Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 09-08-1988 ore 05:32:47 (Italia) in zona: 2 km SW Sant'Elia Fiumerapido (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 2 km SW Sant'Elia Fiumerapido (FR), il

  • 09-08-1988 03:32:47 (UTC)
  • 09-08-1988 05:32:47 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.5270, 13.8600 ad una profondità di 7 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sant'Elia Fiumerapido FR 2 6166 6166
Cassino FR 4 36142 42308
Vallerotonda FR 5 1581 43889
Cervaro FR 6 8109 51998
Belmonte Castello FR 7 739 52737
Terelle FR 7 422 53159
Villa Santa Lucia FR 8 2632 55791
Acquafondata FR 8 263 56054
Viticuso FR 9 353 56407
San Vittore del Lazio FR 9 2636 59043
Piedimonte San Germano FR 10 6535 65578
Villa Latina FR 10 1241 66819
San Biagio Saracinisco FR 11 349 67168
Atina FR 12 4316 71484
Pignataro Interamna FR 12 2595 74079
San Pietro Infine CE 12 944 75023
Conca Casale IS 13 200 75223
Aquino FR 13 5370 80593
Picinisco FR 14 1218 81811
Castrocielo FR 14 3965 85776
Sant'Apollinare FR 14 1919 87695
Colle San Magno FR 14 699 88394
Rocca d'Evandro CE 15 3283 91677
Sant'Ambrogio sul Garigliano FR 15 966 92643
San Giorgio a Liri FR 15 3164 95807
Casalattico FR 15 574 96381
Gallinaro FR 16 1269 97650
Settefrati FR 16 728 98378
Roccasecca FR 16 7365 105743
Venafro IS 16 11280 117023
Filignano IS 17 648 117671
Casalvieri FR 17 2698 120369
Pozzilli IS 17 2380 122749
Mignano Monte Lungo CE 17 3250 125999
Pontecorvo FR 18 13242 139241
Sant'Andrea del Garigliano FR 18 1505 140746
Vallemaio FR 18 937 141683
Castelnuovo Parano FR 19 883 142566
Scapoli IS 19 680 143246

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
64 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
68 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
72 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
75 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
77 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
77 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
78 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
78 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
80 Km a E di Latina (125985 abitanti)
83 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
88 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
89 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
90 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
92 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
93 Km a NW di Torre del Greco (86275 abitanti)
95 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
99 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 1988-08-09
03:32:47
41.527 13.86 7 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 75059
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-08-09 03:32:47 ± 0.179
Latitudine 41.5270 ± 0.0108
Longitudine 13.8600 ± 0.0138
Profondità (km) 7 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 75059

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1661.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 126
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 17
Numero di fasi 17
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00162
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01311
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 75059
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:10:47
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.RDP.Z. 1988-08-09T03:33:18.50 10.0 undecidable manual SG 285 0.8769 0.23 0.5
--.CP9.Z. 1988-08-09T03:33:14.94 10.0 undecidable manual SG 296 0.7548 0.82 0.2
--.SGO.Z. 1988-08-09T03:33:14.50 10.0 undecidable manual PN 131 1.4541 0.56 0.6
--.TR9.Z. 1988-08-09T03:33:09.60 10.0 undecidable manual PN 114 1.1322 0.09 1.2
--.AZI.Z. 1988-08-09T03:33:07.50 10.0 undecidable manual SG 325 0.555 -0.27 0.7
--.SOR.Z. 1988-08-09T03:33:06.70 10.0 undecidable manual PG 159 1.0101 -0.88 0.4
--.DUI.Z. 1988-08-09T03:33:05.00 10.0 undecidable manual SG 73 0.4551 0.17 0.6
--.RDP.Z. 1988-08-09T03:33:05.50 10.0 undecidable manual PG 285 0.8769 0.25 1.3
--.SGG.Z. 1988-08-09T03:33:03.90 10.0 undecidable manual SG 109 0.3996 0.77 0.3
--.CP9.Z. 1988-08-09T03:33:02.84 10.0 undecidable manual PG 296 0.7548 -0.01 1.6
--.RFI.Z. 1988-08-09T03:32:58.45 10.0 undecidable manual SG 157 0.2442 1.21 0.1
--.AZI.Z. 1988-08-09T03:32:58.50 10.0 undecidable manual PG 325 0.555 -0.69 0.9
--.DUI.Z. 1988-08-09T03:32:57.99 10.0 undecidable manual PG 73 0.4551 0.5 1.1
--.SGG.Z. 1988-08-09T03:32:55.70 10.0 positive manual PG 109 0.3996 -0.81 1.3
--.SDI.Z. 1988-08-09T03:32:55.20 10.0 undecidable manual SG 348 0.1776 0.14 0.7
--.RFI.Z. 1988-08-09T03:32:53.12 10.0 undecidable manual PG 157 0.2442 0.01 1.8
--.SDI.Z. 1988-08-09T03:32:51.86 10.0 positive manual PG 348 0.1776 0.01 3.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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