.14 10.0 undecidable manual PN 154 1.0989 0.43 1.3
--.SDI.Z. 1995-11-09T03:59:11.00 10.0 undecidable manual PG 305 1.0101 0.79 1
--.OVO.Z. 1995-11-09T03:59:11.50 10.0 undecidable manual SG! 232 0.4995 2.86 0
--.MU9.Z. 1995-11-09T03:59:10.28 10.0 undecidable manual SG 130 0.555 -0.46 0.6
--.FG3.Z. 1995-11-09T03:59:09.24 10.0 undecidable manual PG 52 0.9546 0.02 1.6
--.SL9.Z. 1995-11-09T03:59:09.13 10.0 undecidable manual PG 143 0.9102 0.78 1
--.FG4.Z. 1995-11-09T03:59:06.40 10.0 undecidable manual SG 89 0.444 -0.94 0.4
--.MSC.Z. 1995-11-09T03:59:04.76 10.0 undecidable manual PG 275 0.7104 0.04 1.9
--.FG2.Z. 1995-11-09T03:59:04.00 10.0 undecidable manual PG 14 0.6882 -0.32 1.7
--.SOR.Z. 1995-11-09T03:59:03.54 10.0 undecidable manual PG 219 0.6993 -0.94 1
--.SGO.Z. 1995-11-09T03:59:03.60 10.0 undecidable manual PG 152 0.6327 0.33 1.7
--.MU9.Z. 1995-11-09T03:59:01.30 10.0 undecidable manual PG 130 0.555 -0.56 1.5
--.CI9.Z. 1995-11-09T03:59:01.42 10.0 undecidable manual SG 164 0.2775 0.75 0.5
--.FG5.Z. 1995-11-09T03:59:01.00 10.0 undecidable manual SG 59 0.2997 -0.45 0.6
--.CA9.Z. 1995-11-09T03:59:00.20 10.0 undecidable manual PG 120 0.444 0.22 1.8
--.FG4.Z. 1995-11-09T03:58:59.46 10.0 undecidable manual PG 89 0.444 -0.24 1.8
--.OVO.Z. 1995-11-09T03:58:59.54 10.0 undecidable manual PG 232 0.4995 -1.11 0.7
--.SGG.Z. 1995-11-09T03:58:58.58 10.0 undecidable manual PG 302 0.4773 -1.76 0.2
--.FG5.Z. 1995-11-09T03:58:57.11 10.0 undecidable manual PG 59 0.2997 0.61 1.4
--.CI9.Z. 1995-11-09T03:58:55.89 10.0 undecidable manual PG 164 0.2775 -0.16 1.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download