Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 22-04-1990 ore 17:30:28 (Italia) in zona: 1 km W Casalbore (AV)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 1 km W Casalbore (AV), il

  • 22-04-1990 15:30:28 (UTC)
  • 22-04-1990 17:30:28 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.2340, 14.9940 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Casalbore AV 1 1800 1800
Buonalbergo BN 2 1730 3530
Montecalvo Irpino AV 5 3725 7255
Ginestra degli Schiavoni BN 7 476 7731
San Giorgio La Molara BN 8 2994 10725
Sant'Arcangelo Trimonte BN 8 573 11298
Molinara BN 10 1618 12916
Pago Veiano BN 10 2406 15322
Castelfranco in Miscano BN 10 916 16238
Montefalcone di Val Fortore BN 10 1525 17763
Paduli BN 11 3978 21741
Ariano Irpino AV 12 22700 44441
San Marco dei Cavoti BN 12 3371 47812
Pietrelcina BN 13 3114 50926
Foiano di Val Fortore BN 13 1410 52336
Apice BN 14 5686 58022
Bonito AV 15 2448 60470
Greci AV 15 691 61161
Pesco Sannita BN 15 1972 63133
Melito Irpino AV 15 1920 65053
Savignano Irpino AV 15 1140 66193
Reino BN 16 1210 67403
Faeto FG 17 627 68030
Roseto Valfortore FG 18 1074 69104
Fragneto l'Abate BN 18 1049 70153
Baselice BN 18 2397 72550
Villanova del Battista AV 19 1690 74240
Celle di San Vito FG 19 166 74406
Grottaminarda AV 19 8137 82543
Fragneto Monforte BN 19 1840 84383
San Bartolomeo in Galdo BN 20 4867 89250
Colle Sannita BN 20 2431 91681

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
21 Km a NE di Benevento (60091 abitanti)
39 Km a NE di Avellino (54857 abitanti)
53 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
58 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
60 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
61 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
64 Km a NE di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
65 Km a NE di Salerno (135261 abitanti)
67 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
67 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
69 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
70 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
70 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
72 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
72 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
72 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
74 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
75 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
76 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
76 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
77 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
87 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
89 Km a SW di Manfredonia (57279 abitanti)
95 Km a NW di Potenza (67122 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.7
1990-04-22
15:30:28
41.234 14.994 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 114739
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-04-22 15:30:28 ± 0.304
Latitudine 41.2340 ± 0.0217
Longitudine 14.9940 ± 0.0491
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 114739

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4759.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 146
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 8
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00518
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01052
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 114739
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:46:40

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 114739
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 1990-04-22T15:31:08.36 10.0 undecidable manual SN 158 1.1655 -0.39 0.6
--.SDI.Z. 1990-04-22T15:31:05.00 10.0 undecidable manual SG 298 0.999 0.88 0.3
--.SGO.Z. 1990-04-22T15:30:56.11 10.0 undecidable manual SG 160 0.7104 1.33 0.2
--.MGR.Z. 1990-04-22T15:30:51.13 10.0 undecidable manual PN 158 1.1655 -0.81 1.1
--.SDI.Z. 1990-04-22T15:30:47.82 10.0 undecidable manual PG 298 0.999 -1.44 0.6
--.SGO.Z. 1990-04-22T15:30:44.25 10.0 undecidable manual PG 160 0.7104 0.38 1.8
--.DUI.Z. 1990-04-22T15:30:42.00 10.0 undecidable manual PG 316 0.5772 0.54 1.4
--.FG2.Z. 1990-04-22T15:30:41.45 10.0 undecidable manual PG 12 0.5772 0 2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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