Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 06-01-1990 ore 17:36:06 (Italia) in zona: 2 km NE Cavaso del Tomba (TV)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 2 km NE Cavaso del Tomba (TV), il

  • 06-01-1990 16:36:06 (UTC)
  • 06-01-1990 17:36:06 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.8800, 11.9080 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Cavaso del Tomba TV 2 2960 2960
Alano di Piave BL 3 2827 5787
Possagno TV 3 2177 7964
Quero Vas BL 5 3237 11201
Castelcucco TV 5 2215 13416
Segusino TV 6 1887 15303
Monfumo TV 6 1398 16701
Pederobba TV 6 7451 24152
Paderno del Grappa TV 7 2192 26344
Valdobbiadene TV 7 10388 36732
Crespano del Grappa TV 8 4520 41252
Asolo TV 9 9128 50380
Maser TV 9 5070 55450
Cornuda TV 9 6267 61717
Vidor TV 10 3766 65483
Borso del Grappa TV 11 5924 71407
Fonte TV 11 5923 77330
Crocetta del Montello TV 12 6080 83410
San Zenone degli Ezzelini TV 12 7411 90821
Caerano di San Marco TV 13 8017 98838
Seren del Grappa BL 13 2448 101286
Mussolente VI 14 7658 108944
Cismon del Grappa VI 14 906 109850
Altivole TV 14 6911 116761
Feltre BL 15 20649 137410
Moriago della Battaglia TV 16 2761 140171
Romano d'Ezzelino VI 16 14478 154649
Montebelluna TV 16 31228 185877
Miane TV 16 3329 189206
Solagna VI 16 1901 191107
Pove del Grappa VI 16 3083 194190
Arsiè BL 17 2368 196558
Riese Pio X TV 17 11067 207625
Enego VI 17 1699 209324
Campolongo sul Brenta VI 17 818 210142
Loria TV 17 9310 219452
Farra di Soligo TV 17 8913 228365
Sernaglia della Battaglia TV 17 6202 234567
San Nazario VI 17 1696 236263
Fonzaso BL 18 3228 239491
Pedavena BL 18 4453 243944
Bassano del Grappa VI 18 43372 287316
Follina TV 18 3873 291189
Cassola VI 18 14619 305808
Valstagna VI 19 1816 307624
Volpago del Montello TV 20 10151 317775

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
35 Km a NW di Treviso (83731 abitanti)
46 Km a NE di Vicenza (112953 abitanti)
53 Km a N di Padova (210401 abitanti)
59 Km a W di Pordenone (51229 abitanti)
60 Km a NW di Venezia (263352 abitanti)
64 Km a E di Trento (117317 abitanti)
81 Km a SE di Bolzano (106441 abitanti)
86 Km a NE di Verona (258765 abitanti)
90 Km a N di Rovigo (51867 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 2.1
1990-01-06
16:36:06
45.88 11.908 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 107419
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-01-06 16:36:06 ± 0.421
Latitudine 45.8800 ± 0.0498
Longitudine 11.9080 ± 0.0364
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 107419

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 6212.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 157
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00834
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03092
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 107419
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:40:00

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 107419
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.KHC.Z. 1990-01-06T16:37:02.50 10.0 undecidable manual PN! 19 3.4299 3.18 0
--.KBA.Z. 1990-01-06T16:36:55.80 10.0 undecidable manual SN 39 1.5429 2.33 0.1
--.TRI.Z. 1990-01-06T16:36:48.50 10.0 undecidable manual SN 97 1.2987 0.94 0.4
--.SAX.Z. 1990-01-06T16:36:44.50 10.0 undecidable manual PN 309 2.2311 1.76 0.3
--.TMA.Z. 1990-01-06T16:36:41.20 10.0 undecidable manual PN 277 2.109 -0.01 1.2
--.VDL.Z. 1990-01-06T16:36:37.41 10.0 undecidable manual PN 291 1.7871 0.69 1.1
--.FVI.Z. 1990-01-06T16:36:37.00 10.0 undecidable manual SG 40 0.9213 -0.96 0.4
--.MDI.Z. 1990-01-06T16:36:33.55 10.0 undecidable manual PN 267 1.5318 0.39 1.3
--.KBA.Z. 1990-01-06T16:36:33.80 10.0 negative manual PN 39 1.5429 0.37 2.7
--.OSS.Z. 1990-01-06T16:36:31.30 10.0 positive manual PN 304 1.4541 -0.87 1.9
--.TRI.Z. 1990-01-06T16:36:29.80 10.0 undecidable manual PN 97 1.2987 -0.22 1.4
--.SAL.Z. 1990-01-06T16:36:24.85 10.0 undecidable manual PG 255 0.999 -0.88 1
--.FVI.Z. 1990-01-06T16:36:23.26 10.0 positive manual PG 40 0.9213 -1.22 1.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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