Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 20-10-1988 ore 03:32:00 (Italia) in zona: 6 km NW Sorbo San Basile (CZ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 6 km NW Sorbo San Basile (CZ), il

  • 20-10-1988 02:32:00 (UTC)
  • 20-10-1988 03:32:00 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.0640, 16.5330 ad una profondità di 17 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sorbo San Basile CZ 6 809 809
Cicala CZ 6 968 1777
Taverna CZ 7 2703 4480
Carlopoli CZ 7 1516 5996
Panettieri CS 7 351 6347
Albi CZ 7 949 7296
Fossato Serralta CZ 9 594 7890
San Pietro Apostolo CZ 9 1691 9581
Pentone CZ 10 2113 11694
Gimigliano CZ 10 3381 15075
Magisano CZ 10 1258 16333
Bianchi CS 11 1305 17638
Serrastretta CZ 11 3176 20814
Sellia CZ 12 530 21344
Colosimi CS 13 1247 22591
Zagarise CZ 13 1647 24238
Tiriolo CZ 13 3870 28108
Miglierina CZ 14 767 28875
Soveria Mannelli CZ 14 3076 31951
Amato CZ 15 835 32786
Parenti CS 15 2188 34974
Marcellinara CZ 15 2285 37259
Decollatura CZ 15 3159 40418
Simeri Crichi CZ 16 4698 45116
Settingiano CZ 17 3124 48240
Feroleto Antico CZ 17 2171 50411
Pianopoli CZ 17 2589 53000
Sersale CZ 18 4630 57630
Soveria Simeri CZ 18 1564 59194
Catanzaro CZ 18 90612 149806
Cerva CZ 19 1223 151029
Petronà CZ 20 2629 153658
Platania CZ 20 2172 155830

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
18 Km a N di Catanzaro (90612 abitanti)
21 Km a E di Lamezia Terme (70714 abitanti)
35 Km a SE di Cosenza (67546 abitanti)
51 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.8
1988-10-20
02:32:00
39.064 16.533 17 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 79349
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-10-20 02:32:00 ± 0.316
Latitudine 39.0640 ± 0.0152
Longitudine 16.5330 ± 0.0286
Profondità (km) 17 ± 4 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 79349

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2986.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 108
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 10
Numero di fasi 10
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00138
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00939
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 79349
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:14:39

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 79349
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.TDS.Z. 1988-10-20T02:32:24.10 10.0 undecidable manual SG 345 0.6105 1.76 0
--.GA2.Z. 1988-10-20T02:32:20.40 10.0 undecidable manual PN 211 1.0434 0.27 0.7
--.CSI.Z. 1988-10-20T02:32:15.50 10.0 undecidable manual PG 345 0.7326 -0.37 0.7
--.RI2.Z. 1988-10-20T02:32:13.60 10.0 undecidable manual PG 183 0.6327 -0.55 0.5
--.TDS.Z. 1988-10-20T02:32:12.44 10.0 undecidable manual PG 345 0.6105 -0.61 0.5
--.ROI.Z. 1988-10-20T02:32:11.26 10.0 undecidable manual PG 3 0.4995 0.17 1.1
--.GRI.Z. 1988-10-20T02:32:10.92 10.0 undecidable manual SG 200 0.2553 -0.19 0.4
--.GRI.Z. 1988-10-20T02:32:07.50 10.0 positive manual PG 200 0.2553 0.43 1.5
--.CZI.Z. 1988-10-20T02:32:07.96 10.0 undecidable manual PG 296 0.3441 -0.2 2.2
--.SE2.Z. 1988-10-20T02:32:05.20 10.0 undecidable manual PG 111 0.1554 0 2.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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