Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 18-01-1989 ore 16:28:16 (Italia) in zona: 6 km W Filiano (PZ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 6 km W Filiano (PZ), il

  • 18-01-1989 15:28:16 (UTC)
  • 18-01-1989 16:28:16 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.8170, 15.6380 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Filiano PZ 6 2926 2926
Atella PZ 7 3827 6753
San Fele PZ 8 3004 9757
Ruvo del Monte PZ 9 1083 10840
Bella PZ 11 5171 16011
Ruoti PZ 11 3579 19590
Avigliano PZ 12 11577 31167
Rapone PZ 12 990 32157
Rionero in Vulture PZ 13 13230 45387
Ripacandida PZ 13 1744 47131
Muro Lucano PZ 15 5497 52628
Barile PZ 15 2785 55413
Ginestra PZ 15 747 56160
Baragiano PZ 16 2671 58831
Castelgrande PZ 18 943 59774
Rapolla PZ 18 4432 64206
Forenza PZ 19 2122 66328
Calitri AV 19 4666 70994
Maschito PZ 19 1670 72664
Melfi PZ 20 17767 90431
Picerno PZ 20 5985 96416

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
24 Km a NW di Potenza (67122 abitanti)
55 Km a SW di Cerignola (58396 abitanti)
60 Km a E di Battipaglia (50786 abitanti)
72 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
72 Km a SW di Andria (100440 abitanti)
72 Km a S di Foggia (151991 abitanti)
76 Km a E di Salerno (135261 abitanti)
77 Km a W di Altamura (70396 abitanti)
78 Km a SW di Barletta (94814 abitanti)
80 Km a E di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
80 Km a E di Benevento (60091 abitanti)
83 Km a W di Matera (60436 abitanti)
83 Km a SW di Trani (56217 abitanti)
87 Km a SW di Bisceglie (55422 abitanti)
92 Km a W di Molfetta (59874 abitanti)
93 Km a S di Manfredonia (57279 abitanti)
94 Km a E di Scafati (50787 abitanti)
95 Km a W di Bitonto (55540 abitanti)
98 Km a E di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
99 Km a S di San Severo (53905 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 2.3
1989-01-18
15:28:16
40.817 15.638 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 85499
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-01-18 15:28:16 ± 0.175
Latitudine 40.8170 ± 0.0101
Longitudine 15.6380 ± 0.0183
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 85499

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1901.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 119
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 14
Numero di fasi 14
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00291
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01473
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 85499
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:20:15

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 85499
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BRT.Z. 1989-01-18T15:28:55.47 10.0 undecidable manual SN 86 1.1433 0 0.6
--.CZI.Z. 1989-01-18T15:28:46.66 10.0 undecidable manual PN 166 1.6317 0.84 0.4
--.PE1.Z. 1989-01-18T15:28:42.00 10.0 undecidable manual PN 89 1.3431 0.18 1.4
--.TDS.Z. 1989-01-18T15:28:41.35 10.0 undecidable manual PN 154 1.2654 0.59 0.8
--.CSI.Z. 1989-01-18T15:28:39.56 10.0 undecidable manual PN 153 1.1433 0.55 1
--.BRT.Z. 1989-01-18T15:28:38.19 10.0 undecidable manual PN 86 1.1433 -0.78 0.6
--.BAI.Z. 1989-01-18T15:28:36.00 10.0 undecidable manual PG 72 0.9768 -0.27 1.5
--.MMN.Z. 1989-01-18T15:28:36.50 10.0 undecidable manual PG 163 0.9657 0.54 1.1
--.ORI.Z. 1989-01-18T15:28:36.12 10.0 undecidable manual PG 140 0.9768 -0.15 1.6
--.FG4.Z. 1989-01-18T15:28:29.69 10.0 undecidable manual SG 343 0.3219 0.5 0.4
--.MGR.Z. 1989-01-18T15:28:29.75 10.0 undecidable manual PG 185 0.6771 -0.98 0.4
--.CDM.Z. 1989-01-18T15:28:28.00 10.0 undecidable manual PG 61 0.5439 -0.2 1.6
--.FG4.Z. 1989-01-18T15:28:23.88 10.0 undecidable manual PG 343 0.3219 0.07 1.7
--.SGO.Z. 1989-01-18T15:28:23.78 10.0 undecidable manual PG 224 0.3552 -0.7 1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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