Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 21-03-1991 ore 01:42:15 (Italia) in zona: 3 km W San Biase (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km W San Biase (CB), il

  • 21-03-1991 00:42:15 (UTC)
  • 21-03-1991 01:42:15 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.7280, 14.5540 ad una profondità di 37 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Biase CB 3 189 189
Salcito CB 4 683 872
Pietracupa CB 6 215 1087
Sant'Angelo Limosano CB 6 352 1439
Fossalto CB 6 1345 2784
Trivento CB 6 4730 7514
Limosano CB 8 768 8282
Bagnoli del Trigno IS 8 735 9017
Torella del Sannio CB 10 795 9812
Duronia CB 11 405 10217
Castelguidone CH 11 382 10599
Lucito CB 11 696 11295
Schiavi di Abruzzo CH 11 860 12155
Molise CB 12 167 12322
Castropignano CB 12 947 13269
Petrella Tifernina CB 12 1170 14439
Roccavivara CB 13 815 15254
Civitacampomarano CB 13 417 15671
Poggio Sannita IS 13 702 16373
San Giovanni Lipioni CH 13 185 16558
Castelbottaccio CB 13 312 16870
Montagano CB 13 1086 17956
Castelverrino IS 14 115 18071
Pietrabbondante IS 14 759 18830
Civitanova del Sannio IS 14 945 19775
Chiauci IS 15 233 20008
Castellino del Biferno CB 15 545 20553
Belmonte del Sannio IS 15 768 21321
Lupara CB 15 505 21826
Torrebruna CH 16 825 22651
Ripalimosani CB 16 3114 25765
Oratino CB 16 1641 27406
Celenza sul Trigno CH 16 915 28321
Casalciprano CB 16 564 28885
Frosolone IS 16 3170 32055
Montefalcone nel Sannio CB 17 1556 33611
Castelmauro CB 17 1505 35116
Castiglione Messer Marino CH 18 1790 36906
Agnone IS 18 5139 42045
Sant'Elena Sannita IS 18 275 42320
Matrice CB 18 1115 43435
Pescolanciano IS 19 855 44290
Morrone del Sannio CB 19 587 44877
Busso CB 19 1273 46150
Montemitro CB 20 395 46545

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
69 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
69 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
75 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
76 Km a SE di Chieti (51815 abitanti)
87 Km a SE di Pescara (121014 abitanti)
87 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
88 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
89 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
92 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
93 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
94 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
94 Km a SE di Montesilvano (53738 abitanti)
94 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
97 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.9
1991-03-21
00:42:15
41.728 14.554 37 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 137929
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1991-03-21 00:42:15 ± 0.572
Latitudine 41.7280 ± 0.0646
Longitudine 14.5540 ± 0.0350
Profondità (km) 37 ± 9 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 137929

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 7749.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 171
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 7
Numero di fasi 7
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00089
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01166
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 4
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 4
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 137929
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:08:42

ML:1.9

Campo Valore
Valore 1.9
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 137929
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGO.Z. 1991-03-21T00:42:37.23 10.0 undecidable manual P 153 1.2987 -0.01 1.2
--.SDI.Z. 1991-03-21T00:42:34.50 10.0 undecidable manual S 268 0.5439 -0.99 0.4
--.FG2.Z. 1991-03-21T00:42:33.19 10.0 undecidable manual S 80 0.4551 -0.09 0.9
--.DUI.Z. 1991-03-21T00:42:28.30 10.0 undecidable manual S 225 0.0999 1.62 0.1
--.SDI.Z. 1991-03-21T00:42:27.85 10.0 undecidable manual P 268 0.5439 0.79 1.3
--.FG2.Z. 1991-03-21T00:42:25.93 10.0 undecidable manual P 80 0.4551 0.14 2.2
--.DUI.Z. 1991-03-21T00:42:20.81 10.0 undecidable manual P 225 0.0999 -1.17 0.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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