Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 24-01-1994 ore 23:33:37 (Italia) in zona: 1 km SE Vittorio Veneto (TV)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 1 km SE Vittorio Veneto (TV), il

  • 24-01-1994 22:33:37 (UTC)
  • 24-01-1994 23:33:37 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.9850, 12.3100 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Vittorio Veneto TV 1 28232 28232
Fregona TV 4 3013 31245
Cappella Maggiore TV 5 4710 35955
Colle Umberto TV 6 5111 41066
Revine Lago TV 6 2208 43274
Sarmede TV 6 3086 46360
Tarzo TV 6 4399 50759
San Fior TV 8 6970 57729
Godega di Sant'Urbano TV 9 6062 63791
Cordignano TV 9 7020 70811
San Pietro di Feletto TV 9 5321 76132
Refrontolo TV 10 1747 77879
San Vendemiano TV 11 10054 87933
Orsago TV 11 3873 91806
Conegliano TV 11 34891 126697
Caneva PN 11 6424 133121
Cison di Valmarino TV 13 2647 135768
Pieve di Soligo TV 14 12106 147874
Santa Lucia di Piave TV 15 9151 157025
Follina TV 15 3873 160898
Sacile PN 15 19837 180735
Susegana TV 16 11835 192570
Codognè TV 16 5343 197913
Polcenigo PN 16 3163 201076
Limana BL 16 5209 206285
Mareno di Piave TV 16 9661 215946
Trichiana BL 16 4868 220814
Farra di Soligo TV 17 8913 229727
Vazzola TV 17 6969 236696
Miane TV 18 3329 240025
Gaiarine TV 18 6110 246135
Tambre BL 18 1371 247506
Fontanafredda PN 19 12205 259711
Sernaglia della Battaglia TV 19 6202 265913
Budoia PN 19 2569 268482
Belluno BL 19 35870 304352
Nervesa della Battaglia TV 19 6789 311141
Mel BL 20 5984 317125

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
27 Km a W di Pordenone (51229 abitanti)
36 Km a N di Treviso (83731 abitanti)
61 Km a N di Venezia (263352 abitanti)
72 Km a W di Udine (99169 abitanti)
73 Km a NE di Padova (210401 abitanti)
77 Km a NE di Vicenza (112953 abitanti)
92 Km a E di Trento (117317 abitanti)
93 Km a SE di Bolzano (106441 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 1.7
1994-01-24
22:33:37
45.985 12.31 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 204369
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1994-01-24 22:33:37 ± 0.189
Latitudine 45.9850 ± 0.0169
Longitudine 12.3100 ± 0.0121
Profondità (km) 10 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 204369

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2095.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 173
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 7
Numero di fasi 7
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.1
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00413
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00939
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 4
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 4
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 204369
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 20:12:19

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 204369
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FVI.Z. 1994-01-24T22:34:01.77 10.0 undecidable manual SG 27 0.6882 -0.15 0.6
--.GE9.Z. 1994-01-24T22:34:00.40 10.0 undecidable manual SG 61 0.6327 -0.44 0.1
--.TRI.Z. 1994-01-24T22:33:58.30 10.0 undecidable manual PN 104 1.0434 0.02 1.5
--.CTI.Z. 1994-01-24T22:33:54.22 10.0 undecidable manual SG 277 0.4551 -0.38 0.1
--.FVI.Z. 1994-01-24T22:33:51.98 10.0 undecidable manual PG 27 0.6882 0.23 1
--.GE9.Z. 1994-01-24T22:33:50.83 10.0 undecidable manual PG 61 0.6327 -0.09 1.8
--.CTI.Z. 1994-01-24T22:33:47.55 10.0 undecidable manual PG 277 0.4551 0.02 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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