Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 15-03-1989 ore 21:58:35 (Italia) in zona: 2 km W Pederobba (TV)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 2 km W Pederobba (TV), il

  • 15-03-1989 20:58:35 (UTC)
  • 15-03-1989 21:58:35 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.8520, 11.9630 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pederobba TV 2 7451 7451
Monfumo TV 4 1398 8849
Cornuda TV 4 6267 15116
Maser TV 5 5070 20186
Cavaso del Tomba TV 5 2960 23146
Vidor TV 6 3766 26912
Valdobbiadene TV 6 10388 37300
Possagno TV 6 2177 39477
Castelcucco TV 6 2215 41692
Crocetta del Montello TV 6 6080 47772
Asolo TV 7 9128 56900
Segusino TV 7 1887 58787
Alano di Piave BL 8 2827 61614
Caerano di San Marco TV 8 8017 69631
Quero Vas BL 8 3237 72868
Paderno del Grappa TV 9 2192 75060
Crespano del Grappa TV 10 4520 79580
Fonte TV 10 5923 85503
Montebelluna TV 11 31228 116731
Altivole TV 11 6911 123642
Moriago della Battaglia TV 11 2761 126403
San Zenone degli Ezzelini TV 12 7411 133814
Borso del Grappa TV 13 5924 139738
Sernaglia della Battaglia TV 13 6202 145940
Riese Pio X TV 14 11067 157007
Farra di Soligo TV 14 8913 165920
Miane TV 14 3329 169249
Volpago del Montello TV 15 10151 179400
Mussolente VI 15 7658 187058
Loria TV 16 9310 196368
Trevignano TV 16 10761 207129
Follina TV 17 3873 211002
Romano d'Ezzelino VI 17 14478 225480
Pieve di Soligo TV 17 12106 237586
Giavera del Montello TV 17 5142 242728
Seren del Grappa BL 18 2448 245176
Cassola VI 18 14619 259795
Castello di Godego TV 19 7177 266972
Vedelago TV 19 16873 283845
Feltre BL 19 20649 304494
Pove del Grappa VI 19 3083 307577
Nervesa della Battaglia TV 19 6789 314366
Solagna VI 19 1901 316267
Cison di Valmarino TV 19 2647 318914
Cismon del Grappa VI 19 906 319820
Bassano del Grappa VI 20 43372 363192

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
30 Km a NW di Treviso (83731 abitanti)
47 Km a NE di Vicenza (112953 abitanti)
50 Km a N di Padova (210401 abitanti)
55 Km a NW di Venezia (263352 abitanti)
55 Km a W di Pordenone (51229 abitanti)
69 Km a E di Trento (117317 abitanti)
86 Km a SE di Bolzano (106441 abitanti)
88 Km a N di Rovigo (51867 abitanti)
88 Km a NE di Verona (258765 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1989-03-15
20:58:35
45.852 11.963 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 88449
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-03-15 20:58:35 ± 0.476
Latitudine 45.8520 ± 0.0356
Longitudine 11.9630 ± 0.0274
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 88449

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4497.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 216
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 11
Numero di fasi 11
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00259
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01392
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 6
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 88449
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:22:59
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.VOY.Z. 1989-03-15T20:59:21.20 10.0 undecidable manual SN 81 1.3431 1.39 0.3
--.TRI.Z. 1989-03-15T20:59:17.60 10.0 undecidable manual SN 95 1.2543 -0.07 0.7
--.RBL.Z. 1989-03-15T20:59:17.50 10.0 undecidable manual SN 61 1.2543 -0.02 0.7
--.FVI.Z. 1989-03-15T20:59:08.13 10.0 undecidable manual SG 36 0.9213 -0.45 0.5
--.KBA.Z. 1989-03-15T20:59:05.70 10.0 negative manual PN 37 1.5429 1.78 0.8
--.VOY.Z. 1989-03-15T20:59:00.90 10.0 undecidable manual PN 81 1.3431 -0.3 1.4
--.RBL.Z. 1989-03-15T20:59:00.00 10.0 undecidable manual PN 61 1.2543 0.12 1.8
--.TRI.Z. 1989-03-15T20:58:59.40 10.0 undecidable manual PN 95 1.2543 -0.57 1.2
--.FVI.Z. 1989-03-15T20:58:54.13 10.0 undecidable manual PG 36 0.9213 -0.59 1.2
--.CTI.Z. 1989-03-15T20:58:46.70 10.0 undecidable manual SG 311 0.2886 -0.48 0.6
--.CTI.Z. 1989-03-15T20:58:42.50 10.0 undecidable manual PG 311 0.2886 0.13 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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