Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 23-04-1994 ore 12:27:18 (UTC) in zona: 3 km S Sant'Anna d'Alfaedo (VR)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km S Sant'Anna d'Alfaedo (VR), il

  • 23-04-1994 12:27:18 (UTC)
  • 23-04-1994 14:27:18 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.6030, 10.9560 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sant'Anna d'Alfaedo VR 3 2553 2553
Erbezzo VR 6 740 3293
Marano di Valpolicella VR 6 3175 6468
Bosco Chiesanuova VR 6 3600 10068
Cerro Veronese VR 7 2471 12539
Brentino Belluno VR 8 1395 13934
Dolcè VR 8 2625 16559
Negrar VR 8 17119 33678
Fumane VR 9 4119 37797
Roverè Veronese VR 9 2115 39912
Grezzana VR 10 10788 50700
San Pietro in Cariano VR 11 12897 63597
Velo Veronese VR 11 770 64367
Ferrara di Monte Baldo VR 11 226 64593
Rivoli Veronese VR 12 2180 66773
Caprino Veronese VR 13 8371 75144
Sant'Ambrogio di Valpolicella VR 13 11737 86881
San Mauro di Saline VR 13 582 87463
Selva di Progno VR 14 933 88396
Avio TN 15 4133 92529
Pescantina VR 15 17128 109657
Affi VR 15 2336 111993
Cavaion Veronese VR 16 5849 117842
Badia Calavena VR 16 2649 120491
Bussolengo VR 17 19938 140429
Costermano sul Garda VR 17 3738 144167
Pastrengo VR 17 3092 147259
Ala TN 18 8913 156172
San Zeno di Montagna VR 18 1355 157527
Verona VR 18 258765 416292
Brenzone sul Garda VR 19 2474 418766
Tregnago VR 19 4938 423704
Mezzane di Sotto VR 19 2519 426223
Bardolino VR 19 7049 433272
Garda VR 20 4092 437364

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
18 Km a N di Verona (258765 abitanti)
46 Km a W di Vicenza (112953 abitanti)
54 Km a S di Trento (117317 abitanti)
58 Km a E di Brescia (196480 abitanti)
75 Km a W di Padova (210401 abitanti)
88 Km a NW di Rovigo (51867 abitanti)
90 Km a NE di Cremona (71901 abitanti)
91 Km a N di Carpi (70699 abitanti)
100 Km a NW di Ferrara (133155 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
M 2.9
1994-04-23
12:27:18
45.603 10.956 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 208389
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1994-04-23 12:27:18 ± 0.17
Latitudine 45.6030 ± 0.0153
Longitudine 10.9560 ± 0.0201
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 208389

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2315.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 90
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 25
Numero di fasi 25
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00267
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02007
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 17
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 17
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 208389
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:16:20

M:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo M
Localizzazione di riferimento 208389
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 09:19:01
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.GE9.Z. 1994-04-23T12:28:10.00 10.0 undecidable manual SN 64 1.6539 0.45 0.6
--.FVI.Z. 1994-04-23T12:28:08.34 10.0 undecidable manual SN 50 1.5984 0.08 0.7
--.BDI.Z. 1994-04-23T12:28:07.69 10.0 undecidable manual SN 189 1.554 0.53 0.6
--.BOB.Z. 1994-04-23T12:28:02.91 10.0 undecidable manual SN 232 1.3431 0.71 0.6
--.GU9.Z. 1994-04-23T12:28:00.48 10.0 undecidable manual SN 191 1.2765 0.03 0.8
--.CKI.Z. 1994-04-23T12:27:55.18 10.0 undecidable manual PN 238 2.2311 -0.5 1.3
--.VVI.Z. 1994-04-23T12:27:55.54 10.0 undecidable manual SN 68 1.0878 -0.53 0.6
--.CRE.Z. 1994-04-23T12:27:54.80 10.0 undecidable manual PN 159 2.0979 0.13 1.5
--.LLS.Z. 1994-04-23T12:27:53.00 10.0 undecidable manual PN! 313 1.8204 2.76 0
--.PII.Z. 1994-04-23T12:27:50.40 10.0 undecidable manual PN 189 1.8981 -0.82 1.1
--.MDI.Z. 1994-04-23T12:27:48.00 10.0 undecidable manual SG 281 0.8769 -1.55 0.2
--.FVI.Z. 1994-04-23T12:27:48.61 10.0 undecidable manual PN 50 1.5984 1.5 0.5
--.GE9.Z. 1994-04-23T12:27:47.00 10.0 undecidable manual PN 64 1.6539 -0.86 1.1
--.TMA.Z. 1994-04-23T12:27:47.60 10.0 positive manual PN 289 1.5318 1.47 1
--.BDI.Z. 1994-04-23T12:27:46.96 10.0 undecidable manual PN 189 1.554 0.48 1.6
--.VDL.Z. 1994-04-23T12:27:44.40 10.0 undecidable manual PN 310 1.3431 0.7 1.4
--.BOB.Z. 1994-04-23T12:27:43.15 10.0 undecidable manual PN 232 1.3431 -0.46 1.7
--.ZC9.Z. 1994-04-23T12:27:43.44 10.0 undecidable manual PN 178 1.2432 1.22 0.8
--.OSS.Z. 1994-04-23T12:27:42.10 10.0 undecidable manual PN 332 1.2099 0.28 1.9
--.CTI.Z. 1994-04-23T12:27:41.46 10.0 undecidable manual SG 46 0.6549 -0.72 0.6
--.GU9.Z. 1994-04-23T12:27:41.74 10.0 undecidable manual PN 191 1.2765 -0.87 1.2
--.VVI.Z. 1994-04-23T12:27:39.44 10.0 undecidable manual PN 68 1.0878 -0.63 1.5
--.MDI.Z. 1994-04-23T12:27:34.70 10.0 undecidable manual PG 281 0.8769 -1.61 0.4
--.CTI.Z. 1994-04-23T12:27:31.50 10.0 undecidable manual PG 46 0.6549 -0.55 1.6
--.SAL.Z. 1994-04-23T12:27:24.59 10.0 undecidable manual PG 270 0.2997 -0.39 1.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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