Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 07-10-1989 ore 02:19:58 (Italia) in zona: 2 km S Anversa degli Abruzzi (AQ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 2 km S Anversa degli Abruzzi (AQ), il

  • 07-10-1989 01:19:58 (UTC)
  • 07-10-1989 02:19:58 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.9780, 13.8030 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Anversa degli Abruzzi AQ 2 341 341
Villalago AQ 5 568 909
Ortona dei Marsi AQ 7 542 1451
Cocullo AQ 7 230 1681
Bugnara AQ 7 1125 2806
Bisegna AQ 7 223 3029
Introdacqua AQ 9 2126 5155
Prezza AQ 9 945 6100
Gioia dei Marsi AQ 9 1989 8089
Scanno AQ 11 1847 9936
Lecce nei Marsi AQ 11 1702 11638
Goriano Sicoli AQ 12 569 12207
Sulmona AQ 13 24557 36764
Pescina AQ 13 4133 40897
Pettorano sul Gizio AQ 13 1376 42273
Ortucchio AQ 13 1860 44133
Raiano AQ 14 2815 46948
Pratola Peligna AQ 15 7577 54525
San Benedetto dei Marsi AQ 15 3909 58434
Rocca Pia AQ 15 178 58612
Castel di Ieri AQ 16 303 58915
Vittorito AQ 17 873 59788
Corfinio AQ 17 1051 60839
Collarmele AQ 17 894 61733
Cansano AQ 18 274 62007
Roccacasale AQ 18 693 62700
Pacentro AQ 18 1174 63874
Castelvecchio Subequo AQ 18 982 64856
Gagliano Aterno AQ 19 254 65110
Pescasseroli AQ 19 2203 67313
Villavallelonga AQ 19 919 68232
Cerchio AQ 19 1635 69867
Molina Aterno AQ 20 386 70253

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
51 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
53 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
64 Km a SW di Pescara (121014 abitanti)
66 Km a SW di Montesilvano (53738 abitanti)
76 Km a S di Teramo (54892 abitanti)
83 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
89 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
91 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
94 Km a NE di Latina (125985 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.6
1989-10-07
01:19:58
41.978 13.803 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 101789
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-10-07 01:19:58 ± 0.205
Latitudine 41.9780 ± 0.0116
Longitudine 13.8030 ± 0.0142
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 101789

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1740.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 136
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00235
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01230
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 101789
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:34:53

ML:1.6

Campo Valore
Valore 1.6
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 101789
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MNS.Z. 1989-10-07T01:20:30.61 10.0 undecidable manual SG 296 0.9213 -0.67 0.3
--.RMP.Z. 1989-10-07T01:20:29.50 10.0 undecidable manual SG 258 0.8214 1.08 0.1
--.RDP.Z. 1989-10-07T01:20:28.88 10.0 undecidable manual SG 255 0.8325 0.4 0.5
--.ASS.Z. 1989-10-07T01:20:26.00 10.0 undecidable manual PN 322 1.3653 1.55 0
--.RFI.Z. 1989-10-07T01:20:23.78 10.0 undecidable manual SG 168 0.6882 0 0.7
--.CP9.Z. 1989-10-07T01:20:22.37 10.0 undecidable manual SG 259 0.6327 0.13 0.7
--.DUI.Z. 1989-10-07T01:20:21.70 10.0 undecidable manual SG 122 0.5772 0.74 0.3
--.FG2.Z. 1989-10-07T01:20:19.11 10.0 undecidable manual PG 99 1.0212 -0.28 1.2
--.MNS.Z. 1989-10-07T01:20:17.53 10.0 undecidable manual PG 296 0.9213 0.01 1.4
--.AQU.Z. 1989-10-07T01:20:16.72 10.0 undecidable manual SG 321 0.4773 -0.24 0.6
--.RMP.Z. 1989-10-07T01:20:15.30 10.0 undecidable manual PG 258 0.8214 -0.57 1
--.RDP.Z. 1989-10-07T01:20:15.30 10.0 positive manual PG 255 0.8325 -0.61 1.8
--.RFI.Z. 1989-10-07T01:20:13.72 10.0 positive manual PG 168 0.6882 0.53 2.3
--.CP9.Z. 1989-10-07T01:20:12.00 10.0 undecidable manual PG 259 0.6327 -0.3 1.5
--.DUI.Z. 1989-10-07T01:20:10.14 10.0 undecidable manual PG 122 0.5772 -1.06 0.4
--.AZI.Z. 1989-10-07T01:20:09.46 10.0 undecidable manual SG 271 0.2664 0.08 0.7
--.AQU.Z. 1989-10-07T01:20:09.00 10.0 undecidable manual PG 321 0.4773 -0.26 1.5
--.SDI.Z. 1989-10-07T01:20:09.21 10.0 undecidable manual SG 178 0.2553 -0.03 0.7
--.SDI.Z. 1989-10-07T01:20:04.44 10.0 undecidable manual PG 178 0.2553 -0.36 1.4
--.AZI.Z. 1989-10-07T01:20:04.61 10.0 negative manual PG 271 0.2664 -0.27 3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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