Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 14-11-1990 ore 04:42:50 (UTC) in zona: 2 km NE Macchiagodena (IS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 2 km NE Macchiagodena (IS), il

  • 14-11-1990 04:42:50 (UTC)
  • 14-11-1990 05:42:50 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.5680, 14.4250 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Macchiagodena IS 2 1854 1854
Sant'Elena Sannita IS 4 275 2129
Frosolone IS 4 3170 5299
Santa Maria del Molise IS 5 665 5964
Cantalupo nel Sannio IS 6 739 6703
Spinete CB 6 1320 8023
Castelpetroso IS 7 1680 9703
San Massimo CB 8 855 10558
Carpinone IS 9 1157 11715
Casalciprano CB 9 564 12279
Molise CB 9 167 12446
Colle d'Anchise CB 10 807 13253
Bojano CB 10 8058 21311
Roccamandolfi IS 10 938 22249
Duronia CB 11 405 22654
Sessano del Molise IS 11 727 23381
Civitanova del Sannio IS 11 945 24326
Torella del Sannio CB 12 795 25121
Busso CB 12 1273 26394
Castelpizzuto IS 12 155 26549
Baranello CB 12 2673 29222
Pettoranello del Molise IS 12 460 29682
Pesche IS 13 1661 31343
Chiauci IS 13 233 31576
Castropignano CB 13 947 32523
San Polo Matese CB 13 470 32993
Oratino CB 14 1641 34634
Pescolanciano IS 14 855 35489
Campochiaro CB 15 646 36135
Pietracupa CB 15 215 36350
Fossalto CB 16 1345 37695
Bagnoli del Trigno IS 16 735 38430
Longano IS 16 690 39120
Vinchiaturo CB 16 3324 42444
Isernia IS 17 21842 64286
Sant'Agapito IS 17 1496 65782
Miranda IS 17 1047 66829
Guardiaregia CB 18 801 67630
Letino CE 19 712 68342
Carovilli IS 20 1359 69701
Campobasso CB 20 49431 119132

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
55 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
57 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
69 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
69 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
72 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
73 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
74 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
77 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
79 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
81 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
82 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
83 Km a N di Portici (55274 abitanti)
85 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
85 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
87 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
90 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
92 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
94 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
97 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
99 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 1.9
1990-11-14
04:42:50
41.568 14.425 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 130459
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-11-14 04:42:50 ± 0.266
Latitudine 41.5680 ± 0.0270
Longitudine 14.4250 ± 0.0192
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 130459

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3396.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 107
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 10
Numero di fasi 10
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00380
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01781
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 6
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 130459
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:01:21

ML:1.9

Campo Valore
Valore 1.9
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 130459
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CP9.Z. 1990-11-14T04:43:28.59 10.0 undecidable manual SN 285 1.1322 -0.4 0.7
--.ASS.Z. 1990-11-14T04:43:25.00 10.0 undecidable manual PN 319 1.9758 0.78 0.8
--.CP9.Z. 1990-11-14T04:43:13.57 10.0 undecidable manual PN 285 1.1322 1.01 0.8
--.SGO.Z. 1990-11-14T04:43:13.50 10.0 undecidable manual PN 145 1.1988 -0.02 1.8
--.FG2.Z. 1990-11-14T04:43:11.76 10.0 undecidable manual SG 66 0.5883 -0.41 0.8
--.RFI.Z. 1990-11-14T04:43:08.17 10.0 undecidable manual SG 230 0.4218 1.62 0.1
--.SDI.Z. 1990-11-14T04:43:07.90 10.0 undecidable manual SG 286 0.4773 -0.5 0.7
--.FG2.Z. 1990-11-14T04:43:02.90 10.0 undecidable manual PG 66 0.5883 0.05 2.2
--.SDI.Z. 1990-11-14T04:42:59.70 10.0 undecidable manual PG 286 0.4773 -0.97 1
--.RFI.Z. 1990-11-14T04:42:58.63 10.0 undecidable manual PG 230 0.4218 -0.97 1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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