Terremoto di magnitudo ML 2.8 del 07-06-2016 ore 14:30:33 (UTC) in zona: Tirreno Meridionale (MARE)

Un terremoto di magnitudo ML 2.8 è avvenuto nella zona: Tirreno Meridionale (MARE), il

  • 07-06-2016 14:30:33 (UTC)
  • 07-06-2016 16:30:33 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.7930, 13.9230 ad una profondità di 28 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Nessun comune italiano entro 20 km dall'epicentro.

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
87 Km a NE di Bagheria (55387 abitanti)
90 Km a NE di Palermo (674435 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 2.8 2016-06-07
14:30:33
38.7927 13.9233 28 2016-11-08
11:50:00
Bollettino Sismico Italiano INGV 26145041
Rivista
Rev100
ML 2.6 2016-06-07
14:30:33
38.7848 13.9183 26 2016-06-07
15:38:18
Sala Sismica INGV-Roma 25674841
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2016-06-07 14:30:33 ± 0.15
Latitudine 38.7927 ± 0.0090
Longitudine 13.9233 ± 0.0069
Profondità (km) 28 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 26145041

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 865
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 459
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 4
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 870.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 162
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 26
Numero di fasi 26
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.28
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.42538
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.73749
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 16
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 16
Parametri delle magnitudo

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 25674841
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2016-06-07 15:38:18

ML:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 26145041
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2016-06-28 06:30:00
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.PETRA.HHZ. 2016-06-07T14:31:05.54 0.3 undecidable manual S 171 107.7144 100 0.23 88
IV.MSFR.HHZ. 2016-06-07T14:31:03.60 0.6 undecidable manual S 145 102.2199 101 -0.28 58
IV.CET2.HHZ. 2016-06-07T14:31:03.49 0.6 undecidable manual P 64 192.8625 54 0.67 38
IV.CSLB.HHZ. 2016-06-07T14:31:02.37 0.3 undecidable manual S 173 95.5377 101 0.23 90
IV.GIB.HHE. 2016-06-07T14:31:01.52 1.0 undecidable manual S 174 89.4438 102 0.98 23
IV.PLLN.EHZ. 2016-06-07T14:31:00.93 0.3 undecidable manual S 168 90.7425 102 0.05 94
IV.SOLUN.HHE. 2016-06-07T14:30:59.97 1.0 undecidable manual S 204 84.8484 103 0.64 27
IV.MPG.SHZ. 2016-06-07T14:30:58.87 0.6 undecidable manual S 215 85.3479 103 -0.61 55
IV.MSRU.HHE. 2016-06-07T14:30:57.02 0.6 undecidable manual P 113 149.5392 54 -0.41 51
IV.EPZF.HHZ. 2016-06-07T14:30:56.35 0.6 undecidable manual P 143 134.7651 54 0.77 48
IV.NOV.HHZ. 2016-06-07T14:30:55.23 0.6 undecidable manual P 128 135.3645 54 -0.43 52
IV.MILZ.HHN. 2016-06-07T14:30:54.57 1.0 undecidable manual P 117 127.3725 54 -0.1 28
IV.USI.HHZ. 2016-06-07T14:30:54.21 0.6 undecidable manual S 262 65.0904 107 -0.03 65
IV.IFIL.HHZ. 2016-06-07T14:30:53.86 0.3 undecidable manual S 114 61.8936 108 0.43 87
IV.ALJA.HHZ. 2016-06-07T14:30:53.39 0.3 undecidable manual P 187 116.6943 99 0.06 88
IV.PETRA.HHZ. 2016-06-07T14:30:51.46 0.3 undecidable manual P 171 107.7144 100 -0.5 82
IV.MSFR.HHZ. 2016-06-07T14:30:50.59 0.3 undecidable manual P 145 102.2199 101 -0.55 83
IV.IACL.HHZ. 2016-06-07T14:30:49.49 0.3 undecidable manual S 127 47.2194 115 -0.29 100
IV.PLLN.EHZ. 2016-06-07T14:30:49.36 0.6 undecidable manual P 168 90.7425 102 -0.04 63
IV.CSLB.HHZ. 2016-06-07T14:30:49.44 0.3 undecidable manual P 173 95.5377 101 -0.69 79
IV.GIB.HHE. 2016-06-07T14:30:49.09 0.6 undecidable manual P 174 89.4438 102 -0.11 62
IV.SOLUN.HHE. 2016-06-07T14:30:48.85 0.6 undecidable manual P 204 84.8484 103 0.35 59
IV.MPG.SHZ. 2016-06-07T14:30:48.75 0.3 undecidable manual P 215 85.3479 103 0.16 92
IV.USI.HHZ. 2016-06-07T14:30:45.52 0.3 undecidable manual P 262 65.0904 107 -0.05 98
IV.IFIL.HHZ. 2016-06-07T14:30:45.19 0.3 undecidable manual P 114 61.8936 108 0.09 96
IV.IACL.HHZ. 2016-06-07T14:30:43.00 0.3 undecidable manual P 127 47.2194 115 0.01 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.IACL.HHN. ML:2.9 0.0018399999999999998 0.36 AML other m 2016-06-07T14:30:51.36
IV.IACL.HHE. ML:2.9 0.00171 0.32 AML other m 2016-06-07T14:30:52.35
IV.USI.HHE. ML:2.5 0.0005695 0.26 AML other m 2016-06-07T14:30:57.34
IV.USI.HHN. ML:2.7 0.0009425000000000001 0.4 AML other m 2016-06-07T14:30:59.04
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download
Forme d'onda Segnali sismici in formato miniseed + resp Download