Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 08-08-1988 ore 22:00:46 (Italia) in zona: 3 km N Tiglieto (GE)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km N Tiglieto (GE), il

  • 08-08-1988 20:00:46 (UTC)
  • 08-08-1988 22:00:46 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.5560, 8.6240 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Tiglieto GE 3 546 546
Rossiglione GE 4 2779 3325
Campo Ligure GE 6 2955 6280
Molare AL 8 2181 8461
Cassinelle AL 8 914 9375
Urbe SV 8 700 10075
Belforte Monferrato AL 8 515 10590
Masone GE 9 3679 14269
Ovada AL 9 11477 25746
Cremolino AL 10 1086 26832
Tagliolo Monferrato AL 10 1581 28413
Morbello AL 10 402 28815
Prasco AL 11 521 29336
Lerma AL 11 869 30205
Trisobbio AL 12 655 30860
Casaleggio Boiro AL 12 372 31232
Rocca Grimalda AL 13 1512 32744
Grognardo AL 13 259 33003
Ponzone AL 13 1051 34054
Morsasco AL 14 679 34733
Sassello SV 14 1777 36510
Carpeneto AL 14 977 37487
Mornese AL 14 737 38224
Montaldo Bormida AL 15 664 38888
Silvano d'Orba AL 15 1988 40876
Montaldeo AL 15 265 41141
Visone AL 15 1194 42335
Mele GE 16 2725 45060
Orsara Bormida AL 16 424 45484
Castelletto d'Orba AL 16 2047 47531
Cavatore AL 16 291 47822
Malvicino AL 17 85 47907
Cartosio AL 17 747 48654
Parodi Ligure AL 17 715 49369
Bosio AL 17 1227 50596
Arenzano GE 18 11519 62115
Strevi AL 18 2019 64134
Acqui Terme AL 18 19896 84030
Rivalta Bormida AL 18 1446 85476
Mioglia SV 18 526 86002
San Cristoforo AL 18 608 86610
Melazzo AL 18 1325 87935
Cogoleto GE 19 9172 97107
Voltaggio AL 19 738 97845
Pontinvrea SV 19 847 98692
Pareto AL 20 554 99246
Castelletto d'Erro AL 20 148 99394
Montechiaro d'Acqui AL 20 560 99954

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
29 Km a NW di Genova (586655 abitanti)
30 Km a NE di Savona (61345 abitanti)
40 Km a S di Alessandria (93943 abitanti)
51 Km a SE di Asti (76202 abitanti)
82 Km a SW di Pavia (72576 abitanti)
87 Km a S di Vigevano (63310 abitanti)
87 Km a E di Cuneo (56081 abitanti)
89 Km a SE di Moncalieri (57294 abitanti)
94 Km a SE di Torino (890529 abitanti)
99 Km a S di Novara (104380 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1988-08-08
20:00:46
44.556 8.624 11 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 75039
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-08-08 20:00:46 ± 0.195
Latitudine 44.5560 ± 0.0161
Longitudine 8.6240 ± 0.0152
Profondità (km) 11 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 75039

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2152.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 98
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 22
Numero di fasi 22
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00235
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01311
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 75039
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:10:46
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ORO.Z. 1988-08-08T20:01:25.00 10.0 undecidable manual SN 337 1.1544 0.38 0.6
--.ORX.Z. 1988-08-08T20:01:23.80 10.0 undecidable manual SN 337 1.1544 -0.94 0.2
--.SBF.Z. 1988-08-08T20:01:23.30 10.0 undecidable manual SN 231 1.0989 0.22 0.7
--.PZZ.Z. 1988-08-08T20:01:22.00 10.0 undecidable manual SN 268 1.0767 -0.8 0.3
--.STV.Z. 1988-08-08T20:01:18.70 10.0 undecidable manual SG 252 0.9657 -1.02 0.2
--.IMI.Z. 1988-08-08T20:01:14.90 10.0 undecidable manual SG 219 0.8214 -0.3 0.7
--.BNI.Z. 1988-08-08T20:01:12.00 10.0 undecidable manual PN 290 1.4541 -0.71 0.7
--.RRL.Z. 1988-08-08T20:01:11.10 10.0 undecidable manual PN 286 1.3431 -0.11 1.6
--.SBF.Z. 1988-08-08T20:01:09.10 10.0 undecidable manual PN 231 1.0989 1.44 0.1
--.BOB.Z. 1988-08-08T20:01:09.70 10.0 undecidable manual SG 70 0.6216 0.56 0.6
--.ORO.Z. 1988-08-08T20:01:09.50 10.0 undecidable manual PN 337 1.1544 0.95 0.5
--.ORX.Z. 1988-08-08T20:01:08.60 10.0 undecidable manual PN 337 1.1544 -0.02 1.8
--.ROB.Z. 1988-08-08T20:01:07.00 10.0 undecidable manual SG 245 0.5883 -0.56 0.5
--.PZZ.Z. 1988-08-08T20:01:07.30 10.0 undecidable manual PN 268 1.0767 -0.2 1.7
--.STV.Z. 1988-08-08T20:01:06.10 10.0 undecidable manual PG 252 0.9657 0.38 1.6
--.IMI.Z. 1988-08-08T20:01:03.40 10.0 undecidable manual PG 219 0.8214 0.28 1.9
--.FIN.Z. 1988-08-08T20:01:02.90 10.0 undecidable manual SG 220 0.444 -0.28 0.7
--.ROB.Z. 1988-08-08T20:00:58.80 10.0 undecidable manual PG 245 0.5883 0.09 2
--.BOB.Z. 1988-08-08T20:00:58.82 10.0 undecidable manual PG 70 0.6216 -0.43 1.5
--.FIN.Z. 1988-08-08T20:00:56.40 10.0 undecidable manual PG 220 0.444 0.23 2
--.GEN.Z. 1988-08-08T20:00:56.40 10.0 undecidable manual SG 121 0.2553 -0.56 0.4
--.GEN.Z. 1988-08-08T20:00:52.30 10.0 undecidable manual PG 121 0.2553 -0.29 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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