Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 30-08-1989 ore 19:04:25 (Italia) in zona: 3 km S Mosciano Sant'Angelo (TE)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km S Mosciano Sant'Angelo (TE), il

  • 30-08-1989 17:04:25 (UTC)
  • 30-08-1989 19:04:25 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.7230, 13.8960 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Mosciano Sant'Angelo TE 3 9308 9308
Giulianova TE 6 24050 33358
Morro d'Oro TE 7 3661 37019
Notaresco TE 7 6907 43926
Bellante TE 8 7152 51078
Castellalto TE 8 7513 58591
Tortoreto TE 9 11542 70133
Sant'Omero TE 10 5243 75376
Roseto degli Abruzzi TE 11 25537 100913
Canzano TE 11 1934 102847
Nereto TE 13 5242 108089
Corropoli TE 13 5045 113134
Alba Adriatica TE 13 12353 125487
Torano Nuovo TE 15 1611 127098
Cellino Attanasio TE 15 2520 129618
Controguerra TE 16 2436 132054
Colonnella TE 17 3734 135788
Cermignano TE 17 1649 137437
Teramo TE 17 54892 192329
Atri TE 17 10772 203101
Campli TE 17 7209 210310
Penna Sant'Andrea TE 18 1698 212008
Ancarano TE 18 1857 213865
Martinsicuro TE 18 16033 229898
Sant'Egidio alla Vibrata TE 19 9811 239709
Pineto TE 19 14904 254613
Basciano TE 19 2434 257047
Civitella del Tronto TE 20 5116 262163
Montefino TE 20 1027 263190

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
17 Km a E di Teramo (54892 abitanti)
31 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
39 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
47 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
58 Km a NE di L'Aquila (69753 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.5
1989-08-30
17:04:25
42.723 13.896 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 98529
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-08-30 17:04:25 ± 0.38
Latitudine 42.7230 ± 0.0150
Longitudine 13.8960 ± 0.0293
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 98529

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2916.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 198
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00219
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00931
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 6
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 98529
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:32:04

ML:1.5

Campo Valore
Valore 1.5
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 98529
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SDI.Z. 1989-08-30T17:05:02.00 10.0 undecidable manual SG 183 1.0101 0.84 0.2
--.ARV.Z. 1989-08-30T17:05:02.58 10.0 undecidable manual SG 318 1.0323 0.61 0.4
--.MNS.Z. 1989-08-30T17:05:00.00 10.0 undecidable manual SG 249 0.9546 0.74 0.3
--.AM8.Z. 1989-08-30T17:04:57.20 10.0 undecidable manual SG 345 0.8436 1.27 0.1
--.CM8.Z. 1989-08-30T17:04:52.20 10.0 undecidable manual SG 310 0.7215 0.39 0.9
--.MNS.Z. 1989-08-30T17:04:45.50 10.0 undecidable manual PG 249 0.9546 0.43 1.2
--.SDI.Z. 1989-08-30T17:04:45.76 10.0 undecidable manual PG 183 1.0101 -0.41 1.2
--.ARV.Z. 1989-08-30T17:04:45.94 10.0 undecidable manual PG 318 1.0323 -0.7 0.7
--.AM8.Z. 1989-08-30T17:04:42.80 10.0 undecidable manual PG 345 0.8436 -0.35 1.5
--.CM8.Z. 1989-08-30T17:04:40.40 10.0 undecidable manual PG 310 0.7215 -0.37 1.5
--.ALP.Z. 1989-08-30T17:04:34.70 10.0 undecidable manual SG 283 0.2442 -0.7 0.5
--.ALP.Z. 1989-08-30T17:04:31.20 10.0 undecidable manual PG 283 0.2442 -0.09 3.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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