Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 09-08-1988 ore 14:51:06 (Italia) in zona: 3 km S Sepino (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 3 km S Sepino (CB), il

  • 09-08-1988 12:51:06 (UTC)
  • 09-08-1988 14:51:06 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.3800, 14.6180 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sepino CB 3 1964 1964
Sassinoro BN 4 618 2582
Morcone BN 6 4932 7514
Pietraroja BN 7 545 8059
San Giuliano del Sannio CB 9 1029 9088
Guardiaregia CB 9 801 9889
Santa Croce del Sannio BN 10 927 10816
Cercepiccola CB 10 681 11497
Cusano Mutri BN 10 4091 15588
Pontelandolfo BN 12 2167 17755
Cerreto Sannita BN 12 3940 21695
Campochiaro CB 12 646 22341
Cercemaggiore CB 13 3777 26118
Vinchiaturo CB 13 3324 29442
San Lorenzello BN 13 2227 31669
San Lupo BN 13 801 32470
San Polo Matese CB 14 470 32940
Guardia Sanframondi BN 14 5078 38018
Campolattaro BN 14 1072 39090
San Lorenzo Maggiore BN 14 2154 41244
Casalduni BN 15 1378 42622
Mirabello Sannitico CB 16 2180 44802
Castelpagano BN 16 1483 46285
Faicchio BN 16 3634 49919
Circello BN 16 2388 52307
Colle d'Anchise CB 17 807 53114
Bojano CB 17 8058 61172
Gioia Sannitica CE 17 3638 64810
Baranello CB 17 2673 67483
Castelvenere BN 17 2562 70045
Ferrazzano CB 17 3344 73389
Gildone CB 18 809 74198
Colle Sannita BN 18 2431 76629
San Salvatore Telesino BN 19 3999 80628
Telese Terme BN 19 7486 88114
San Potito Sannitico CE 19 1925 90039
Fragneto Monforte BN 19 1840 91879
Fragneto l'Abate BN 19 1049 92928
Ponte BN 19 2580 95508
Reino BN 20 1210 96718
Busso CB 20 1273 97991

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
31 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
41 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
52 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
54 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
57 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
57 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
59 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
61 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
64 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
66 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
67 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
67 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
69 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
71 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
72 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
74 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
76 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
77 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
78 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
79 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
91 Km a NW di Battipaglia (50786 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 1.5
1988-08-09
12:51:06
41.38 14.618 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 75099
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-08-09 12:51:06 ± 0.267
Latitudine 41.3800 ± 0.0183
Longitudine 14.6180 ± 0.0288
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 75099

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3150.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 158
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 14
Numero di fasi 14
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00154
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01279
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 75099
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:10:49

ML:1.5

Campo Valore
Valore 1.5
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 75099
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGO.Z. 1988-08-09T12:51:40.59 10.0 undecidable manual SG 147 0.9657 0.09 0.6
--.SOR.Z. 1988-08-09T12:51:35.00 10.0 undecidable manual SG 194 0.8214 -0.82 0.3
--.MGR.Z. 1988-08-09T12:51:32.50 10.0 undecidable manual PN 149 1.4208 -0.41 1
--.AZI.Z. 1988-08-09T12:51:29.00 10.0 undecidable manual PG 304 1.0656 1.05 0.5
--.SGO.Z. 1988-08-09T12:51:25.56 10.0 negative manual PG 147 0.9657 -0.55 2.3
--.SOR.Z. 1988-08-09T12:51:23.30 10.0 undecidable manual PG 194 0.8214 -0.1 1.7
--.SDI.Z. 1988-08-09T12:51:21.51 10.0 undecidable manual PG 298 0.6882 0.66 1.3
--.BSS.Z. 1988-08-09T12:51:20.25 10.0 undecidable manual PG 165 0.6216 0.56 1.4
--.RFI.Z. 1988-08-09T12:51:19.70 10.0 undecidable manual PG? 260 0.4773 2.04 0
--.DUI.Z. 1988-08-09T12:51:17.43 10.0 undecidable manual SG 336 0.2997 -0.83 0.4
--.SGG.Z. 1988-08-09T12:51:12.70 10.0 undecidable manual SG 272 0.1665 -0.88 0.3
--.DUI.Z. 1988-08-09T12:51:12.81 10.0 undecidable manual PG 336 0.2997 -0.46 1.5
--.PE9.Z. 1988-08-09T12:51:11.70 10.0 undecidable manual PG 135 0.1998 0.57 1.4
--.SGG.Z. 1988-08-09T12:51:09.90 10.0 undecidable manual PG 272 0.1665 -0.66 1.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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